Occhi di Dio

Con te al telefono


Stavo li, sdraiata sul mio divano. Luce spenta; finestra socchiusa sopra di me. Una leggera brezza mi accarezzava il viso, come fossero le tue mani. Il telefono appoggiato tra il mio orecchio ed il cuscino. Ho chiuso gli occhi e ti vedevo accanto a me come sabato 5 agosto. Li sdraiato accanto al mio corpo con la mano che ti sorreggeva il viso. E io di fianco, nella penombra ti guardavo, ti ascoltavo incantata. Eri un Dio per me, un angelo mandato da Dio per darmi un pò di serenità. Non osavo toccarti, non osavo contraddirti o interrompere il tuo racconto. Eri qualcosa che stava molto in alto e che io potevo solo guardare e ascoltare. E così anche ieri sera. I tuoi racconti mi trascinano lontano, nel tuo passato, nel tuo magico mondo. Io ammutolita, in silenzio ti amo. Poi la tua voce è diventata più leggera, mi bisbigliavi carezze e baci metre i miei occhi si sono chiusi...mi sono addormentata con te accanto. Eri li al mio fianco destro ed io ero felice. Non volevo niente di più. Sei un dono anche dentro al telefono. Io ti amo ma sono scema! Tagliami le spine nel cuore e ripiantami nel tuo giardino.E poi stamattina, la tua telefonata in negozio! Mio Dio questa poi non me l'aspettavo! Quando ho sentito la tua voce, inconfondibile, sono precipitata in un bagno di sudore. Avrei voluto urlare, dirti che ti amo...ma c'era il capo al mio fianco e mi sentivo imbarazzatissima. Le tue sorprese mi fanno andar via di testa. Tu mi stai facendo un incantesimo bellissimo.