C'est la Vie

Non è mai troppo tardi?


È la seconda settimana consecutiva che per Ansa
è la parola che più  contraddistingue questi nostri tempi fatti di burocrazia e di proroghe. Che dite se non parliamo di quelle che già offuscano i nostri pensieri?Tu puoi ritardare, ma il tempo non lo farà. (Benjamin Franklin)     Il ritardatario è ladro del tempo altrui (Liomax D’Arrigo     Il ritardo è la forma più pericolosa di rifiuto. (Cyril Northcote Parkinson) Così al ritardo si associa l'immagine del treno o del volo che non arriva o che non parte e si sta lì con gli occhi puntati al display.  Al ritardo del dentista sicché nella sterile sala d’attesa si guarda l'orologio a minuti alterni. Al ritardo cognitivo: chi ne è affetto non lo patisce ma è un fardello ben pesante da reggere per chi lo condivide. O a quel ritardo fatto di ansia buona ed emozione pura che ancor prima che nella rotondità del corpo lo si legge negli occhi della donna che già si vede diventare mamma. E poi c’è il ritardo sulla tabella di marcia che pare tallonarci nella frenesia quotidiana perciò si rincorre il tempo per star dentro, appunto, ai tempi. Una corsa a ostacoli e non sempre si vince. Il peggiore però è il ritardatario cronico, colui che fa della non puntualità il suo stile di vita. E manco avvisa. O se avvisa i motivi hanno una credibilità pari a meno 10. Ma siccome sei buona, ti scopri a dire sviolinando un sorriso meglio tardi che mai. Tutti noi ci siamo trovati almeno una volta ritardatari o abbiamo subito ritardi altrui.  Ecco, di fronte a un ritardo vostro o altrui come reagite? Siete indulgenti e benevoli della serie non è mai troppo tardi , vi crea ansia o vi inalterate ?