DIVERSA - MENTE

Credo che ci sia molta retorica dietro una affermazione simile, oppure vuole essere deliberatamente una provocazione, uno spunto di riflessione...credo che l'amore platonico esista da più tempo dell'avvento di internet...sono solo cambiati i tempi ma la sostanza è la stessa...in fondo capita spesso di proiettare i propri desideri, i propri sogni su una persona indipendentemente da come è in realtà e non credo che questo renda meno obsoleti i corpi di quanto non lo faccia internet... credo che in ogni caso sta a noi decidere cosa vivere e come viverlo, l'importante è dargli il nome giusto.

A me è successo di tutto e di più attraverso la sola forza dell'immaginazione, pensando ogni volta che dietro "il presunto danzatore andaluso" chissà chi si nascondesse...ma meno male che poi alla resa dei conti ci si arriva sempre! virtuale o reale che sia, le persone non possono nscondere a lungo la loro vera essenza...solo che Internet diventa facilmente una droga, io mi sono disintossicata (spero), e ora vivo il mondo virtuale in maniera molto più soft. "La nuova artificialità rende il corpo obsoleto?" Forse per chi ha 80 anni...A me ha fatto l'effetto opposto, non riesco più a mantenere contatti virtuali a lungo, mi accorgo che divento sempre più insofferente fino a quando: o ci si conosce e si passa al reale o...ti saluto! anzi, sono maleducata, non ti saluto neppure e sparisco. Del resto il mio nick parla chiaro...:))

...pienamente d'accordo

cosa importa se per tanto tempo hai creduto di essere innamorato di una danzatrice andalusa e poi ti sei ritrovato un carabiniere in divisa. se hai provato delle sensazioni che ti hanno fatto star bene, ed hai sorriso mentre le hai assaporate, cosa può importare se il suo nome è Mario o Maria. D'altronde nella realtà, nn è poi così tanto diverso. a volte vivi con una persona per anni e ad un certo punto ti puoi anche rendere conto che è come se nn l'avessi mai conosciuta per quel che credevi essa fosse. siamo sempre noi chiamati a fare le nostre scelte ed a valutare,sia qui che fuori di qui. obsoleto. Mah! Se valuti, vuol dire che pensi; se pensi, vuol dire che stai vivendo.

Quando si tratta di comunicare in una chatt le proprie esperienze e passioni,condividerle con altri e magari anche conoscersi...beh...la cosa è positiva,ma se il virtuale è fine a se stesso se questo soppianta la nostra vita reale,come già hanno detto tocca (disintossicarsi).Deve essere un modo di estendere le noste amicizie e opinioni e non un incentivo all'isolamento. E' facile il sesso virtuale,è facile avere un (non rapporto) con il partner <occasionale>,Ogni velo e timidezza cadono. Beh....preferisco avere dei rapporti più umani....

Ci credo anche io che si si possa innamorare nel web, anche se difficilmente credo che ci possa essere un colpo di fulmine per una perona mai ne vista ne sentita. Teoricamente bisognerebbe essere cauti e diffidenti, al fine di non avere brutte sorprese come quelle di andare in giro a braccetto con una Donna il cui nome, secondo la propria carta d'identità, è Mario CACIOPPO.

è una buona analisi secondo me. In fondo l'amore è semplicemente una persona senza la quale non vivi. La persona è la sua essenza che è rappresentata dai suoi pensieri. Questi si possono scambiare anche attraverso il WEB. In Fondo non direi che la testa di una persona è il suo cervello fisico, ma il suo modo di pensare...

L'amore.... l'ho sempre considerato come il pongo... si trasforma, si adatta...si moltiplica o divide... ma il senso... Qualè il senso...?!? Il senso è unico, per ognuno di noi.... Ripenso ad una frase di Goethe: "La vita appartiene ai viventi e chi vive deve essere preparato ai cambiamenti." Non esiste un modo esatto di amare... il nostro cuore batte davanti a cio' che ci emoziona... che sia una danzatrice andalusa oppure un maresciallo dei carabinieri...poco importa. Ci sono persone, che riescono a regalarci emozioni irripetibili.. Tutto sta nel viverle...ognuno a modo suo.

Personalmente non ho letto tutto l'articolo di Umberto Eco, ma dall'estrapolazione riportata, mi viene da pormi una domanda: Ma davvero sono disposto ad accettare il contatto virtuale in sostituzione di quello fisico? Come può il monitor offrirmi le stesse sensazioni, calore ed emozioni di un contatto diretto? Per una mia storia personale, una di quelle in cui i miei sentimenti erano chiari, palesi (sono sempre stato definito un libro aperto)mi son privato del gusto di vedere l'effetto che avrebbe prodotto, il pronunciare la...fatidica frase. E' probabile che il virtuale possa fornire una sorta di coraggio, che forse a me è mancato in quell'occasione, ma posso affermare con certezza che anche le...mazzate prese hanno un loro sapore, un loro contribuire alla totalità del proprio essere.

Ha bisogno di modernizzarsi, Umberto Eco.

Sei...(lasciamo stare va...!) :)

Ragazzi...avete presente quella frase trita e ritrita che dicono tutti quelli che partecipano (o commentano) i reality? Ovvero che in quegli ambienti "le emozioni risultano amplificate"... Beh...qua sopra è la stessa cosa, secondo me, e la mancanza di contatti fisici amplifica tutto ancor di più. Ora, la prova del 9 che aspetta quelli che escono dai reality è se gli eventuali legami creatisi lì dentro resistano anche fuori da quell'ambiente. E qui è la stessa cosa! Va bene i legami virtuali, ma perché nella mia memoria acquistino significato (una volta esauritisi) devono essere assolutamente verificati e consolidati nella realtà!! Se no è solo sogno...è solo immaginazione...è solo un drogarsi di emozioni che fa male alla salute (secondo me), perchè il drogarsi di emozioni porta all'assuefazione! come qualunque altra droga! e poi vai a caccia di emozioni ancora più forti...pensi che il prossimo/la prossima che ancora non conosci possano regalarti chissà che cosa! ma questa non è la vita reale, è una vita immaginaria...

quanto è vera questa cosa? Secondo me è soggetiva... critikabile