C'est la Vie

I soldi della discordia


<<   Sì, è vero la situazione economica della mia famiglia è stabile, oggi.Abbiamo entrambi un lavoro che ci permette un tenore di vita di tutto rispetto. Abbiamo negli anni acquistato casa con il mutuo ma oggi è nostra. Possiamo permetterci due auto e le vacanze. Anche l’erasmus  per nostro figlio.Mio fratello invece, nonostante abbia un lavoro redditizio e una moglie laureata ma che nessun lavoro fa per lei, ha chiesto e ottenuto dai nostri genitori nientepopodimeno che centoventimilaeuro non come prestito ma a fondo perduto. Cioè un domani il capitale da spartirci sarà molto esiguo.  Chi mi dice che la mia tranquillità economica duri anche un domani? E se avessi bisogno di aiuti anch'io?  È stata un'ingiustizia bella e buona e non mi si venga a parlare del figliol prodigo.  Io non ho speso e spanto e ci sono sempre stata per loro. Per questo mi sento defraudata di un diritto e per questo ho scelto di chiudere i ponti con i miei.    >>
Questo mi raccontava e questo ascoltavo in silenzio. Sbigottita, incredula, attonita, basita e non tanto i soldi della discordia quanto l’amarezza era il filo conduttore.  <<    Ma ti par giusto? >>     mi chiedeva, concludendo e io giro la domanda a voi.  Fanno bene i genitori ad aiutare economicamente un figlio per difficoltà volute? O ha ragione quella signora a sentirsi defraudata e a chiudere i ponti con la famiglia?