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Perché sono tanti coloro che ambiscono a deformare e travisare deliberatamente l’ideologia di Che Guevara, che nella sua giovane vita infranta a 39 anni è stato indubbiamente una meteora?!? Perché si gusta la smania di screditare qualcuno che in quei difficilissimi anni, ebbe una forza mentale notevole nell’intento di ricostruire uno Stato? Un pensiero questo, che ha molto dell’odierno. O mi sbaglio? Non m’impegno a raccontare le peripezie di un così eminente uomo, non potrei in tale contesto, e poi, un po’ tutti le conosciamo, e sappiamo che in soli dieci anni fu un tenace guerrigliero, dirigente economico, diplomatico, attivista e combattente antimperialista in Africa e in America Latina. Innalzò e modificò il suo pensiero teorico partendo dalla pratica rivoluzionaria e non dai libri, che non aveva avuto il tempo di esaminare malgrado la sua sete e l’inestinguibile ed implacabile curiosità intellettuale. Guevara era internazionalista e poteva concepire soltanto una lotta mondiale contro il sistema capitalistico. Era un artefice dello stato cubano, ma prediligeva il ruolo di combattente internazionale per il socialismo. "Le idee si devono combattere con altre idee e devono essere libere". QUESTO E’ ANCHE IL MIO PENSIERO…. Il suo pensiero, COME IL MIO, si basava sulla speranza di promuovere la lotta di classe dappertutto, e di costruire mondialmente il socialismo, invece lui fu combattuto come "trotskista". No! Non era assolutamente un terrorista!!! Ha lottato per l’uomo e per tutto ciò che oggi si chiama "chimera". Il coraggio e la decisione rivoluzionaria del "CHE" molte volte si convertiva perfino nel disprezzo del pericolo e in una sfida alla morte. Egli si era formato nell’amore per il prossimo, nella dedizione ai poveri ed in questo senso sfuggiva all’inettitudine e alla mediocrità piccolo-borghese con un atteggiamento che appariva speciale e aristocratico, o anche romantico ma che preannunciava l’Uomo Nuovo che si sforzava di far nascere attraverso la rivoluzione. Il "Che" ha compiuto senza dubbio un lavoro di ricerca e di analisi sull’ accrescimento della Coscienza. Era necessario creare l’uomo nuovo, mobilitare le masse, erudire la gente all'interno del sistema. Era importante che gli uomini apprendessero ogni giorno più coscienza sulla necessità e urgenza della propria integrazione nella società . La strada era lunga e appesantita da temibili difficoltà. A volte, IO DICO, per aver smarrito la strada si deve battere in ritirata, retrocedere, altre volte procedendo troppo in fretta, ci separiamo dalle masse in alcuni casi, per troppa remissività, sentiamo lo sbuffo di coloro che ci pestano i piedi. E la storia si ripete!!! Oggi l’uomo si mostra più completo ma non ha comunque la facoltà di manifestarsi e farsi ascoltare; a mio avviso, non ha ancora infranto le catene dell’alienazione, il che equivale alla sua non completa rivelazione come Creatura Umana. Elena Maria Dominici Ingrosso
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