Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

Messaggi di Maggio 2019

Come mammà c'ha fatto

Post n°752 pubblicato il 29 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Leggo:
Londra, Soho: è un pittoresco quartiere in British style.
Lì c’è uno dei più famosi pub londinesi, The Coach & Horses, che dal 1847 serve birra e happy hours.
Oggi per salvare il locale dalla cessione ad una grossa catena escogita una trovata: bere birra completamente nudi. E ottiene la licenza.

Vuoi che magari il gusto del malto si intensifichi?
Mi sfugge il piacere che ne deriva, ma non discuto. Saranno scelte che portano clientela, fosse solo per curiosità.





























Però da lì a là il pensiero va …

Qualche tempo fa parlavo con la mia parrucchiera: lei è un'amante delle spiagge nudiste.
Danno un senso di libertà.
Tutti uguali, nessuno griffato.
Nessuno sguardo indiscreto che casca fra la piega dei seni o che ti insegue mentre cammini, dando le spalle, sulla sabbia.
Non c'è esibizione e non c'è mancanza di pudore: ci si mostra per quello che si è.
E cosa c’è di più bello di un corpo nudo non ostentato?

Sicuramente sulla bellezza di un nudo non ostentato e ben strutturato siamo tutti d’accordo.

Dello stare in spiaggia come mammà v’ha fatto che ne pensate?

Ci state volentieri?

Vi sentite a disagio?

Vi sentite liberi o vi imbarazza?

 

 
 
 

Dopo l'altro ieri

Post n°751 pubblicato il 28 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

secondo voi di che si poteva parlare di fronte a un caffè?


























Di elezioni, naturalmente! 

E ci piaceva  andare sul leggero ricordando qualche curiosità.
Loro applaudivano alla nomina di sindaco in quel del pavese di un transgender:sa di modernità, peccato poi farne una grande pubblicità!
Lui racconta di quel sindaco di Modena  perdente per un solo voto: ma si sa che per un punto Martin perse la cappa.
Lei di quella mamma che sfidava la figlia alle urne. Risultato: figlia batte mamma.
Quell’altra pensava alla moglie del sindaco uscente nel trevigiano che ora gli  succederà; tutto in famiglia!   
Vabbè, rideva quell’altro, ma come si fa a rieleggere De Mita? E su, dai, un po’ di serietà!

Amareggiato e fuori dal coro, lui diceva :
" Gli italiani hanno votato senza ragionare.
Hanno votato Lega, credendo di votare per il governo italiano, senza tener conto che si votava per l'Europa.
Hanno  votato Pd  per la gioia di essersi tolti dai piedi retaggi renziani non certo per  Zingaretti che ne ha di strada da fare.
Ma è noto che gli italiani acclamano agli slogan d'effetto e non ai programmi.
Pagheremo amaramente per l'italica stupidità."

" Circa il 40% degli italiani è scemo, dunque, secondo te? – ribatteva  l'altro - e  non ti vien da pensare che ci sarà un perché se comunque in tutta la UE si sono persi dei consensi? "

Intanto dalla Commissione Ue c'è la possibilità di multa da 3_miliardi_e_1/2_di euro.
Lo spread sale, come previsto, e lo show must go on, again.


Il nostro caffè intanto s’era freddato…

… come leggete ancora a caldo i risultati di domenica?

 

 
 
 

Oltre il dramma anche la beffa?

Post n°750 pubblicato il 26 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Come reagireste alla notizia di aver perso il lavoro via social all'una di notte?

E’ ciò che è accaduto a 1.800 dipendenti di  Mercatone Uno che, dopo Ikea e Mondo Convenienza è, ma forse è corretto dire era,  la terza compagnia del settore con almeno 10.000 addetti e 500 aziende fornitrici e un numero esagerato di clienti che acquista(va)no a buon prezzo mobili e affini.

Che la catena di ipermercati di grande distribuzione fosse in difficoltà era noto da tempo.
Lo scorso anno Shernon Holding aveva acquisito 55 punti vendita del marchio nato a Imola nel ’78.



 


































Alla viglia delle europee - la cartina al tornasole anche per il governo- , il tribunale di Milano ne ha dichiarato il fallimento:  un indebitamento complessivo di 90 milioni maturato in nove mesi, con perdite gestionali fra i cinque e i sei milioni al mese.
All'incredulità e allo sconcerto dei lavoratori  messi in ginocchio  di fronte alle 55 serrande chiuse si aggiunge la rabbia dei sindacati.
E proliferano parole politiche.
Promesse che si ergono chiare da tutte le fazioni pur di racimolare quel mezzo consenso elettorale in più.
Si additano l'un l'altro vicendevolmente per responsabilità omesse pur di screditare anche di mezzo punto il consenso dell’elettore.
Perché, il dramma che ha messo in ginocchio dipendenti , fornitori, autotrasportatori targati Mercatone Uno è stato sfruttato dalla politica, quella bieca a cui ormai siamo abituati, per far campagna elettorale.







Ora ci aspettiamo risposte concrete a tutela dei redditi e del lavoro. A tutti i dipendenti va la nostra solidarietà e vicinanza, non saranno certo soli in questa vertenza.








   Da ministro del Lavoro non posso che essere    preoccupato per la notizia della chiusura dei punti vendita Mercatone. Lunedì il tavolo”











  Mi impegnerò personalmente incontrando   sindacati, lavoratori, fornitori e proprietà, non si possono lasciare dipendenti a casa senza rispettare gli impegni presi. Anche su questo la nuova Europa che nascerà domani dovrà essere più forte nel difendere il lavoro.








  È una vergogna, una crisi aziendale non può essere gestita in questo modo Solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie. […]Non vi lasceremo soli #MercatoneUno"







                   ... fossero gli unici senza lavoro quelli del Mercatone Uno…


Vi è mai capitato di leggere che in concreto lo Stato, i sindacati, la politica abbiano  fatto qualcosa per i poveri cristi che hanno perso il lavoro?

Perciò, avete ancora coraggio di credere alle loro lusinghiere promesse?

 
 
 

D'estate e di libertà

Post n°749 pubblicato il 23 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

“ DiscoverEU  è un’iniziativa dell’Unione europea,
basata su una proposta del Parlamento europeo, che intende offrire ai giovani di 18 anni
la possibilità di viaggiare per sfruttare appieno la libertà di circolazione nell’Unione europea, scoprire la diversità dell'Europa, apprezzarne la ricchezza culturale e il suo patrimonio,
entrare in contatto con persone provenienti da tutto il continente e, in ultima analisi,
scoprire se stessi “


L’ iniziativa  interesserà almeno 20.000 diciotte
nni.

 

Questo riportava l'Ansa qualche giorno fa.

Un progetto che piace. Piace ai giovani.
Viaggiare è un investimento personale oltre che un arricchimento.
Viaggiare da soli è  un mettersi alla prova.

Così sono tornata indietro negli anni. Alla mia prima vacanza da sola.
Allora l’Europa era lontana, inarrivabile.
Ma per noi non era importante dove, ci entusiasmava partire.
Senza mamma e papà. Senza chi ci sorvegliava. Liberi.

Mamma era nettamente contraria: troppo giovane, diceva.
Inoltre, nessuno dei mei fratelli più grandi aveva mai osato tanto.
Papà la assecondava forse più per amor di pace che per convinzione.
E io battagliavo invocando la mia autonomia.
Fu un braccio di ferro serrato poi la vinsi e così all'indomani della maturità partimmo in 19 compagni di classe  alla volta di Jesolo.

Fu nel preparare lo zaino che mi resi conto che ci si mette sempre troppa roba dentro perché mai si sa che non serva anche l’inservibile.
La sera prima non chiusi occhio : ero elettrizzata.
Mi sentivo grande e non me ne fregava nulla se mamma teneva il broncio
Andavo al mare. Da sola. Libera.




















Quella settimana passò veloce.  Troppo veloce.
Sole, mare, sabbia, pallavolo e tuffi.
Imparai  a condividere lo spazio esiguo di una tenda e a rispettare i turni per l'uso del bagno.
Mangiavamo tutti insieme in spiaggia quel che capitava e la sera andavamo di pizza e gelato perché lavare i piatti e le pentole divenne motivo di discussione.

Nacquero invidie, inimicizie ma anche amori, quelli che durano meno di un’estate,  e si consolidarono rapporti nati fra i banchi di scuola.

Ricordate la vostra prima vacanza da soli?

Vi va di raccontarla?


 

 
 
 

Scelte insceglibili

Post n°748 pubblicato il 21 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Nessuno vorrebbe mai trovarsi di fronte a scelte simili.
E nessuno si meriterebbe di affrontare un percorso simile.

La vita però dà tanto ma allo stesso tempo può togliere tanto o forse tutto.
Così ci si ritrova vegetali su un letto freddo di un asettico ospedale.
Tenuti in vita solo da macchine, monitorati da elettrodi, alimentati da sondini.
Smagriti oltre la soglia dell'umano.

Eppure ancor vivi.

Il dolore che un familiare prova immagino sia immenso, muto, straziante.

La speranza fa da conforto. Ma nessuna diagnosi pare volgere al positivo.

Se ne parla oggi in Francia, se ne è parlato anche da noi.
Ci si confronta e ci si divide.























E’ giusto tenere accesa la spina?

E’ dignità per il malato l'accanimento terapeutico?

O è recidere una vita umana staccare gli elettrodi dal povero corpo?

 

 
 
 

Com'è bello lo striscione da Trieste in giù

Post n°747 pubblicato il 19 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 





















Da una settimana e a una settimana dal voto delle europee drappi ironici colorano le facciate delle case da Nord a Sud degli italiani.
Gli stessi che probabilmente lo votarono allora.
Gli stessi che applaudirono quando vinse le regionali negli ultimi comuni.
Gli stessi che esultarono quando non fece sbarcare frotte di migranti.


Intanto sul web spopola il personaggio di 'don Diego della Lega' perché, povero Matteo, all'asilo gli rubarono il pupazzo di Zorro e il libro scritto da Chiara Giannini conquista Facebook, Twitter e Instagram.























 

 Mah,  che sia l'uomo più desiderato dal genere femminile dello stivale,  malgrado non abbia la faccia del latin lover, da donna mi sento di dire con onestà che fossimo lui e io soli sulla faccia della Terra la razza umana si estinguerebbe.

In tutto 'sto bagarre, comunque, il leader del carroccio lancia la seconda edizione del “Vinci Salvini”: il gioco di velocità con cui mettere i    sui suoi post nei social network e che prevede  *premi* del calibro di una foto diffusa sui canali social, di una telefonata o di un incontro faccia a faccia con lui.

Ma dal social alla realtà lo scenario cambia.
Qualche giorno fa a Napoli  ci furono cortei e scontri tra militanti e militari con tanto di fumogeni  perché i terroni non dimenticano. Il comizio fu annullato.
A Milano è contestato e a Settimo Torinese non gli va certo meglio.

Dirà qualcuno:

ben gli sta!
Finalmente l’italiano s’è reso conto dello spessore del nostro presidente e ministro dell’interno.


Certo! Non è professionale affatto mantenere un alto profilo social e lui viene ricordato per le divise indossate di ruoli che non gli competono, lui viene immortalato non solo satollo e godereccio di ogni bendiddio, ma anche appagato e stremato fra le lenzuola sudate di un letto sfatto.

Però… c’è un però…

Vi va di fare un passo indietro?

Andiamo al passato appena passato e targato Renzi.
Allora moltissimi di noi intravvedevano in quel giovane e baldo e spigliato con l'accattivante cadenza toscana il rinnovamento al vecchio PD. Passò poco e tutti, ma proprio tutti, lo liquidarono malamente e lui promise che se ne sarebbe uscito per sempre dalla scena politica. Così non fu. Quando rientrò non ottenne nullama si lesse oltre il lecito forse anche per la sua altezzosità e qualcuno pensò bene di ritrarlo in una vignetta di pessimo gusto.

Prima di lui c'era Berlusconi.
Processato quanto lui, nessuno mai. La magistratura lavorava solo per le cause a lui intentate. Eppure quando nel lontano 1994 fondò Forza Italia la stragrande maggioranza de popolo italiano ci credeva e ci credeva tanto visti i risultati elettorali e la sua ascesa al potere.
Ma ben presto l'Italia tutta, giudici in testa, a lui preferì Barabba.

Da qui il dubbio:

che sia ben vero il detto per cui ogni popolo ha il governo che si merita e noi italiani, purtroppo, e lo scrivo con estrema amarezza, siamo un popolo di facinorosi, di polemici,
di contestatori,  di teste calde ma di zero fatti  a cui difficilmente va bene qualcosa ma sempre pronti a osannare all'inizio e a denigrare il giorno dopo?

 

 

                                ... e per adesso non ci resta che aspettare le europee...
sorbendoci giorni di botte e risposte...

non so voi,
ma io un po' curiosa sull'esito lo sono...

 

 
 
 

Gufi o allodole?

Post n°746 pubblicato il 16 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

"Oh mamma, diceva, qui serve un altro caffè. E’ il terzo che bevo, ma non mi sveglio. Sarà che sto invecchiando?  ma da un po’ non riesco a tenere più i miei ritmi. Di solito rimonto la sera. Anche da ragazzo studiavo fino a tardi ed ero fra gli ultimi ad uscire dalla discoteca;  da adulto i film e i programmi  in seconda serata  erano miei e le relazioni di lavoro le buttavo giù di notte quando il buio ovatta tutto e c’è silenzio intorno."


"Invece io, sosteneva l’altra, ho una sveglia interna: a un quarto alle sei mi sveglio, sempre, domenica compresa. A parte la quiete che ti accoglie il mattino presto e che ti mette in pace con il mondo frenetico, mi ritrovo organizzata durante la giornata. Non sono mai in ritardo nella tabella di marcia e non devo correre per stare dentro i tempi."

Questione di bioritmi.



















Pare che siamo divisi fra gufi, cioè amanti del vivere notturno, tiratardi seriali che non si alzerebbero mai la mattina e allodole, pimpanti all’alba e sfinite e scariche la sera.
E  poi c’è anche chi è tiratardi la sera ed è pimpante la mattina, ma questa è un’altra storia.


Secondo ricerche sembrerebbe che vivano la notte i giovani mentre per gli over 60 cui il mattino ha il sole in bocca.
E' un detto famosissimo che ha origini siciliane e racconta che la notte della festa di fidanzamento della figlia maggiore era usanza nascondere nella bocca di uno dei “mascheroni” delle fontane del paese uno dei gioielli d’oro di famiglia. Il giorno successivo le ragazze nubili del paese andavano a caccia del monile che secondo la tradizione avrebbe fatto trovar loro marito. Va da sé che chi si alzava prima aveva maggiori possibilità di trovarlo e di tenerselo. E magari pure di accasarsi.


Voi vi sentite più gufi  e rendete meglio la notte con la sua magia o allodole con l'oro in bocca al mattino?


 

 
 
 

Un carrello al sapore d'infanzia

Post n°745 pubblicato il 13 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Ve le ricordate?

















Dimmi che merendina mangi e ti dirò quando sei stato bambino
potrebbe essere  un dolce rewind ma anche  materia di studio per psicologi, sociologi e perché no? per tesine sulla scienza dell’alimentazione e su come è cambiata negli anni.

Anche gli snack, quelli che oggi  fanno discutere pediatri, medici e  studiosi e fanno storcere il naso alle mamme perchè gli zuccheri fanno male, creano la carie e stimolano l’obesità, hanno una storia.

Erano gli anni '50 quando il mottino, un piccolo panettone, veniva lanciato sul mercato: uno spezza fame ogni giorno a tutte le ore.
E per par condicio, se c’è un dolce simile al panettone, non può mancarne uno che ricordi la colomba:ecco quindi comparire sugli scaffali il Buondì con la classica glassatura.

Il bambino anni '60 mangiava la brioss farcita con marmellata di ciliegia o albicocca e poi con il latte.

Passano veloci gli anni, i bimbi crescono e prende piede il pan di Spagna.

Come dimenticare la Fiesta che ti tenta tre volte tanto? 

E la Girella destinata a diventare un vero e proprio prodotto cult degli anni '70 e '80? 

                                          


A quel tempo, se nelle cucine inizia a diminuire la panna e i grassi, sugli scaffali aumentano  le merendine ricche di fibre, con meno zucchero e impastate con lo yogurt:
è il tempo delle Camille alla carota e delle crostatine.

Quanti punti ho ritagliato, incollato e raccolto insieme ai miei fratelli per avere in omaggio il mitico fornetto con cui scaldare le Nastrine che manco mi piacevano… ma il fornetto,  sì, quello sì …


Secondo una ricerca Doxa per Union Food, in realtà, le merendine sarebbero consumate  più dagli adulti che dai bambini.
 Parrebbe infatti che 31 milioni di italiani mettano nel carrello del supermercato due volte la settimana almeno una confezione di quelle merendine che sanno ancora di infanzia.

Le stesse che a ricreazione tiravano fuori dalla cartella prima e dallo zaino poi.

Vi ci ritrovate?


 

 
 
 

***____***

Post n°744 pubblicato il 09 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 
Tag: mamma

    M  i

h  A  i

             M  esso al

                         M  ondo con tanto

          A  more



Già…

Di mamma ce n’è una sola. Unica e Irripetibile che sa trasformarsi in meno di 30 secondi da così a colà.








Ditemi forse che non è vero..
.

 
 
 

Ah, l'amour! ;)

Post n°743 pubblicato il 08 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Diceva:

" Amo A e amo B.
Li amo allo stesso modo. Li amo perché A è diversissimo da B ed entrambi mi lasciano addosso sensazioni uniche.

Quando sto con A sono felice però mi manca B e quando sto B sono altrettanto felice però mi manca A.

A non sa di B e B non sa di A.
Faccio carte false per spartirmi fra i miei due amori.

E’ meraviglioso e appagante vivere un sentimento così travolgente: non si può spiegare, bisogna soltanto provarlo per credere."





























Mentre parlava ascoltavo. Provavo anche ad immedesimarmici.
Giusto ieri commentavo un post in cui scrivevo che quando mi va bene conto fino a tre prima di parlare. Ecco, stamattina ho contato fino a 3mila e ancora non trovavo parole.

Però il suo raccontarsi mi risuona dentro.

Così giro la domanda a voi.

Si possono  amare incondizionatamente, passionalmente, cerebralmente , intensamente due uomini o due donne allo stesso tempo?


 

 
 
 

Stessi doveri, ma diversi diritti: è così che si guarda avanti?

Post n°742 pubblicato il 05 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Lei si chiama Greta Nnachi.
E' nata quattordici anni fa a Torino. I suoi genitori sono di origine nigeriana.
In questi anni, oltre che ad andare a scuola in Italia e studiare la  * nostra*  lingua e la nostra  *storia*,  si è impegnata nell'atletica al punto che qualche giorno fa ha battuto il primato italiano di salto con l'asta, saltando 3.70 m stabilendo un record per la sua categoria.
Di lei si dice: "Ha le potenzialità per diventare un fenomeno"

Ma il riconoscimento del suo primato è in discussione perché non ha la cittadinanza italiana.

Greta non è il primo caso.
L' allora 15enne Roberta Gherca saltò addirittura 3,91 metri. 
Ma era cittadina rumena, perciò  è come se non avesse saltato.


Qualche tempo fa ricorderete  senz’altro il clamore mediatico che suscitò  la storia di Ramy e Adam, i due ragazzini nati in Italia uno da  genitori magrebini e l'altro egiziani che chiamarono il 112 per dare l'allarme sul bus dirottato a Milano.

Così scriveva allora Luigi Di Maio su Facebook.
"Ha(nno) messo a rischio la propria vita per salvare quella dei   compagni.  Spetta la cittadinanza italiana. Questo è un Paese che deve saper guardare oltre."

A parole si riempirono le pagine dei giornali, ma a fatti nulla si concretizzò.  

La legge parla chiaro: non importa se sei nato in italia e se frequenti scuole italiane, se i tuoi lavorano nelle  *nostre*  fabbriche e pagano le tasse italiane.
Prima di diventare cittadino italiano devi aver compiuto 18 anni e che tutto vada bene.






























E’ così che si guarda avanti?

Stessi doveri, ma diversi diritti?

 

 
 
 

Manduria: città fantasma e disabitata?

Post n°741 pubblicato il 02 Maggio 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

" I video circolavano non solo nelle chat ma in tutta la cittadina di Manduria. In tanti sapevano"

A riportare questo è il procuratore del tribunale per i minori Pina Montanaro.
Si riferisce alla triste fine del pensionato di Manduria.
 Antonio Stano, 66enne con problemi psichici è stato bullizzato, rapinato, torturato e picchiato in più occasioni da un gruppo di 14 giovani. 8 di loro tra cui 6 minori sono stati sottoposti a fermo. Il numero è destinato a crescere.

Lo chiamavano dispregiativamente 'il pazzo'.
E godevano a usargli violenza. Godevano al punto che riprendevano scene orripilanti e ripugnanti.
Le condividevano pure, fieri di essere bestie disumane.
Poi, sciocchi, si vantavano pure, mostrando il non mostrabile:
                                             Guarda, quello sono io!


Manduria conta più di 33.000 abitanti, ma al funerale dell’uomo erano presenti 30 persone.

Mentre lo seviziavano lui urlava.

Nessuno ha sentito. Tutti se ne sono fregati.



























Manduria è dunque una città fantasma. Vuota. Inabitata.

Le famiglie dei responsabili dello scempio sembrano cadere dalle nuvole:
                                  " Ma come? Mio figlio non ha fatto niente"

E poi c'è quella mamma che nel ridicolo tentativo di giustificarsi sosteneva:
" Come avrei potuto accorgermi di una cosa così?
                          Che ne so di cosa fanno i figli fuori casa.
                                        Come fai a sapere cosa succede dentro quel telefonino?"

Il fatto di cronaca è ripugnante di per sé e non trova acuna giustificazione.


Non so se mi ripugna di più il gruppo di bulli,
i genitori assenti e taluni pure che sapevano ma tacevano confidando  che i video che immortalavano i loro pargoli cessassero di girare
o l'omertà di un' intera città , istituzioni e servizi sociali compresi.





A onor del vero, a rompere l’incivile silenzio, fra gli adulti, solo due professoresse e, ieri,  la fidanzatina sedicenne di uno del branco.

 

 
 
 

 

 

 

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