A Federico.

E così sei arrivato, portando novità e freschezza.Grazie a te ho ricominciato a scrivere, dopo anni passati al buio, distorcendo i pensieri e domandandomi come mai non riuscivo più a far brillare un'idea a renderla viva, mia.Sei arrivato con poche e misurate parole sicuro della tua valenza ed io mi sono affacciata nei tuoi occhi da prima con timore, poi con curiosità ed infine con quella sincerità che non ha paura di mostrare dubbi o debolezze e che tu hai compreso cosi' bene...cosi' bene.Ne abbiamo discusso ultimamente su quanto questo mondo sia diventato stitico di emozioni, tutti omologati, sembriamo ormai solo parte di una gigantesca catena di montaggio, dove ognuno riconosce solo le sue mansioni, non ci sono cori o bandire, non ci sono ideali a tenere unite le persone. Sottoclassi, sottogruppi, sottocomunità, viviamo frazionati, ridotti ai minimi termini, prigionieri dei nostri hobbies, o dei nostri problemi.Abbiamo imparato a volgere lo sguardo altrove per dimenticare, abbiamo imparato ad ignorare i fatti, non a cambiarli, abbiamo imparato a fuggire le nostre responsabilità e ad utilizzare la furbizia al posto dell'intelligenza.Vorrei che il mondo si svegliasse come tu hai svegliato me.Grazie.