Occhi di Dio

Voglio che tu sappia dei miei momenti da sola


E se dopo il 7 agosto non fossi più tornata a Lucca? Tu saresti il solito uomo solo o forse ti saresti trovato una ragazza, sicuramente più decisa di me. Io sarei con G., lui sarebbe con me. Mi sembra la soluzione meno dolorosa per tutti. Ora io soffro per quello che ho fatto, G. sta impazzendo di dolore per il vuoto che ho lasciato nella sua vita, tu vivi con l’angoscia di perdermi e la rabbia di sentirmi piangere per lui. Tu conosci parti del mio cuore che io ancora non ho visitato e io di me conosco solo l’amaro sapore delle lacrime. Ora sono smarrita, di nuovo perduta nel mio bosco, caduta tra le spine delle mie belle rose. Il mio amore: una rosa selvatica piena di spine, neppure a me è concesso toccarla, strapparla, odorarla.19 ottobre. Nella mia stanza velata da un’opaca luce, accasciata sulla scrivania piena di fogli scritti a metà, piango. Il pianto si fa sempre più forte, singhiozzo, il mio cuore urla. Mi inginocchio ai piedi del letto e soffoco le mie grida sul cuscino già intriso di lacrime. Imploro Dio di venirmi accanto. Sporgo il viso verso l’alto affinché Lui possa accarezzarmi. Non lo sento. Mi accarezzo da sola…le mie mani sono fredde come la morte. Non c’è nessuno. Tu mi chiami, avevo bisogno di te, della tua voce, delle tue parole d’amore ma dopo 1 minuto e 33 mi sbatti giù il telefono. Scoppio in un grido disperato. Non trattengo più il mio dolore. Sono sempre più sola. Cosa voglio? Cosa cerco? Non lo so. Sono nelle mani di Dio.