GIornalista....

Prezzi, Prodi: allarme ingiustificato


ROMANon c’è da preoccuparsi per il caro-prezzi dei prodotti alimentari: non porteranno l’inflazione.Il governo ha tranquillizzato sul rischio rincari e, al termine della riunione del tavolo a Palazzo Chigi tra Prodi e i ministri Padoa-Schioppa, Bersani, De Castro e Santagata, ha spiegato in un comunicato che «non vi è alcuna giustificazione per gli allarmismi registrati in questi giorni sugli aumenti generalizzati dei prezzi». Questo perchè «gli aumenti di alcune specifiche materie prime, infatti, non possono influire in maniera significativa sui prezzi finali al consumo».Inoltre per alcun prodotti «vi sono sostanziali diminuzioni dei prezzi all’ingrosso che non si sono ancora tradotte in calo dei prezzi al consumo». «Le autorità centrali e locali - hanno rassicurato poi dall’esecutivo - si attiveranno per sorvegliare affinchè non si determinino abusi e perchè vi sia trasparenza dei mercati e della concorrenza».L’incontro al vertice sui prezzi ha seguito la prima riunione dopo l’estate del Consiglio dei ministri, volta soprattutto a fare il punto sulla Finanziaria. Una riunione, di metodo e concepita per stabilire «un percorso e un calendario» del provvedimento, ha spiegato il ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta. Percorso che si concluderà il 29 settembre, ’deadlinè finale confermata anche oggi. «Ci siamo dati il 29 settembre come data finale per approvare la Finanziaria» ha affermato uscendo dall’incontro il ministro delle Infrastrutture, Antonio di Pietro.Prima tappa della tabella di marcia fissata dai ministri sarà quella del 10 settembre quando, come ha spiegato il responsabile della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, ci sarà «la presentazione al ministero dell’Economia delle proposte dei ministri». Ipotesi di lavoro che dovranno coincidere con i tagli di circa 11 miliardi che il governo prevede di fare. E proprio sullo spinoso argomento tagli-spese Ferrero è intervenuto: «Sulla spesa sociale serve una discussione politica - ha detto - ho fatto presente che non possiamo semplicemente ereditare la spesa storica del governo Berlusconi». «Il mio ministero, ad esempio - ha aggiunto il ministro fermandosi con i giornalisti - spende 40 milioni di euro in personale, cioè nulla».Ferrero ha anche anticipato che presenterà una «nota aggiuntiva» a Padoa-Schioppa sulla questione, annuncio che ha messo in allerta l’opposizione. «Ferrero smentisce Padoa-Schioppa - ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani - altro che tregua fiscale. Questa maggioranza dichiarerà ancora una volta guerra alle tasche degli italiani».