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Rivoluzione foto: basta con la messa a fuoco


 
Il produttore californiano Lytro ha lanciato la sua Light Field camera: si scatta e si decide dopo cosa mettere a fuoco. Lytro ha lanciato la prima Light Field Camera, una particolare fotocamera che permette di mettere a fuoco un'immagine dopo aver scattato la foto. In pratica la macchina cattura tutto lo spettro di luce visibile dell’immagine permettendo di modificare la profondità di campo e il punto di fuoco in fase di post produzione (alcuni esempi si trovano a questo link sul sito di Lytro: http://www.lytro.com/living-pictures). Si inquadra, si scatta anche "a caso” e solo successivamente si sceglie cosa mettere a fuoco e dove mettere il piano di fuoco. La Lytro Camera di listino costerà 399 dollari nella versione da 8 GB e 499 dollari nella versione da 16 GB. Anche esteticamente è davvero diversa dalle fotocamere a cui siamo abituati: è un piccolo parallelepipedo in alluminio con l’ottica da un lato, il display dall’altro e il tasto di scatto su una piccola ghiera in gomma per il grip. La Lytro Camera non ha un sensore CMOS o CCD, ma ha un Light Field Sensor da 11 Megarays (il numero di raggi di luce che riesce a catturare) che produce un file in formato LFP (Light field picture file) da elaborare successivamente con il software in dotazione. L’ottica, uno zoom ottico da 8x, è una lente f/2 fissa e non esiste sistema di messa a fuoco: lo scatto è istantaneo. Basta toccare lo schermo per bloccare l’esposizione, se serve, e scattare: si produce un’immagine immediata senza il minimo ritardo che hanno tutte le fotocamere dovuto appunto alla messa a fuoco. La Lytro Camera non ha slot di memoria, e sulla versione da 8 GB ci stanno “solo” 350 foto mentre su quella da 16 GB circa 750.