Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

 

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5X5 funziona meglio di 8X5?

Post n°811 pubblicato il 10 Gennaio 2020 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

"Le persone meritano di trascorrere più tempo con le loro famiglie, dedicandosi agli hobby e altri aspetti della vita, come la cultura. Questo potrebbe essere il prossimo passo per noi: lavorare 4 giorni , per 6 ore, con lo stesso stipendio."

Così presentava parte del suo programma Sanna Marin, premier finlandese neo eletta.
Una proposta, la sua, che generava l'entusiasmo di tutto il Paese.

Ma l'entusiasmo spesso ha vita breve:  Sanna Marin smentisce.

Così in Finlandia si continua a lavorare in media 40 ore a settimana.

Dalla Germania, invece, arriva un tale imprenditore Lasse Rheingans che adotta una soluzione radicale: tagliare l'orario lavorativo dei suoi dipendenti da otto a cinque ore, lasciando inalterati stipendi e monte ferie.

Come?
Senza social, pausa caffè, telefonino.  Controllando la mail di lavoro solo due volte al giorno e facendo durare la maggior parte delle riunioni meno di 15 minuti.

L'esperimento che dura da due anni,  per ora, sembra funzionare.
I sedici dipendenti della società lavorando 25 ore a settimana in completa concentrazione realizzano gli stessi livelli di produttività di chi lavora 40 ore settimanali,  ma punteggiate da distrazioni e interruzioni.


Perché, diciamoci la verità,  è capitato a tutti di stare sul lavoro completamente a corto di energie, in riunioni estenuanti,  leggendo giornali online, cazzeggiando fra i  social o rispondendo al messaggio di Tizio, di Caio, di Sempronio.




 





















Nella *classica* giornata lavorativa da otto ore, secondo voi,  quanto tempo ci serve effettivamente per lavorare? E quanto ne perdiamo  in  attività spesso inutili o comunque non produttive?


E ancora, trovate  estremista, vessatoria e anti-lavoratore  la scelta adottata dall'azienda tedesca?

 

Ah, così per dire...
  noi italiani, insieme ai greci e agli estoni,
siamo tra quelli che lavorano più ore alla settimana.

 

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Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 10/01/20 alle 18:35 via WEB
Onestamente non so cosa rispondere.E in quali settori avverrebbe la riduzione dell'orario?Non credo in quello di mio marito che lavora come camionista e sgobba come un turco.Per la gente degli uffici??????Mi risulta che chattano anche da lì.Forse sarebbe meglio ridurre le ore lavorative e farli trottare invece di cazzeggiare.Buona serata Mitica e lieto weekend per voi:)
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 10/01/20 alle 18:44 via WEB
In teoria in tutti i settori di aziende. In Germania per esempio si tratta di una società di consulenza tech.
Negli uffici si chatta troppo e di gusto. Se non lo fai sembri una mosca bianca e io adoro le mosche bianche ;)
Non sono mai belli i divieti, specie per gli adulti, però sono certa che il non uso di elementi deconcentranti sarebbe cosa buona e giusta. E produttiva.
Il lavoro di tuo marito è davvero faticosissimo e stressantissimo. Un abbraccio, Divina :)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/01/20 alle 19:32 via WEB
L'ottimizzazione è un sostantivo di cui tempo fa, era oggetto di discussione nel nostro paese. Poi non se ne è parlato più. Ecco, se ottimizzassimo il lavoro in genere, saremmo sicuramente messi tutti nella condizione di dare il massimo con un sforzo appena sufficiente e senza cazzeggiare. Non farei di tutta l'erba una fascio, ma c'è si fa in quattro e chi filosofeggia in giro perdendo tempo lavoro da fare. Io sono per l'ottimizzazione, ben fatta, ben applicata e senza deroghe. Buona sera Elena.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/01/20 alle 17:58 via WEB
Ed è un sostantivo che, secondo me, andrebbe ripreso e concretizzato.
Credo fortemente nell'ottimizzazione del lavoro abolendo tempi morti e sprechi di tempo e di energie inutili sia per il lavoratore stesso che per il datore di lavoro.
Unica modifica che farei se mi trovassi al posto di Rheingans sarebbe abolire la pausa. E' un momento fondamentale che ci rende umanamente sociali e socievoli creando spesso complicità fra colleghi e armonia, sentimenti fondamentali per lavorare meglio. Buon sabato sera, Carlo :)
 
nina.monamour
nina.monamour il 10/01/20 alle 19:56 via WEB
Mi fa sorridere la tua frase alla fine del post, .. "Ah, così per dire... noi italiani, insieme ai greci e agli estoni, siamo tra quelli che lavorano più ore alla settimana". Ovviamente non è solo il genere a definire quanto tempo si debba passare ogni settimana in ufficio o in fabbrica. Dipende anche da che lavoro si fa e dal settore in cui si opera. Adesso mi duole dire dire che gli italiani fanno ore in più ma lavorano meno Elena, nel nostro Paese ci sono 12 su 100 disoccupati "involontari", vuol dire che una persona su 10 vorrebbe lavorare e non lo fa, un dramma sociale oltre che economico. Si dovrebbe lavorare tutti e con meno ore, sereno w.e..
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/01/20 alle 18:00 via WEB
***Bentornata, Nina!*** :))

Sì, in linea di massima dipende anche dal lavoro che si svolge: non è immaginabile, per esempio, che un chirurgo a metà intervento molli sul tavolo operatorio il paziente perché è scaduto il tempo.
Però trovo che ottimizzare qualsiasi mansione sia estendibile a molteplici settori.
Così come, sarebbe bello, lavorare tutti ( dico lavorare! ) e con meno ore e magari pure con le stesse competenze. Diminuirebbe senz'altro il numero di disoccupati "involontari". Per contro fino a che assumere un dipendente ha costi elevatissimi come quelli attuali, sfido qualsiasi imprenditore ad assumere.
Buona serata, un sorriso :)
 
hrc.rossano
hrc.rossano il 10/01/20 alle 22:48 via WEB
Sinceramente non ho mai apprezzato la mentalita' manageriale che vuole ottenere il massimo dalle risorse a disposizione,o per meglio dire,la apprezzerei se gli imprenditori si comportassero bene nei confronti dei dipendenti e della popolazione in generale...Oltre a non essere molto bravi nel gestire le loro aziende (parlo dell'Italia),si distinguono solo per non rispettare i contratti di lavoro e per sfruttare i dipendenti in modo spesso scandaloso...Sono bravissimi solo a sfruttare in ogni modo gli ammortizzatori sociali,del resto il sistema glielo permette visto che e' studiato solo per favorirli...Ovviamente e' comprensibile che non siano dei filantropi,ma ti garantisco che non sono di sicuro un esempio da seguire...Buona serata Ele :)
 
hrc.rossano
hrc.rossano il 10/01/20 alle 23:42 via WEB
Comunque,in tutti i casi,non mi preoccuperei in primo luogo di far rendere maggiormente chi lavora,visto che in Italia siamo maestri nel richiedere assistenzialismo...Forse chi lavora potrebbe produrre di piu',ma come la mettiamo con chi e' disoccupato seriale oppure percepisce a sbafo il reddito di cittadinanza? Gli ammortizzatori sociali dovrebbero servire per garantire giustamente un aiuto a chi ha realmente dei problemi economici non per colpa propria e non di sicuro,come molto spesso avviene,a foraggiare chi il lavoro non lo cerca proprio oppure a chi maschera il reddito reale per ottenerli...Gli organi di informazione,sapientemente pilotati,sono maestri nel distogliere l'attenzione dai veri problemi evidenziandone altri di minore importanza...Abbiamo delle spese pazzesche per garantire ad un po' troppa gente di grattarsi a spese dei contribuenti,altro che preoccuparsi di far rendere maggiormente chi lavora...Buona notte Ele
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/01/20 alle 18:06 via WEB
Provo a ottimizzare i tempi, Ross. Ho scelto due realtà diverse dall'Italia non a caso. Però non sono d'accordo che gli imprenditori italiani - o meglio quello che è restato- non siano all'altezza di gestire egregiamente la loro managerialità. I casi eclatanti come Cucinelli o Dal Ben che spartiscono gli utili con i dipendenti sono rari, invece non sono affatto rari quegli imprenditori medi che si trovano a chiudere, quindi a lasciare per strada dipendenti, perché indebitati da troppe e onerose tasse.
Come te punto il dito contro un certo sistema
Per contro, è pur vero che Huffington racconta che in quel di Senigallia un'imprenditrice non trovebbe operaie perché non rinuncerebbero al reddito di cittadinanza. E casi simili si ripetono, da un po', basti pensare a quanti lavori definiti umili vengono scartati dagli italiani.
Secondo me, ottimizzare il lavoro non è direttamente proporzionale al massacrare il dipendente. Quello che manca, invece, è anche la responsabilità e la mentalità di alcuni , pochi per fortuna!, lavoratori che a tratti pare dicano: * faccio finta di lavorare, tanto a fine mese...che lavori o non lavori quello porto a casa...*
Seratissima, Ross. :))
 
woodenship
woodenship il 11/01/20 alle 02:37 via WEB
...Credo che ci vorrebbe molta più flessibilità da parte dei datori di lavoro, piuttosto che dai dipendenti. Effettivamente ci sono attività che si possono svolgere più proficuamente se si eliminano i tempi morti. Però, chiaramente, ciò non può determinare la decurtazione dello stipendio, se si vogliono mantenere gli stessi risultati. Poi, è ovvio che una ricetta non può valere per la sterminata platea di lavoratori. E'qua che dovrebbe entrare in gioco la flessibilità imprenditoriale, ovvero nel cercare di comprendere come ottenere risultati vantaggiosi dai propri dipendenti, senza per questo doverli spremere come limoni...........Un bacio scintillante di stelle.........W......
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/01/20 alle 18:08 via WEB
..certo, ... W..., lasciando inalterato lo stipendio.
Metterei la flessibilità al 50 e 50.
Invece da noi la flessibilità sta di norma a 0 a 0. E i tempi morti restano sempre troppo alti con la conseguenza che non si è concorrenziali dove *concorrenziali*, però!, non va a braccetto con sfruttare.
A volte, ma non sarai d'accordo, lo sfruttare soddisfa la proprietà biunivoca: non solo il datore di lavoro sfrutta, ma anche il dipendente, se può, se riesce, sfrutta il fatto che comunque dalla sua avrà sempre la normativa.
Un magico sabato sera, ciaoooo :)
 
eric.trigance
eric.trigance il 11/01/20 alle 08:43 via WEB
Mi sembra interessante anche se da noi oggi il paese è in sciopero. Tutte le soluzioni devono essere studiate. Buon weekend Elena.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/01/20 alle 18:08 via WEB
Vero: tutte le strategie possono tornar buone. Pur di evitare anche scioperi che portano solo disagi.
Buonissima serata, Eric :)
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 11/01/20 alle 10:19 via WEB
A mio parere,con la crisi lavorativa che c'è al giorno d'oggi,tutte le soluzioni sono buone purchè si lavori per portare a casa la pagnotta.Un abbraccio e buon fine settimana. :-) Dolce
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/01/20 alle 18:09 via WEB
Anche sì... insomma, questa me parrebbe buona. E buono sia il tuo fine settimana, Dolce :)
 
chiedididario66
chiedididario66 il 11/01/20 alle 11:32 via WEB
Premesso che sul posto di lavoro non uso smartphone e faccio la pausa caffè ogni tanto, uso la pausa per motivi fisiologici. :-)). Vedo, purtroppo, che i nuovi "assunti precari", chiacchierano, telefonano, guardano internet e sono svogliati. Figuriamoci se si lavorasse solo 4 giorni alla settimana. Quando partirebbero gli ordini? Sarebbe meglio abolire i straordinari, lavorare 8 ore al giorno e che mandassero le persone in pensione, tutte, uomini e donne, a a 57 anni. Perché 40 anni di fabbrica mi sembra fin troppo. Toglierei la forma di chiamata o apertura di partita Iva, quando sei in pensione. Se ti piace lavorare, nessuna obiezione, rimani in fabbrica e non vai in pensione. In un anno nella mia provincia, sono morte sul lavoro due pensionati. Non c'è da fargli un merito, erano due deficienti. Percepisci la pensione, ma stattene a casa e goditi la pensione.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/01/20 alle 18:12 via WEB
Restiamo sul tradizionale, Dario,...che forse è anche meglio! ;)
40 anni di fabbrica penso che sì, siano decisamente tanti specie se le mansioni che eserciti sono dure.
A me capita di vedere, e in questo momento sto vedendo più realtà, dipendenti non di primo pelo che sono svogliati, che sono attaccati al cellulare o a fb. E' disarmante. E' per me fuori logica. E poi finisce che accumulano ritardi che si traducono in straordinari o in non_fatto,_tanto…
No, sarò vecchio stampo ma al lavoro si lavora, cazzeggio poi... gli anni e il tempo fino ad oggi mi hanno dato ragione. Quindi sono d'accordo con la strategia adottata dall' azienda tedesca, fatta eccezione per la pausa caffè che è anche momento rigenerante e di coesione fra colleghi.
Un sereno sabato sera, ciaooo :)
 
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