Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

 

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Note d'Italia

Post n°731 pubblicato il 04 Aprile 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

*Rischiamo di dimenticarlo, ora che il nuovo millennio viaggia veloce tra  suoni virtuali. Ma il Novecento, non è stato forse il secolo della canzone? *

A sostenere questo pensiero è Gino Castaldo, critico musicale e conduttore radiofonico.

Suo è  *Il Romanzo della canzone*  (2018)  che percorre gli anni italiani dal 1958 al 2000.
Allora Modugno con Nel blu faceva volare il sogno dell'italiano medio che sentiva profumo di miracolo economico.  
Passavano gli anni e con loro cambiavano certi valori.
Ci si identificava  nei testi impegnati e politicizzati.
Nel rinascimento degli anni '80 ci si ritrovava nella sensibilità del cantautore che fra pochi accordi e tanti versi  parlava di noi e delle nostre emozioni o nell'allegria di quelle strofe che  poco dicevano ma che tanto invitavano a cantarellare.

Anche le canzoni fanno Storia.
























Raccontano la realtà, le  gioie, i sentimenti, le aspirazioni e le contraddizioni dei nostri tempi.
Sono lo specchio della realtà e cantano quello che ci gira intorno, cioè l' Italia e i suoi tempi.

Non più forse melodica, non forse più orecchiabile.
Oggi rapper, più o meno apprezzati , gruppi e cantautori giovanissimi  raccontano,  si raccontano e ci raccontano la nostra realtà.

Repubblica.it ha stilato un elenco di  25 brani proponendo un sondaggio

 

Elenco a parte, secondo voi, c'è una canzone di oggi o di ieri che meglio ritrae l'Italia e l'italiano?

 

 
Rispondi al commento:
monellaccio19
monellaccio19 il 04/04/19 alle 17:57 via WEB
Gino Castaldo è un mio coetaneo (più o meno) e la sua grande conoscenza del mondo della musica italiana è profonda, percepita e dettagliata. Ecco, il suo raccogliere il mondo della musica italiana dal 1950 al 2000, mi coinvolge abbastanza poiché abbracciamo lo stesso segmento. In realtà mi riferisco più alla partenza che all'arrivo. Quelli iniziali, sono proprio gli anni che hanno cambiato il genere musicale melodico partenopeo che rappresentava la musica italiana, in quella moderna che fine anni cinquanta e inizio sessanta, segnò lo spartiacque per il genere musicale: all'epoca si voltò pagina. E ancora oggi, fatti i dovuti distinguo, siamo pilotati da quel cambio epocale. Bravo Gino, uno dei pochi insieme a altri conoscitori, esperti e critici musicali. Buona serata Elena.
 
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