GIornalista....
In quanto giornalista cercherò di fare il punto sulle notizie del giorno....tutti i giorni!
Post n°9 pubblicato il 30 Agosto 2007 da reporter.veridis
ROMA |
Post n°8 pubblicato il 27 Agosto 2007 da reporter.veridis
Risolto un caso di un omicidio apparentemente inspiegabile, le forze di polizia giapponesi si sono trovate davanti all’incredibile: gli assassini hanno ucciso a caso e senza un preciso movente, dopo essersi messi d’accordo su un sito internet. Questa la motivazione che venerdì sera ha portato alla morte di Rie Isogai, impiegata comunale di 31 anni, il cui cadavere era stato ritrovato massacrato a colpi di martello in una zona boscosa della provincia di Gifu, provincia del giappone centromeridionale Nel tentativo di sviare le indagini, i tre omicidi avevano goffamente inscenato una rapina, derubando la vittima di qualche migliaia di yen (poche decine di euro). Un bottino di così povera entità da non sembrare per nulla convincente agli occhi degli inquirenti, che hanno continuato a battere strade alternative nel tentativo di individuare un movente per un massacro di tale efferatezza. Fino quando ieri uno dei sospettati ha confessato, rivelando la tragica realtà: Kenji Kawaishi, un 30enne disoccupato senza fissa dimora, avrebbe trovato i due complici per il delitto navigando su internet alla ricerca di “compagni di crimine”. Così i tre, appostatisi in orario serale in una zona periferica della cittadina di Nagoya, hanno aggredito la prima passante, ammanettandola e caricandola su un’auto, per poi abbandonarla sul luogo del ritrovamento. E meno male che i tre colpevoli sono stati arrestati in tempo: sembra infatti che, soddisfatti della loro impresa, i balordi stessero progettando un altro delitto per la prossima settimana, anche questo “a sorpresa”. Si ripropone così un’altra volta, in un crescendo di drammaticità, un problema di drammatica attualità nella società giapponese, un paese nel quale dopo aver assistito in passato a numerosi casi di giovani riunitisi sul web per organizzare suicidi di massa, inizia anche a delinearsi una preoccupante tendenza ad associarsi da parte di aspiranti assassini, che magari neppure si conoscono. Il timore più grande, infatti, dopo il grande risalto mediatico suscitato dal caso nel paese, è il proliferare di casi simili, in un’effetto emulazione che potrebbe avere conseguenze devastanti. I tre intanto verranno molto probabilmente condannati alla pena capitale |
Post n°7 pubblicato il 24 Agosto 2007 da reporter.veridis
Ci si scrive molto, nel Partito democratico. Walter Veltroni è tornato in pista, e ha fatto subito capire di essere deciso a riprendere in mano le redini di una situazione che rischiava di finire fuori controllo. Ieri, con una seconda lettera, Veltroni si è rivolto ai suoi antagonisti. E non ha risparmiato colpi. Si è anche tolto la soddisfazione di assestare una bella rasoiata a Romano Prodi, che al Campidoglio viene visto come il principale ispiratore delle manovre per indebolire l’immagine del suo possibile successore. E così il sindaco di Roma si premura di far sapere: «Per quanto mi riguarda, sono favorevole a procedere diversamente rispetto alle primarie che designarono Prodi come candidato premier, e a dar vita ad un confronto pubblico» con gli altri candidati. Cosa che, appunto, il Professore si guardò bene dal fare. |
Post n°6 pubblicato il 22 Agosto 2007 da reporter.veridis
Roma - Almeno su un punto, Paolo Ferrero e Tommaso Padoa-Schioppa sono d’accordo: sull’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. E spetta ad Alfiero Grandi, sottosegretario all’Economia ed esponente della Sinistra democratica, celebrare questa sintonia. «L’attuale tassazione sulle rendite finanziarie in Italia è una vera schifezza», commenta il ministro della Solidarietà sociale. «È molto al di sotto della media europea. Non è accettabile che un lavoratore paghi il 30% su quanto guadagna, mentre chi investe paga il 12,50%. La tassazione sulle rendite va innalzata al 20%». Secondo il ministro della Solidarietà sociale, però, l’innalzamento della tassazione dovrebbe riguardare anche i Bot. «La questione è delicata - osserva - ma portare la tassazione sui Bot al 20% vuol dire comunque stare sotto la media europea che è del 24%-25%. Quindi - spiega il ministro - andremmo a un punto più civile dell’aliquota attuale, ma nello stesso tempo non metteremmo in discussione gli investimenti esteri che mantengono il debito pubblico». |
In alcune classi i testi del primo anno delle medie arrivano a costare 394 euro Bottino: "C´è il diritto di scegliere". La Cgil: "Una situazione molto grave" Iscrivere un figlio alla prima media è un investimento. E non solo per il futuro, ma anche nel presente. Stangata in arrivo sui libri di scuola per chi frequenta le medie: il ministero dell´Istruzione ha indicato un tetto di spesa per i testi scolastici di 280 euro per la prima classe, ma quasi la metà delle scuole in Italia (il 44 per cento) lo ha superato, secondo un´inchiesta di Altroconsumo. La maglia nera spetta a Napoli dove la spesa media è di quasi 300 euro e le scuole "troppo care" sono il 65 per cento. In alcune scuole del capoluogo campano i testi del primo anno di Media arrivano addirittura a costare 394 euro. L´inchiesta di Altroconsumo si basa sull´elenco dei volumi di 355 classi di Napoli, Milano e Roma. «Provo un certo fastidio nel sentire che si fanno le competizioni per chi si debba aggiudicare la maglia nera per la spesa dei libri di testo», commenta secco il direttore scolastico della Campania, Alberto Bottino. Per Bottino è necessario attendere una comunicazione del ministero e poi, eventualmente, intervenire per «ripristinare le regole». «Il provveditorato può domandare agli istituti scolastici le motivazioni che hanno spinto alla scelta dei libri - continua - ma nel diritto all´insegnamento c´è anche il diritto di scelta dei testi». Più critico Luigi Bifulco, segretario provinciale Cisl-Scuola: «Spesso i libri cambiano solo la copertina da un anno all´altro. È una situazione molto grave, soprattutto per una città in cui sono parecchie le famiglie monoreddito e i precari». Secondo il segretario provinciale dei Verdi, Mario Cacciola, «i dati di Altroconsumo confermano una sensazione già avvertita da chi aveva cominciato a curiosare tra gli scaffali in vista del nuovo anno scolastico». E il presidente provinciale del Sole che ride, Carlo Ceparano, annuncia: «I Verdi sono pronti a raccogliere le segnalazioni e a ricorrere alle vie legali». |
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