Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

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«Se sembra impossibile allora si può fare»

Post n°945 pubblicato il 28 Agosto 2021 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Twitta così la sua vittoria Bebe Vio.

Per la prima volta dall'inizio delle paralimpiadi, in grassetto e a titoli grandi, spicca  la notizia dedicata alle vittorie degli atleti.
Eppure sono 18 le medaglie conseguite in 3 giorni.
Ad oggi si contano 4 ori, 5 argenti e 4 bronzi finendo ottavi nella classifica provvisoria.

Protagonisti di questi risultati sono 113 atleti i cui nomi sono pressoché sconosciuti e che sfidano e si sfidano ogni giorno con la vita e con le sue competizioni. 
Si allenano quotidianamente, per ore e ore.
Con uguale tenacia ma con oggettive e maggiori difficoltà.






























Il Comitato Paralimpico Internazionale, che in Italia è presieduta da Luca Pancalli, si è adoperato per  diffondere, incentivare ed avvicinare il maggior numero di poubblico allo sport praticato dagli atleti con disabilità.


Stando ai dati riportati lo share medio per i giochi olimpici si è aggirato intorno al 23,4% contro uno stentacchiato 3% per quelli paralimpici.  Che tradotto significa che moltissimi, oltre la stampa tutta, hanno seguito le gare dei “normodotati”  e pochissimi le vicende olimpiche di atleti disabili.


E’ corretto pensare che non solo nello sport, ma soprattutto nelle cose di vita quotidiana,
i pregiudizi, conditi con ipocrisia e con  pietismo,  verso qualsiasi forma di disabilità siano ancora troppo forti?
 

 

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Commenti al Post:
yngwie.1971
yngwie.1971 il 28/08/21 alle 16:51 via WEB
contento per la Vio...io ragiono in fondo...considero ipocrisia però anche utilizzarla negli spot pubblicitari
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 28/08/21 alle 17:07 via WEB
Eccome se è ipocrisia quella pubblicità che viene definita progresso!
Ovviamente sono contenta er Bebe Vio, ma lo sono anche per Xenia Palazzo; per Stefano Raimondi; per Veronica Yoko Plebani e per tutti gli altri che a elencarli sarebbero troppi. Grazie, ciao!
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 28/08/21 alle 16:59 via WEB
Io guardo con ammirazione questi atleti che praticano sport che neppure da sana potrei fare.Complimenti ai nostri ragazzi tenaci e volenterosi.Un abbraccio Mitica e lieto fine settimana:)
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 28/08/21 alle 17:09 via WEB
Anch'io guardo con ammirazione quegli atleti ed è la stessa ammirazione che provo quando mi confronto con qualsiasi altra persona che ha più difficilotà di me eppure ce la mette tutta e ce la fa. Un abbraccio a te, Divina, e sereno sabato :)
 
chiedididario66
chiedididario66 il 28/08/21 alle 16:59 via WEB
Te ne sei accorta adesso! Sono tutti per una razza ariana, che non abbia difetti. Alla fine la pensano come hitler. Se sei vecchio sei un ostacolo, costi troppo per lo stato, dovresti morire. Non si siedono e non pensano che potrebbero capitare pure a loro. Siamo in una società che vuole toglierci i sentimenti e l'amore verso i propri famigliari e altrui, a scapito della carriera lavorativa. Per dirti la verità non ho seguito le olimpiadi in diretta, ma solo i trailers nei TG. È giusto che anche i disabili hanno i loro giochi olimpici e i loro campionati. Almeno si distraggono dalle loro disgrazie.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 28/08/21 alle 17:16 via WEB
No, no, non me sono accorta adesso, Dario. E' da un po' che ne ho percezione netta e precisa e la tua conclusione non fa che accrescere la mia certezza, scusami, ma mi pare davvero al limite dell'irriverente verso persone che comunque hanno la forza e il coraggio di mettersi in gioco, a prescindere.
Oggi, leggendo la notizia su Ansa, ho scelto di parlarne mettendo a confronto due realtà simili, cioè le sfide olimpiche e due impatti sul pubblico completamente differenti. Per ovvi motivi anche di fuso, le olimpiadi si sono seguite in determinati orari, e mi chiedo: quanti saranno a seguire le paralimpiadi?
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/08/21 alle 17:03 via WEB
Dobbiamo insistere sul concetto, sull'etimo e sul sostantivo DIVERSO. Quello è il punto dannato dal quale si parte: se è diverso da noi, come potrà mai?. Diverso da chi? Da me, da te, da quello, da tizio, da caio da sempronio? Finché continueremo a trastullarci con quel sostantivo/aggettivo, non risolveremo mai niente nei confronti di chi presenta handicap tali da sollevare pregiudizi inutili e vuoti. Chi compete dimostra ampiamente le sue diversità e le sue possibilità di realizzare ciò che altri non sono in grado di fare. Questo sia sul piano fisico che psichico. Sgombriamo il campo dai luoghi comuni e facciamoci tutti uguali, ognuno con le sue peculiarità e le sue diverse possibilità. Tutti uguali è bello! Buona sera Elena.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 28/08/21 alle 17:23 via WEB
Toglierei dal vocabolario, per questo contesto specifico, la parola " diverso". Ad usarla non si fa altro che sottolineare e avvalorare il pregiudizio.
Credo che oltre la capacità e la forza di volontà che ogni atleta dimostra, nel loro caso ci sia una grandissima forza morale che attesta anche e soprattutto lo sforzo e la grandezza di accettarsi, nonostante tutto.
Luca Pancalli, un ing. che cadendo da cavallo ha riportato una lesione irriversibile al midollo spinale, ha scritto un libro amaro, ma molto dolce e che sa di buono: " Lo Specchio di Luca". Se non vuoi scrivere sul blog evitando questioni casalinghe ;) te ne suggerirei la lettura ... ciaooo, Carlo!
 
hrc.rossano
hrc.rossano il 28/08/21 alle 17:46 via WEB
Io seguo anche le paraolimpiadi e ho un'ammirazione sconfinata per questi atleti...Raggiungere certi livelli presuppone una forza d'animo e una costanza pazzeschi e li ammiro moltissimo, praticando sport riescono a dimostrare che tutto si puo' fare...Buona serata Ele :)
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 28/08/21 alle 19:15 via WEB
Mi fa piacere tu le segua, Ross. :)
Non ho seguito le olimpiadi se non per le notizie che ascoltavo o che leggevo o per l'eco mediatico che ha avuto la telefonata di Draghi a Jacobs. Al contrario qualche video su queste appena iniziate l'ho gradito e come te ho provato molta ammirazione. La stessa ammirazione che provo ogni volta che mi confronto nel quotidiano con persone che sono riuscite a superare tutte le innumerevoli barriere archiettoniche, fisiche e mentali di cui la società trabocca.
Splendida serata, ciaooo
 
cruelangels
cruelangels il 28/08/21 alle 18:04 via WEB
Hai perfettamente ragione, ci sono ancora dei pregiudizi. Una deliziosa giornata ed un felice sabato. Un abbraccio ed un bacio, Cinzia... Sempre con affetto!
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 28/08/21 alle 19:17 via WEB
E chissà se e quando scompariranno perché secondo me non fanno certo onore a una società che ha a pretesa di definirsi civile. Buon sabato sera, Cinzia :)
 
mastro.zero
mastro.zero il 28/08/21 alle 22:15 via WEB
Per quanto mi riguarda non vedo gareggiare i disabili da quando vidi una partita di campinato di basket per disabili.
Vi erano disabili con gravi problemi motori che si applicavano e trasmettevano la loro voglia, la grinta; apprezzabilizssima!.
Poi c'erano disabili in grande forma fisica che quando li vidi uscire dagli spogliatoi mi infastidì non poco non vederli più sulla sedie a rotelle ma eretti, fisicacci niente a che vedere con i parapletici.
Voglio dire che fra loro non c'è uguale disabilità e le gare son falsate sempre perché non paritarie.

Sarò contro corrente ma questo mi ha dato.
Mastro

 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 30/08/21 alle 16:13 via WEB
Perché, Mastro, controcorrente? Quello hai visto e quello riporti.
Non so se sia attinente o paragonabile un'esperienza che ti riporto. Anni fa anche a me capitò di assistere a una partita amatoriale. Le squadre erano composte tutte da persone con qualche disabilità per cui c'erano ragazzi paraplegici e ragazzi, pur con difficoltà, che invece avevano una motricità notevole. Questo per dire che non sempre disabilità vuol dire carrozzina.
 
woodenship
woodenship il 29/08/21 alle 01:10 via WEB
Li ammiro e li stimo, come del resto ammiro e stimo tutti coloro che, con impegno e sofferenza vogliono andare oltre se stessi ed il mondo così come ci appare imposto......un bacio scintillante di stelle......w.....
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 30/08/21 alle 16:16 via WEB
Anche io tanto. Una mia collega e amica è ipovedente. Dalla nascita. Ti garantisco che lavorare con lei è stimolantissimo: sa "vedere" oltre ma soprattutto sa andare oltre, nonostante la miriade di difficoltà che incontra ogni giorno. Un sorriso :)
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 29/08/21 alle 09:22 via WEB
Anche io li ammiro e li stimo tanto.D'altronde avevo una sorella disabile morta quasi due anni fa.E come scrivi tu Elena ci sono ancora troppi pregiudizi su queste persone.Peccato.Serena Domenica.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 30/08/21 alle 16:20 via WEB
Ricordo il tuo dolore, Dolce...
Tantissimi pregiudizi: uno per esempio è fresco di qualche giorno. Dovendo rilegare dei testi a me cari ho scelto una cooperativa che si avvale dell'operato di ragazzi perlopiù down. Ecco, uscendo dalla sede della cooperativa, una tipa mi ha detto:
" Ma Elena, ti fidi di loro?"
Se questi non sono pregiudizi e ignoranza ...
Buon inizio settimana
 
occhi_digatta
occhi_digatta il 29/08/21 alle 16:27 via WEB
Ciao Elena non ho seguito le olimpiadi di proposito, ma ogni volta che mi svegliavo la notte guardavo lo sport del momento, ora con le paralimpiadi guardo le strisce nei tg, cosa penso? hanno una forza di volontà incredibile e ci dimostrano cosa significhi apprezzare la vita anche se ti mancano parti del corpo. Elena ho una carissima amica che ho ritrovato per caso dopo 30 anni e mi ha detto che a causa di una caduta in gioco, ha perso un arto. Sono rimasta basita e impotente non sapevo cosa dire, alla fine è stata lei a sdramatizzare la situazione. Quindi ? chi insegna a chi? Nessuno è un diverso! se a volte imparassimo a scambiarci i ruoli forse capiremo. Un abbraccio cara
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 30/08/21 alle 16:28 via WEB
Già, tante volte, involontariamente e senza cattiveria, ci stupiamo e trasmettiamo il nostro stupore/tristezza/rammarico a chi invece ha dovuto e saputo uscire dagli schemi e accettare un nuovo corpo.
A me fa molto piacere vedere che in questi due giorni molte testate ne parlano e ancor più mi dà gioia leggere: "pioggia di medaglie, trionfi". Non per pietismo, ma perchè ogni atleta merita chesia riconosciuto il suo valore, le sue fatiche e le sue vittorie. Un abbraccio, Serenella :)
 
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