Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

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Quei mestieri antichi che non moriranno mai

Post n°672 pubblicato il 20 Settembre 2018 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Quando il 20 settembre 1958 la legge Merlin mise fine alle case chiuse, forse, pensava di debellare una piaga vecchia quanto il mondo.
Della prostituzione si hanno testimonianze durante il Regno di Babilonia, nell’antica Grecia e Roma e persino nel libro della Genesi.
Anche il Vangelo di Matteo ne parla e nella parabola dei due figli mandati nella vigna Gesù dice : «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio»
Per la Chiesa Cattolica Romana, la prostituzione era di fatto tollerata perché si riteneva evitasse peccati maggiori come la sodomia e la masturbazione.

Comunque, 60 anni fa le case chiuse furono 560 e ospitavano circa 2.700 prostitute che si sottoponevano a controlli sanitari regolari.
Molti ragazzi venivano iniziati al sesso e alla vita adulta passando, accompagnati dal padre e con il placet della famiglia , dai casini.
C’era un tariffario.































All'epoca la legge Merlin si diceva  liberasse le donne da un sistema di semi-schiavitù.

Così non è stato.

La legge del mercato è chiarissima: se c’è domanda c’è offerta  e quindi  le prostitute hanno continuato e continuano ad esercitare sulle strade.
Senza controlli medici  e di  quelle sanzioni per chi trasgredisce la legge tutti se ne fregano. Come se ne fregano delle lamentele degli abitanti dei quartieri in cui l'andirivieni di auto e donne disturba.

Oggi c’è  chi spera in una riapertura delle case chiuse e, nell'ottica della regolamentazione, perché non rendere ufficiale il mestiere più vecchio del mondo con un bel  740 da compilare scrupolosamente  mettendoci  magari  pure gli studi di settore?
C’è  però chi inasprirebbe la legge Merlin ma anche chi lascerebbe tutto così com'è.
Un casino, appunto!

Qualcuno parlando di prostituzione pensa al  racket e qualcun altro  si dà pena per le povere ragazze  a cui viene promesso un futuro da sogno: io non sono convinta che siano poi così sprovvedute.
E non credo neppure alle storie alla Pretty Woman.


Non vi chiedo se siete d’accordo con la legge Merlin o con  la riapertura dei bordelli ma

secondo voi cosa spinge una donna a fare la prostituta e un uomo a ricercare il sesso a pagamento,  a tempo e con una sconosciuta?



 

 
Rispondi al commento:
woodenship
woodenship il 21/09/18 alle 03:34 via WEB
Bella domanda, amica mia:come tu ben dici è uno dei mestieri più antichi.Ma anche in natura e tra altre specie di animali,sotto altre vesti,è presente la prostituzione.In un certo senso è una forma di sopravvivenza che,attraverso uno scambio tra prestazione sessuale e merce varia,all'oggi denaro,ma un tempo anche cibarie,permette ad una parte dei contraenti la sopravvivenza.Quel che si ignora spesso è che la prostituzione non riguarda soltanto il genere femminile,ma anche gli altri generi che si nominano come trans o lesbiche oppure omosessuali.Spesso è un modo per potere effettuare quelle operazioni chirurgiche che vanno a correggere degli aspetti fisici.Altre sono per una pura sopravvivenza,anche perchè non si riesce ad immaginare un modo diverso di guadagnare denaro.E'certo che:la prostituzione cosiddetta indigena,oramai si esercita quasi esclusivamente in appartamenti e tramite internet o altri social.La prostituzione che si osserva in strada è frutto al 99%di sfruttamento e schiavizzazione di ragazze e ragazzi, anche minorenni, importate dall'estero.In questi ultimi tempi soprattutto dall'Africa.Sono abbastanza noti i traffici soprattutto dalla Nigeria:le ragazze vengono adescate grazie a ruffiane ed alla promessa di un lavoro onesto.Quando giungono in Europa, gli viene tolto il passaporto e vengono gettate in strada,anche con la minaccia di vndicarsi sui loro parenti,oppure grazie anche a malefici di stregoni...Che dirti?Quella mia è una parzialissima panoramica sull'argomento in sè assai complesso e non di facile comprensione.Non è che ce l'ho con Salvini,casomai ce l'ho con quel bigottismo ch'egli vuole rappresentare:un bigottismo fatto di ipocrisia e falsità:si vieta di vedere in pubblico ciò che nelle case chiuse diventa orrore ma nascosto.Come dicevo:già la prostituzione indigena è organizzata e si svolge prevalentemente in luoghi chiusi.Soprattutto,tra questa c'è consapevolezza e tantissime di queste donne sarebbero felici pure di pagare le tasse.Il problema si fa pressa nte quando si a cercare di intaccare la prostituzione di strada:la repressione,non farebbe altro che mettere ancora più a rischio queste povere ragazze e ragazzi,esponendoli sempre più ad una invisibilità molto pericolosa se non mortale.La prostituzione di strada esisteva ed era numerosissima pure prima della legge Merlin.Era la prostituzione dei miserabili,delle malattie veneree,dello sfruttamento e della morte nell'ombra per tante povere disgraziate.Ma anche quella nelle case chiuse non era una vita poi tanto felice e libera:le poveracce vivena perennemente chiuse in quelle abitazioni e trattate come galline:tenute in batterie perchè dovevano produrre ricchezza...
 
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