Edizioni il Papavero

Ghì caffè - Domenico Cosentino


Nella sognante atmosfera del Ghi,Domenico Cosentino ha letto brani tratti dal libro Addio Kind of blue- edito dalla Villaggio Maori intramezzati da poesie pubblicate in Come un calzino bucato- edizioni il Papavero accompagnato da brani blues riadattati da Gustavo De Felice e la sua chitarra elettrica.PORTEREMO IL BLUES NELLE VOSTRE INUTILI VITE.
 
 
  Se pensate che la poesia sia esprimere i propri pensieri, la propria visione del mondo con grazia, dolcezza e raffinatezza, quelle di Cosentino non chiamatele poesie.Una scrittura caratterizzata da “un’armonia dissonante”costellata di “Merda”, “cazzo”, “seghe” e “peti” può essere sconvolgente e destabilizzante "Non ho paura di leggere le mie cosedavanti ad un pubblico.Donne, uomini o bambiniper me non fanno differenza.Spesso capitache alle mie letturead un tratto(quando affronto argomenti duri),qualcuno tra il pubblicosi alza disgustatoe fugge lontano.Occhi chiusi e  sorrisetto indignatonascondendo in questo modo la sua vera anima agli altrimentendo anche a se stesso.Le persone che nel mezzo di una letturase ne vanno,sono le peggiori.Sono in grado di uccidere i propri figlidi violentare le proprie compagneo di spacciare erba"E poi ironico e dissacrante "A proposito, se spacciate erba avvisatemiche il mio pusher di fiduciaè stato appena arrestato."Ma se si ha il coraggio di far tacere, per un solo istante, l’ipocrisia, i versi di Nico possono aprire una finestra su un mondo tragicamente reale. Le radici dei suoi versi sono da ricercare tra coloro che vivono da extracomunitari, pur essendo parte della comunità.“Scusate se sono di Napoli” ha esordito una voltaUna poesia destinata a caratterizzare lo stato delle popolazioni di precari, perché precari non lo si è solo sul lavoro, ma è un ruolo che ti segna anche nel privato, anche nell’amore, quasi un marchio impresso a pelle. ("come un calzino bucato")L’atteggiamento da blues brother, con l’aria da strafottente tradita da un paio di occhi dolci e profondi nascosti da lenti scure per non smascherare il personaggio. La sigaretta (che tanto ruolo ha nella sua poesia), il vino e il blues: il minimo indispensabile per sopravvivere.E mentre "anche i ricordi cadono giù come i palazzi, sotto le macerie… incastrati tra un cesso e una televisione" ogni giorno i sogni continuano a nascere e ad infrangersi aspettando “ore in cui il sapore delle sigarette non era mai troppo amaro.”ddb