I Traveling Wilburys sono stati un
supergruppo musicale attivo alla fine degli
anni ottanta. Era composto da esponenti di spicco del panorama
rock:
Bob Dylan,
George Harrison,
Tom Petty,
Jeff Lynne e
Roy Orbison. Il risultato di questa collaborazione tra affermate superstar della musica pop - reduci da decenni di successi in attività singola o di gruppo - segnò un gioioso momento artistico in grado di produrre una musica fresca, arricchita dagli umori dei quali ciascun componente del gruppo era apportatore. Tuttavia qualche critico non mancò di ironizzare accennando all'impresa di dinosauri del rock diretti in
studio di registrazione come ad una gita premio. La band è stata inserita nel
2007 nella
Vocal Group Hall of Fame. L'idea di formare il gruppo sorse nel
1988 durante le sessioni di registrazione del brano che doveva servire da lato B per un disco singolo di Harrison (This is Love). Le sedute avvennero al Santa Monica California Studio di Bob Dylan e il risultato fu la registrazione di una canzone -
Handle with Care - che apparve subito troppo buona per essere limitata come riempitivo per un 45 giri. Il nome del gruppo è in realtà uno scherzo. Infatti "Wilburys" fu un termine slang utilizzato per primo da Harrison nel corso del registrazione di Cloud Nine con Jeff Lynne. Harrison, riferendosi agli errori di registrazione indotti da alcune attrezzature difettose, scherzosamente si rivolse a Lynn con "We'll bury 'em in the mix." (tradotto in "Li seppelliremo in fase di missaggio"). In seguito usarono il termine per qualsiasi piccolo errore nelle prestazioni e ancora quando il supergruppo si ritrovava. Harrison suggerì come nome del gruppo "The Trembling Wilburys", mentre Lynne suggerì "Travelling" e fu così che si optò per il nome "Travelling Wilburys" che trovò d'accordo i membri. La formazione del gruppo ebbe una genesi strana perché, all'inizio, Tom Petty non era incluso; fu Harrison che, recandosi da Dylan per registrare, dovette passare da Petty a recuperare una sua chitarra dimenticata lì e in tale occasione gli propose di unirsi alla combriccola per una suonata. Da qui alla decisione a cui giunsero i cinque futuri Wilburys di dare vita ad un album collettivo e alla formazione di una estemporanea band, il passo fu assai breve. Scritte da tutti i componenti il gruppo, le canzoni del primo album dei Traveling Wilburys (che portava il titolo di
Traveling Wilburys Vol. 1) furono registrate a tempo di record (Dylan, ad esempio, sarebbe dovuto partire da lì a poco per uno dei suoi interminabili tour in giro per il mondo). Messo in commercio nell'ottobre dell'
'88 (a novembre in
Italia), il disco stupì (in un certo senso spiazzandolo) gran parte del pubblico appassionato di musica rock (in particolare i fan personali di ciascun componente il gruppo). La mancanza di un vero e proprio lancio pubblicitario, oltre che l'inedito nome del gruppo, alimentò facilmente il piccolo mistero di chi fosse a celarsi sotto le mentite spoglie dei fratelli Wilburys (peraltro facilmente riconoscibili nonostante i vistosi occhiali scuri che indossavano per la foto di copertina), figli di tale Charles Truscott Wilbury Sr.. Questo fatto non impedì al disco di scalare le classifiche di vendita (e di gradimento, tanto da essere inserito fra i 100 migliori album di sempre dalla rivista specializzata Rolling Stone). A rattristare gli animi - e a condizionare evidentemente anche un possibile sviluppo futuro del gruppo - giunse poche settimane dopo la pubblicazione dell'album (il
7 dicembre) la notizia dell'improvvisa morte di uno dei componenti il gruppo, Roy Orbison. Due anni dopo, nell'ottobre
1990, il gruppo tornò tuttavia a farsi vivo - ancora una volta a sorpresa - pubblicando un nuovo album, intitolato ironicamente
Traveling Wilburys Vol. 3. Un possibile Vol. 2 non fu mai immesso sul mercato discografico eccetto che - come accadde poi per il vol. 4 - in versione bootleg, quindi non ufficiale.