Edizioni il Papavero

Prima che tutto accadesse


 All’amore si protende e non si pretende. L’amore è continua ricerca di se stessi, prima dell’altro, per poi arrivare ad identificarsi e riconoscersi. E Loredana, protagonista del romanzo di Maurizio Picariello  “Prima che tutto Accadesse” lo sa. Freme , ha paura, ed è inquieta quasi come un Terremoto. Ella è un terremoto , percepisce prima che tutto quanto accada, prima che tutto sia ben definito. Ama la sua Avellino, i profumi della sua terra e non si attarda a respirarne Profondità. La tragedia della Vita, come in questo caso , il Terremoto dell’ 80’ ad Avellino spiazza tutti ma soprattutto quanti sono abituati ad avere, per partito preso, delle proprie certezze che nel tempo si rivelano irreali, quando un evento calamitoso incombe. Ma Loredana è fuori da questa forma mentis, ella è abituata a percepire , a soffrire, a patire ma nel contempo a gioire di tutte queste emozioni. La protagonista “sente(guarda) con gli occhi del cuore”, al di là che si tratti di preveggenza. Esce dal coro. Il dono di Loredana è fondamentalmente un dono che tutti hanno, ma che non tutti sanno sfruttare a pieno. E forse è l’invito dello  scrittore Maurizio Picariello, ad ascoltarci di più, a carpire il senso di una vita che , alle volte, non si ha; perché non la si vuole vivere .La vita non si sfida, altrimenti ti annienta e non è una corsa contro il tempo perché il tempo non è nostro … ma è nostra la percezione che in esso,l’uomo con le sue gioie ed i suoi dolori sta passando. L’amore tra Loredana e Antonio riprendendo versi della protagonista per il suo amato, prima che essere tale e divenire passione è tensione: “una foglia appesa ad un grande albero…e chi guarda e chi cade sono due mondi , due vite intricate e vissute… Lei è il soffio finale che attende ma dalla foglia non sa cosa sperare…e intanto l’aria intorno si profuma e si inebria di questa passione.”. Prima che il boato divenisse reale , prima che tutto si stesse per compiere, Loredana confessava ad Antonio le sue paure: “Guardo il tuo viso e le tue mani e sento di appartenervi da sempre, ma questo potrebbe finire come il tormento che ho nel cuore…. così cerco di restare sveglia per custodire in me la tua presenza …” Dopo il boato, c’è la distruzione, il dolore, c’è la presa di coscienza che nulla può essere come prima , perché il ricordo per quanti hanno vissuto questo evento calamitoso rimarrà indelebile , perché un ricordo (piacevole o sgradevole, in generale) nello specifico sgradevole , è un’esperienza umana  e dal quale non ci si potrà mai separare . Liberi di scegliere, da un crollo si può decidere di sollevarsi o magari decidere di arenarsi. Ma è proprio dalla vita condotta da Loredana che percepisci che non ci si può arenare alla Vita , la si deve afferrare nel tempo e apprezzarne lo spazio. Stile elegante ma non affettato, scorrevole. La trama di per sè semplice, risulta coinvolgente, non adatta tuttavia a coloro che in un libro cercano solo il piacere della lettura e non un'occasione anche per riflettere. I personaggi sono ben delineati, la protagonista , Loredana assume uno spessore via via più complesso e interessante .Alla ricerca di un nuovo modo di intendere la natura dell'amore e il potere ineludibile del destino. C'è un concetto elementare che portiamo dentro di noi: che la vita è irripetibile. Ogni nostro istante, ogni nostra azione, ogni nostro gesto, insomma tutto ciò che ci è dato da vivere avviene una volta sola, non avverrà mai più. E Loredana lo percepisce prima di tutti, “Prima che tutto accadesse. Un romanzo con il quale si entra in sintonia lentamente, con trepidazione, vivendo in prima persona l’esaltazione dell’amore per la poesia delle parole, l’ansia delle attese, i tempi lunghi di una conoscenza totale. Il romanzo nasce fiero da ogni parola, quella scritta con l’intento nobile di raggiungere la profonda intimità delle  persone alla quale è destinata. All’ingegnere Maurizio Picariello  l’augurio che possa continuare a percepire ed a esaltare le sue emozioni.Tiziana Cipolletta