Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

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Un dramma dentro il Dramma

Post n°666 pubblicato il 20 Agosto 2018 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Mentre oggi 11 nuclei familiari di sfollati dopo la sciagura Morandi riceveranno un tetto, la procura di Genova è pronta, in caso di concreto pericolo, ad autorizzare l'abbattimento immediato del moncone di ponte sopra gli edifici evacuati di via Porro. Ieri sera infatti sono stati segnalati anomali  scricchiolii e perciò , in via precauzionale, i vigili del fuoco hanno deciso di interrompere le operazioni di recupero degli oggetti personali dalle abitazioni evacuate.

Sono 632 i cittadini genovesi che dal Ferragosto infuocato di sangue e colorato di morte dormono di fortuna.

Sanno che a breve sulle loro case  una ruspa potente disintegrerà non solo cemento e vetro ma anche il sacrificio di una vita.

Un piccolo dramma, certo, confrontandolo con la tragicità delle 43 vite interrotte , ma sempre dramma è.

Il giorno dopo la tragedia,  finchè ancora vigili del fuoco e volontari   scavavano senza sosta con la speranza di trovare superstiti e le polemiche infruttuose imperversavano inutili e patetiche, loro, gli sfollati di via Fillak, entravano nelle loro case.






















Indossavano l’elmetto perché così vuole la procedura.

Magari guardavano il divano nuovo in salotto o le pareti tinteggiate di fresco.
O forse in quei 10 minuti guardavano nulla tanto rimbombava dentro il dolore sordo e muto.
 
C'era chi recuperava i propri documenti , chi i vestiti, chi i medicinali, chi le chiavi dell’auto, chi l’orsacchiotto del figlio, chi la batteria del cellulare.


Ho provato a pensarmi nei loro panni: ho girato lungo le stanze della mia casa.

Tutto parla di me, dei miei affetti, della mia vita.
Pezzi intrisi di me lasciati là a farmi compagnia e a scandire il mio tempo.

Non avrei saputo cosa prendere né cosa lasciare.

E voi?

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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 20/08/18 alle 18:04 via WEB
La tua sensibilità ti supera mia cara. Prendere ciò che serve, ciò di cui si ha bisogno, è facile. Prendere emozioni, sentimenti e ricordi di cui la casa è intrisa, non è facile: non sono rimovibili, non sono concreti e non sono facili da raccattare alla rinfusa e con velocità incombente. C'è solo da piangere in quei frangenti e non ci saranno case nuove che potranno dar loro all'istante, ciò che hanno lasciato e che manca nei loro cuori!!!! Buona sera Elena.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 20/08/18 alle 18:25 via WEB
Eccome se c'è da piangere, Carlo! Perchè davvero non si posono prendere le emozioni e i ricordi che anche una crepa sul muro ha. Perchè nessuna casa per quanto signorile sia avrà il profumo di quella lasciata senza volontà. Perchè di quel dramma che vivono 600 persone se ne parla poco, come se fosse naturale separarsi a cuor leggero da ciò che si è costruito con sacrifici, mentre si spendono fiumi di parole su rimbotti di colpe.
Seratissima! :)
 
Nuvola_vola
Nuvola_vola il 20/08/18 alle 20:07 via WEB
Nemmeno io avrei saputo cosa prendere...in quei momenti non capisci più niente c'è solo la disperazione ...io non potrei mai vivere senza le mie cose...perderle sarebbe una tragedia...un abbraccio mia cara
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 21/08/18 alle 16:23 via WEB
Con una sola parola, Nuvola, sei riuscita a descrivere meravigliosamente lo stato d'animo di chi perde tutto: disperazione. Sì, è disperazione quella che si leggeva nelle foto che ritraevano i volti degli sfollati.
Loro impareranno a vivere senza le loro cose. Un abbraccio :)
 
chiedididario66
chiedididario66 il 21/08/18 alle 00:36 via WEB
Il mio discorso va oltre il tuo post.ecco cosa succede a privatizzare.i privati vogliono profitti non perdite.meno personale,meno manutenzione.questo discorso vale pure per ferrovie,acqua,gas e telefono,i servizi necessari per sopravvivere.vedrai che va tutto a tarallucci e vino.nessuno va in carcere.poi evidenzierei anche i puntoni della pila in piedi di levante che si appoggiano ai palazzi.pur di costruire hanno segato i cornicioni.domanda: se il viadotto e' stato costruito dopo i palazzi,chi ha firmato i permessi per costruirlo? Risposta: facile.i palazzi erano dellle ferrovie,cioè statali,le autostrade erano statali,all'ufficio tecnico del commune saranno arrivate mazzette per le firme.cominciamo a legare il comune dall'ora,per arrivare a del rio,e i tecnici e dirigenti di autostrade e i loro capi,da atlantia e Benetton.spero che i sfollati faccianogruppo e non trattano singolarmente con comune e regione.va bene trovare una sistemazione temporanea,ma devono costruire quei palazzi che abbatteranno in quei luoghi Che cosa sarà del viadotto? Terranno buone le due gallerie di levante e di ponente,ma dovranno cambiare le fondamenta.dunque i tempi si allungano di due o forse più anni.adesso dopo il mio sfogo molto sintetico,ti do la mia risposta: Prenderei le cose necessarie,ma i mobili rimangono lì ,non voglio perdere i miei diritti,perché vorrei essere risarcito con un immobile di pari valore e in quel quartiere,e non sbolognarmi in un quartiere degradato.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 21/08/18 alle 16:33 via WEB
... e dire che ce l'avevo messa tutta, ma proprio tutta, per non addentrarmi nel campo delle polemiche...poi arrivi tu, Dario, mi "provochi"...e non resisto. Partono le dita sulla tastiera ^___***
Mi tirerò addosso critiche, ma credo molto nella privatizzazione in genere. Quella privatizzazione consapevole, però, non scellerata.Privatizzare ad cazzum sortisce quello che abbiamo visto.
Nessuno andrà in carcere. Ovvio!
Hai visto cosa si sono inventati? La procedura di caducazione (???) della concessione alle Autostrade che non significa revoca della concessione alla società autostrade. Quindi assisteremo a una procedura legale lunga faticosa e quando il governo si accorgerà della cifra che dovrà pagare (tra i 15 e i 20 miliardi , cioè 1% del PIL) , finirà tutto a vin santo e tarallucci. E intanto gli 8 mesi promessi raddoppieranno, triplicheranno...si moltiplicheranno.
Non è la prima volta e non sarà l’ultima che dobbiamo fare i conti con opere edilizie al limite dell’illegale che in nome dell’urbanizzazione costruiscono non solo senza ritegno, ma speculando su costi e materiali.
Dubito fortemente che gli sfrattati si coalizzeranno: il dramma che stanno vivendo supera la voglia e la fatica e lo stress di battagliare per ottenere nulla. Le perdite materiali si superano, quelle legate alla sfera dei ricordi, dei sentimenti, dei sacrifici peseranno sempre tanto e non ci sarà nessun risarcimento che allevierà il dolore, la rabbia, dei pezzi di vita diventati macerie.
Mamma cara, quanto ho scritto...;) un sorriso, ciaoooo
 
woodenship
woodenship il 21/08/18 alle 03:01 via WEB
Non è facile risponderti,anche se ho sempre avuto l'animo nomade.Per me è sempre stata casa quella in cui mi trovavo al momento.Quindi ho imparato a non essere troppo legato alle cose...Credo che prenderei lo stretto necessario,come per continuare un viaggio..........Un bacio scintillante di stelle ancor cadenti......W......
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 21/08/18 alle 16:40 via WEB
Mi piace molto ' come per continuare un viaggio' però non credo lo spirito sia lo stesso. Nel viaggio c'è l'entusiasmo. Qui solo desolazione, indipendentemente dall'animo nomade o stanziale. Un sorriso e buonissimo pomeriggio,...W... :)
 
   
woodenship
woodenship il 28/08/18 alle 02:48 via WEB
La vita è un viaggio di per sè...
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 21/08/18 alle 09:20 via WEB
E'giusto quello che scrivi Elena,ma gli sfollati hanno e avranno una nuova casa,pensa agli sfollati del Belice che vivono ancora nei container dagli anni 80 dopo il terremoto.Buona giornata. :-) Dolce
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 21/08/18 alle 16:45 via WEB
Penso agli sfollati del Belice, ma penso anche agli sfollati del Friuli che hanno saputo ri_costruire e con meno finanziamenti di quanti ne siano stati elargiti in Belice.
Inoltre, di fronte a un disastro naturale quale un terremoto sei inerme: la Natura batte sempre l'uomo. Vedi la tua casa con crepe, pericolante, i mobili divelti e i vetri scoppiati.
Di fronte a una tragedia per colpa della negligenza umana sei rabbioso. Vedi che i palazzi sono in piedi, dentro i mobili intatti, i piatti nelle credenze...insomma tutto parrebbe normale ma sai che quella che era la tua casa a breve diventerà maceria.
Buon pomeriggio, Dolce :)
 
nina.monamour
nina.monamour il 21/08/18 alle 10:50 via WEB
Perdere tutto, casa e affetti, significa perdere la propria identità, quei punti di riferimento che ci fanno sentire protetti, che ci fanno sentire "noi". Io sono me in quanto in relazione con, la mia famiglia, i miei amici, il mio paese. La casa non è fatta solo di mattoni e cemento, è fatta di anni di progetti, lavoro, sacrifici, momenti di condivisione e amore. La casa contiene e protegge la nostra storia, i nostri ricordi. Un evento improvviso e destabilizzante come quello del ponte mette a dura prova la capacità della nostra mente di reagire, non ci sono parole davanti a queste catastrofi, buona giornata Elena.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 21/08/18 alle 16:47 via WEB
Vero, non ci sono parole o forse ne sono state dette troppe...e hai ragione quando affermi che di fronte a sciagure di tale portata non si riesce a reagire. Buon pomeriggio, Nina :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Loto il 21/08/18 alle 16:44 via WEB
In momenti del genere è davvero difficile dare le giuste priorità alle cose. Quel che conta veramente è che tutte queste persone avranno una nuova casa a breve e questo, nella tragedia, è una bella notizia. Un saluto
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 21/08/18 alle 16:52 via WEB
Il concetto di tempo è sempre opinabile: *a breve* per me vuol dire nell'arco di qualche giorno...qualche settimana...mai si sa che succeda un miracolo ;)
Mi piace l'ottimismo, ma mi piace molto il realismo e la realtà mi dice che la situazione degli evacuati è un dramma.
Un saluto e grazie dei passaggi e dei pensieri lasciati qui, Mr.Loto :)
 
virgola_df
virgola_df il 21/08/18 alle 19:38 via WEB
Non avrei saputo scegliere, troppo difficile. Amo ogni cosa. Fanno parte di me, della mia storia. Un caro saluto ed un abbraccio.
virgola
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 23/08/18 alle 17:38 via WEB
Sono scelte difficili, difficilissime...al limite del possibile. Un sorriso, Virgola :)
 
aliasnove
aliasnove il 21/08/18 alle 20:48 via WEB
una tragedia totale... secondo il mio modesto parere le case sotto quel ponte non dovevano esserci... ma se ne sono altamente fregato. Non credo che se si sarebbe trattato di un quartiere di gente benestante avessero costruito quel ponte... quindi ci sono cittadini di serie a e cittadini di serie b. È il liberismo bellezza!!! Ciao Elena a presto
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 23/08/18 alle 17:40 via WEB
Questo è certo, Alias: quei palazzoni sotto il ponte non avrebbero dovuto esserci ed è ancor più amaro constatare che davvero ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie Z ... Un sorriso, buona serata!
 
diogene51
diogene51 il 23/08/18 alle 11:15 via WEB
Così vanno le cose da noi...io non lo so, ma penso che i condomini siano stati costruiti dopo il viadotto. Il comune dà l'autorizzazione per il terreno, non per l'aria e così tutto è regolare e, come dici, nessuno ci andrà di mezzo in proprio. Nessuno finirà dietro le sbarre, anche se è responsabile di molte vite spezzate. Al massimo la sua società sborserà un po' di soldi. Cosa recuperare? Non saprei proprio. Le cose utilissime, qualche abito, le carte (le dichiarazioni dei redditi - lo stato è sempre in agguato!), il computer, magari le carte mediche... I sentimenti e i ricordi saranno sempre con noi. Buona settimana, Elena!
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 23/08/18 alle 17:44 via WEB
Certo che sono stati costruiti dopo quei palazzoni e come ben dice l'Amico Alias di certo non sono stati edificati per persone abbienti.
C'è la strana mentalità per cui sborsando pecunia ci si lavi la coscienza: invece quelle vittime dovrebbero pesare sulle coscienze anche di irresponsabili.
Giusto!! ;))) le cartelle delle dichiarazioni dei redditi...hai ragione Renato: fidarsi è bene, ma tutelarsi in certi casi è meglio!
I ricordi quelli restano, ma saranno ricordi tristissimi... in tutti i sensi. Grazie, ormai siamo in dirittura d'arrivo della settimana...Un sorriso :)
 
 
chiedididario66
chiedididario66 il 23/08/18 alle 18:54 via WEB
Mi sa che non segui bene la vicenda.informati prima di parlare.
 
   
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 23/08/18 alle 20:02 via WEB
Che ne dici, allora, Dario, di 'illuminarci' tu? ...ti ringrazio fin d'ora :) A me comunque risulta che il ponte sia stato costruito negli anni '60; molti palazzi sono successivi.
 
     
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 24/08/18 alle 19:09 via WEB
Dopo aver chiesto autorizzazione all’Amico Dario, copio e incollo il messaggio che mi ha lasciato in pvt.

<<No,Elena.il ponte venne costruito nel '67.tutti quei condomini di via porro e via fillak ,sono antecedenti.se poi guardi le immagini,i puntoni appoggiano sui palazzi e hanno dovuto ritagliare i cornicioni.non voglio contraddirti ,e' stato reso noto dai stessi abitanti.>>

Mi sono documentata e fra tanti link ho trovato questo:
https://tg24.sky.it/cronaca/2018/08/17/genova-crollo-ponte-morandi-appoggiato-case.html

Considerando che un blog per me ha ragione di esistere se c’è un confronto vero e leale, mi pare corretto riportarlo.
 
eric.trigance
eric.trigance il 23/08/18 alle 13:09 via WEB
E molto difficile rispondere alla tua domanda, Elena... Che cose prendere ? Che cose lasciare ? Forse prendere le cose indispensabili, documenti, denaro, un libro, abiti... Ma mi sembra difficile prendere una vita intera... Rimangono i ricordi...
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 23/08/18 alle 17:46 via WEB
...infatti la vita resta là... e se da un lato tu, evacuato, ringrazi la sorte che sei ancora vivo, dall'altro ti resteranno ricordi che vorresti cancellare...Buona serata :)
 
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