Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

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In un serrato braccio di ferro

Post n°951 pubblicato il 16 Settembre 2021 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

[…il suo letto è vuoto, i suoi giochi e vestiti lasciati indietro, la sua nuova scrivania, il suo nuovo zaino, quaderno, astuccio, libri pronti per iniziare l'anno scolastico domani.]

Perché Eitan è in Israele dai nonni materni.
Non c' è andato per una vacanza. E neppure con un volo di linea. Ma con un areo privato da Lugano a Tel Aviv che il nonno avrebbe pagato per portarsi via il nipotino agendo, dice, per il su bene.

Ora l'uomo è agli arresti domiciliari per sequestro. Anche la nonna è indagata.


Era il 23 maggio quando ci colpivano le immagini dello schianto della funivia del Mottarone ad oggi senza colpevoli e che ha registrato 14 morti fra cui la mamma, il fratellino, i bisnonni e il papà, che facendo scudo con il suo corpo, nell'estremo gesto d'amore, ha salvato la vita di Eitan.

Dopo giorni e giorni di ospedale, il piccolo è stato affidato alla zia paterna che ne è diventata tutrice.

Di fatto, da giugno il bimbo è conteso dalle due famiglie, quella di Pavia e quella in Israele.






























Entrambe in un serrato braccio di ferro rivendicano il diritto di crescere il piccolo. E di curare quelle ferite nel corpo e nell'anima che la sciagura ha provocato.




Che penserà la testolina di Eitan sradicato ancora una volta da un ambiente a cui stava probabilmente affezionandosi e sballottato qui e là in attesa del 29 settembre quando a Tel Aviv si inizierà a discutere del suo futuro?



                                       … non so voi, ma io mi chiedo sempre più spesso
                                                                    con quale cuore
                                                        si giochi sulla pelle dei più deboli.

 
Rispondi al commento:
woodenship
woodenship il 16/09/21 alle 22:29 via WEB
... mi è sembrato di assistere ad uno di quei pessimi filmati di serie zeta con al centro spioni, integralisti religiosi allucinati e vecchi marpione, pronti a fare carte false per quella che, P.G. Woodehouse, la piccola pepita. Però si dà il caso che quella piccola pepita dia un bambino di sei anni che ha già perso genitori fratellino. E che adesso ha perso pure i nonni materni. Si perché questi individui spregevole non possono essere accreditati di paternità: non ne hanno il pure minimo spessore. Non posso sapere come andrà a finire. So solo che questa è una dimostrazione di arroganza criminale di chi è troppo abituato ad averla vinta sempre. E forse in Israele dovranno farci i conti con questa mentalità e restituire il bambino ai legittimi affidatari. Altrimenti è tutto il sistema democratico del paese a precipitare ancor più nella barbarie..........un bacio scintillante di stelle.......w.........
 
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