Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

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Arial VS Corsivo

Post n°892 pubblicato il 08 Settembre 2020 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

"Questo articolo è stato scritto a mano, solo successivamente ribattuto al computer. "

Comincia così l'articolo pubblicato su La Stampa e firmato Andrea Conci.

Riporta una serie di considerazioni sull'importanza del corsivo per lo sviluppo cognitivo.


Ricordo che nonna scriveva in corsivo arzigogolato, inclinato a destra e con le *z* dall' asolina all'ingiù.
Che mamma scriveva meno baroccheggiante ma la *M* pareva un ricamo.
Lei custodiva gelosamente il quaderno di bella grafia perfetto nei caratteri: pareva uno stampato.

Papà per firmare usa ancora la penna stilografica.

Vennero gli anni '70  e io iniziai a scoprire la scrittura. Imparai copiando miei fratelli.
Alle elementari e la maestra mi insegno il corsivo.
Un corsivo molto lineare. Rotondo e senza riccioli. Dritto.

Ma quello fu anche il tempo in cui la calligrafia fu ritenuta mortificante per la libera creatività.

Passarono anni in cui gli appunti  abbreviati e con simboli li prendevo a mano.
Con la bic.
Abitudine che non ho perso.

Oggi, guardando la mia scrivania, a parte il pc e il casino, vedo block notes, qualche bic, qualche matita e qualche evidenziatore.
Qualche nota sparsa qua e là.


































Divenni mamma e le maestre insegnarono a mie figlie prima lo stampatello minuscolo e maiuscolo per agevolare la lettura.
Poi arrivò il tempo del corsivo: senza schemi.
Fogli bianchi senza righe e a volte senza quadri.

Per loro oggi non c'è differenza tra foglio e penna o l'appunto digitale che battono velocissime e senza refusi.

Generazioni a confronto.

I tempi cambiano e ad essi ci si omologa.

Più o meno tutti.

In un flash ho pensato all'ultima volta in cui ho scritto - non la lista della spesa eh! -  a mano anziché su Word.

Non lo ricordo.


E voi?

 
Rispondi al commento:
woodenship
woodenship il 09/09/20 alle 03:35 via WEB
Sin dalle elementari ho sempre pianto perchè avevo una grafia più simile a dei geroglifici e non riuscivo a scrivere nulla senza delle vistose cancellature.Crescendo, sono peggiorato parecchio. Anche se, tutto ciò che ho scritto è sempre passato dalla punta della biro e poi a qualsiasi pezzo di carta che mi è finito tra le mani. Solo in ultima battuta finivo oer digitarlo a computer.Era un lavoro dannatamente eccitante: andavo in giro con fasci di carta da riciclo e scrivevo ovunque c'era uno spazio bianco.Ultimamente ho dovuto mollare: le cose cambiano, così anche le mani.E i luoghi dove potere scrivere a mano tranquillamente, causa covid, sono svaniti. Dunque cerco di arrangiarmi col tablet. Però mi manca poter scrivere a mano.E'molto più che annotare: è scrivere di getto idee che si cementano sulla pagina grazie all'inchiostro.......Un bacio scintillante di stelle........W.....
 
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