C'est la Vie

Orrori&Errori


Che la cronaca ci restituisca per quasi la totalità dei servizi orrori, immagino siamo tutti d'accordo.  Scorrono da anni scene di guerre, di scempi e di feriti, tra manifestazioni pro e contro. Colorate nel loro grigiore. Si macina vita e morte di uomini, bambini, di città devastate dalla furia di missili. Si sviscera ogni dettaglio con estrema dovizia di particolari, anche i più scabrosi,  fin all'osso , senza pudore, su donne e ragazze stuprate e  massacrate e uccise. E sui loro assassini. Su detenuti  picchiati e malmenati  con ferocia. Mentre qualcuno enfatizza o polemizza, accreditiamo o disapproviamo polemiche che manco avrebbero ragione di esistere tanta è la delicatezza di ciò che ci accade intorno . E, increduli e costernati, restiamo incollati alle immagini, cibandoci di tante, troppe parole e  gustando il sapore amaro di scoop, tesi e dibattiti.  Come spettatori avidi del truce di uno show che si ripete, si intensifica e ci consuma.   Ma non siamo in uno show.
Siamo nelle realtà. Che per quanto orrore faccia merita l'educazione e il rispetto di saper tacere pur facendo rumore.  È errore argomentare  e disquisire spingendosi al di là del lecito e fino all'orrore, a favore del clamore e oltre il dolore?