C'est la Vie

Due bambini e una noce


 Una storia che sa di Natale, che sa di buono e di magia.   Una storia irreale vista con occhi di bimbo che emoziona per le atmosfere del Natale e delle luci. Una storia di amicizia, quella dei due bimbi oramai diventati grandi, che resiste al tempo e alle distanze come tutti noi in fondo spereremmo ci accadesse. Fa bene all'animo pensare alla magia di ritrovare una persona di cui negli anni si sono persi i contatti ma di cui non si è spento il ricordo. E dirglielo.
Una panchina e un albero cresciuto in 15 anni frondoso e solido quasi a dirci quanto sia importante essere come il piccolo Carlo e coltivare con cura anche il più insignificante dono. Facendolo crescere e germogliare. In una noce, dura, ruvida  e senza estetica,  si racchiude tutta l'importanza delle piccole cose a cui spesso abbiamo smesso di dare loro importanza.  Del resto,  forse, non diamo proprio importanza alle cose. E qui ci sarebbe, in caso, da rifletterci su. Nell'era del ci piace il tutto e il subito e dell' iper connessi come mai  fa fiaba la frase  Me l’avevano detto i miei che sareste tornati. E chissenfrega se poi quell’albero non esiste o sarà abbattuto in nome della cementificazione. O  se 15 anni non saranno  sufficienti a renderlo così maestoso. Se  poi  pesca + noce= pescanoce   e trilogia sarà fatta, beh! questo è altro discorso… se non altro 'sta noce distoglie l'attenzione dal pandoro_Ferragni.  Mi costa non chiedervi se vi piace questo nuovo spot  natalizio della Esselunga, ma siamo a Natale,  siamo tutti più buoni e ci piace esserlo
  ... sarà poi così o ne uscirà il caso "noce di Natale"?