Creato da joppijo62 il 22/07/2012

E il cane decise...

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Genetica ed origine del cane

Post n°2 pubblicato il 22 Luglio 2012 da joppijo62
 
Foto di joppijo62

di Giovanni Padrone – Chi sostiene attraverso l’mtDNA che i cani hanno origini in Cina o nel sud-est asiatico, lo fa avendo esaminato una piccola parte del DNA (si parla di poche parti), mentre chi ha esaminato il DNA SNP (singoli nucleotidi polimorfi) ed ha scoperto che i cani sono più simili ai lupi del Medio Oriente, ha dovuto verificare quasi 50.000 parti nel genoma del cane. Inoltre, nei presunti territori di origine asiatica non sono mai esistiti né vivono tuttora lupi, che risiedono o risiedevano al nord (Zhoukoudjian) o sui monti del Tibet. Per finire i resti di cani più antichi non arrivano oltre i 10.000 anni, mentre quelli europei sono più antichi almeno di 3/4 volte. Appare evidente che siano più attendibili le analisi effettuate secondo il DNA SNP piuttosto che l'mtDNA, e non solo perché avere pochi elementi a disposizione rende molto più facile incorrere nell’errore, ma le conclusioni a cui sono giunti i due studi sono nell'un caso aderenti alle prove fossili (SNP), nell'altro caso una ricostruzione storica alquanto fantasiosa (mtDNA). Peter Savolaninen, che è il principale sostenitore della teoria che il cane è nato in Asia orientale, lamenta il fatto che i suoi studi non comprendono i lupi del Tibet. Probabilmente non ne avrebbe avuto ugualmente bisogno, poiché fra i cani esaminati è compreso anche il dingo, oltre ad alcune razze asiatiche che hanno un forte legame genetico con il Canis lupus chanco.

Mark Derr, noto esperto americano di cani che scrive spesso sul New York Times, ha letteralmente distrutto la teoria che i cani hanno origine nell’Asia orientale nel suo libro HOW THE DOG BECAME THE DOG*. Egli fa notare che il periodo di tempo durante il quale i cani presumibilmente ebbero origine in Asia orientale non corrisponde con i dati archeologici. I cani appaiono in quella parte del mondo molte migliaia di anni dopo la loro apparizione in altre parti del mondo, ciò che anch’io sostengo. Inoltre, il fatto che i cani sembrino essere più strettamente legati ai lupi del Medio Oriente non significa che si siano morfologicamente distinti dai lupi in quei territori. Come già ho scritto, esistono resti fossili di cani antichi che fra i 20.000 ed i 40.000 anni fa erano presenti in Europa, senza dimenticare il fatto che i lupi di Lazaret, vissuti circa 130.000 anni fa, erano probabilmente il primo stadio attraverso cui era iniziato il cammino evolutivo del cane, tant’è vero che quei lupi erano di taglia molto più piccola rispetto ai loro contemporanei viventi allo stato selvatico.

I lupi del Medio Oriente furono probabilmente la base per la maggior parte delle razze di cani che abbiamo oggi, testimoniato anche dai dati genetici che legano a Canis lupus pallipes i cani pariah di Africa ed Asia occidentale. I cani dell’est asiatico, tra cui il dingo, mostrano una certa influenza dai lupi tibetani, mentre alcune razze europee e molti cani nordici mostrano una certa influenza dai lupi europei: questo sta a significare nient’altro che in epoca antecedente la selezione umana (che probabilmente avvenne in diversi luoghi e periodi a partire da circa 13.000 anni fa) i cani che vivevano in condizioni simili ai pariah, o anche in branchi allo stato selvatico come i dingo, ebbero diverse occasioni per ibridarsi con i lupi dei territori in cui vivevano.

*Un libro che consiglio di leggere, perché molto interessante, per chi conosce la lingua inglese.

 
 
 

Correlazioni genetiche fra cane e sottospecie di lupo

Post n°1 pubblicato il 22 Luglio 2012 da joppijo62
 
Foto di joppijo62

di Giovanni Padrone - Le analisi del DNA SNP (Singoli Nucleotidi Polimorfi) sul genoma dei cani come altri recenti studi confermano che la storia genetica del cane è molto diversa da quanto risultava dal DNA mitocondriale studiato da Peter Savolainen, il quale attribuiva al Canis lupus chanco, il lupo tibetano, l’origine del nostro amico a 4 zampe nonostante i cani antichi del sud est asiatico siano molto più recenti di quelli europei. In questo modo ora si sta dando un profilo accurato di quanto avvenuto nella Preistoria, che coincide con quanto io tramite la ricerca di prove fossili avevo intuito. In base a questo, abbiamo una evoluzione in quattro stadi:

1 – ‘Lupo opportunista’ o ‘Proto-cane’ che possiamo far risalire all’epoca dei lupi e Neanderthal di Lazaret, circa 130.000 anni fa (dove fra l’altro i neanderthaliani erano presenti già intorno a 170.000 anni fa). In questa fase i lupi hanno già ridotto la loro distanza di fuga e tollerano la presenza umana al fine di poter sfruttare le discariche alimentari che a quell’epoca iniziarono a diventare abbondanti ed interessanti per l’incremento demografico dei Neanderthal. Il cambio di alimentazione da predatori a spazzini ha causato nel tempo una riduzione delle dimensioni.

2 – ‘Cane naturale’. Da 40.000 a 13.000 anni orsono appaiono in Europa centro-occidentale i primi antichi cani. I cani ormai convivono pacificamente con i Neanderthal: fanno la guardia ai loro insediamenti e con loro si spostano alla ricerca di cibo. E’ probabile che aiutassero anche nella caccia, a volte riportando ed a volte cacciando direttamente. Nel frattempo dal sud emigra anche Homo sapiens sapiens (Cro Magnon) che convive coi Neanderthal fino alla loro estinzione avvenuta fra i 25.000 ed i 28.000 anni fa. In questo periodo di convivenza avvengono scambi culturali e commerciali di vario genere e probabilmente anche i cani vengono inseriti nelle comunità di sapiens.

3 – Ibridazione. Se è probabile che il lupo europeo si sia occasionalmente ibridato con i proto-cani ed i cani viventi in Europa, è presumibile che prima dell’ultima fase di selezione artificiale (avvenuta in periodi successivi a partire da circa 13.000 anni orsono ed in ritardo di circa 1.500/2.000 anni in estremo Oriente) i cani migrino con gli umani o in branchi selvatici in Medio Oriente e, attraverso la costa dell’Oceano indiano nel sud est asiatico e vengano a contatto con le popolazioni di Canis lupus pallipes (fra Arabia ed India) e Canis l. chanco (Tibet e Cina) con le quali avvengono sicuramente accoppiamenti (testimoniato dal DNA SNP). In America i cani arrivano già intorno a 16.000/18.000 anni fa, a seguito dei popoli del nord che grazie alla Beringia arrivano frequentemente nel Nuovo Mondo. Il lupo americano sembra però non aver contribuito alla genetica dei cani autoctoni.

4 – Selezione umana, iniziata nel natufiano, intorno a 13.000 anni fa, in cui l’uomo per i cambiamenti di vita dovuti alla nascita dell’agricoltura (iniziata, a quanto pare intorno a 15.000/20.000 anni fa e non 10.000 anni fa come si pensava fino a qualche anno addietro) inizia una vita maggiormente stanziale, costruisce i primi villaggi stabili e perciò ha esigenza che il cane svolga funzioni diverse. Nascono così i cani cacciatori adibiti ad inseguire e catturare le prede, i cani da traino (di questo c’è testimonianza con il cane di Predmosti, Rep. Ceca, oltre 30.000 anni fa, molto prima della selezione umana: ciò può voler dire che esista una ‘tradizione’ molto antica per lo sled dog) e successivamente i cani da guardia. Con l’avvento della pastorizia l’uomo seleziona cani da guardia e da conduzione delle greggi.

Uno studio recente (M. Germonpré, M. V. Sablin ed altri - Inferences on dog domestication - genetic analysis of the most ancient dogs utilizing DNA capture arrays), in cui sono stati esaminati 750.000 nucleotidi di 14 cani antichi e 20 lupi contemporanei ha stabilito che i cani incipienti antichi portarono avanti una linea genetica a partire da circa 40.000 anni fa fino alle porte del Neolitico, quando l'uomo iniziò ad effettuare un processo di selezione artificiale. Lo studio conclude che quegli antichi cani probabilmente non hanno lasciato discendenza anche se non viene spiegato il motivo di questa estinzione. Il mio punto di vista è che la selezione umana abbia cancellato completamente nel corso dei millenni i collegamenti evolutivi fra cani antichi e cani domestici. Infatti, ragionando per logica, non è possibile avere dei cani 'naturali' e subito dopo dei cani 'domestici' senza alcun collegamento. La genetica dovuta alla selezione artificiale deve a ragione avere avuto una tal dominanza da eliminare ogni possibile traccia di discendenza.
Probabilmente, se si effettuassero ricerche approfondite sui cani pariah, potrebbe forse essere possibile trovare ancora una qualche sorta di lignaggio, nel qual caso vi sarebbe la dimostrazione che questi cani sono l'anello di congiunzione 'genetica' fra i cani evolutisi in natura al fianco dell'uomo e le successive razze selezionate.

 
 
 
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