Occhi di Dio

Dire


Ci sono cose che non possiamo dirci ora? Parole troppo compromettenti? Sentimenti e dubbi inconfessabili? Forse potrebbe sembrare che ci siamo detto tutto ma non è così. Abbiamo parlato tanto all'inizio, i primi mesi. Io ti strappavo frasi, informazioni e scrutavo un mondo contorto, di emozioni, paure, scrupoli, sogni e desideri, un cuore pieno di sofferenza che si dibatteva in te come una cosa che doveva nascere, nascere e morire insieme. Era una parte di te che moriva, moriva per far vivere me dentro di te, me con te. Mi hai fatto rivivere, tu mi hai salvato la vita che dentro di me era spenta. Ho paura di perderti, ho paura di perdermi nei meandri delle nostre menti cos' complicate perché sensibili, perché abbiamo vissuto a lungo dentro i nostri giardini, chiusi nelle cancellate erette dall'incomprensione delle persone che ci circondavano. Siamo complicati e a volte penso che parlare, condividere di più le nostre emozioni, i nostri pensieri possa aiutarci a comprenderci meglio ed evitare a ritirarci entro cancelli che escludono l'altro. Ma forse ci sono parole che non vogliamo dire perché è meglio non dirle... già. abbiamo sperimentato quanto confessare tutto possa farci male. Certo è triste diventare sempre più soli anche se oramai viviamo insieme. Bisognerà accontentarci di sapere che fuori dal giardino, dietro i cancelli c'è qualcuno che c'aspetta, qualcuno che non è distratto. Io o te che con apprensione e tenerezza aspettiamo che l'altro nasca, muoia e rinasca... ogni giorno. Io sono qui, per te. In silenzio, impotente, aspetto, aspetto che tu esca da me.