Edizioni il Papavero

Liceo Imbriani - Maurizio Picariello


Maurizio Picarielloincontra i ragazzi dell'Imbriani 
 
 
Presentazione a cura di Anna Garritano e Marina VillanacciMaurizio Picariello è un autore irpino e la sua appartenenza al nostro territorio emerge in modo evidente dalle sue opere.La “ verde Irpinia” con la sua luce, i suoi colori e i suoi profumi intensi viene descritta, facendo assaporare ai lettori la bellezza dei paesaggi.Per dare un’ idea delle sue capacità descrittive citiamo solo un esempio, tratto dall’ ultimo romanzo “L’ aria era tiepida e umida e la brezza faceva salire l’ odore della terra, di pino, di quercia e di humus e le folate rallegravano il paesaggio movendo gli steli di grano oramai pronto per la mietitura e i fiordalisi e i papaveri che coloravano tutto di blu e di rosso”in  Prima che tutto accadesse, Edizioni Il Papavero,2010, p.13.Siamo nella piana di Morra De Santis e l’ accumulazione delle immagini e l’ uso del polisindeto comunicano al lettore non solo l’ incanto del paesaggio, ma anche le vive emozioni provate dai personaggi.Alla sua ispirazione poetica, probabilmente, non è estranea la formazione professionale di ingegnere ambientale, che lo rende, insieme alla sua umanità, particolarmente sensibile alla bellezza e alla purezza della natura.Il territorio non è solo lo sfondo reale delle sue opere, ma diventa lo sfondo ideale, che meglio di ogni altro, esalta i valori autentici, che lui canta.Nelle opere di Picariello, infatti, sono centrali l’ amicizia e l’ amore.All’ amicizia dedica tra gli altri contributi il racconto “Amici”, di cui riportiamo alcuni stralci “Sulla mia rotta si sono incrociati tanti destini, condivisi sempre con l’ amico, quello che non mi ha mai contrariato, che mi ha sempre ascoltato.[…]L’ amico che ho incontrato nella mia vita e che è andato via lasciandomi tanto senza prendermi niente.[…]L’ amico che oggi non è più con me, quello che giace in un campo di stelle, che mi ha lasciato e si è lasciato andare troppo presto. Quello che rivedo solo se sono io ad andarlo a trovare, ma che so che, dal posto dove si trova, pone gli occhi sul suo amico del cuore.  L’ amico su cui mi sono appoggiato, quando lei è andata via, che ho svegliato nel cuore della notte, che ha preso con sé quel che di nero avevo dentro al cuore.[…] Il balsamo morbido e vellutato dei miei giorni di tristezza”, tratti da …E finalmente si levò il sole, Scuderi Editrice, 2009, pp.97-99.Maurizio Picariello è stato, inoltre, definito da Paolo Saggese “ il poeta dell’ amore assoluto” , perché egli canta il sentimento amoroso in tutte le sue forme e in tutta la sua complessità.Per l’ autore l’ amore è, infatti, il sentimento, che più di ogni altro mette in contatto l’ individuo con la sua interiorità e favorisce la tensione dell’ io verso l’ equilibrio interiore, cui anela.