Elettrostimolo

Nero che gocciola.

quanto mi piace quel gocciolare.

Mi piace molto l'essenzialità con cui dipingi questa sophie. Sembra che con le parole, spoglie e taglienti, tu apra chirurgicamente una piccola finestra sulla sua cruda intimità. Eppure, osservandola attentamente, ci si rende conto che quella finestra viene rivoltata, diventando uno specchio sulla propria personale vertigine.

ogni cosa scritta è banalmente autoreferenziale.Purtroppo non scappo dalla vertigine.

credo sia difficile esimersi dall'autoreferenzialità, Signora. Dopotutto la percezione del mondo stessa, si basa su crude sensazioni, che coprono un ampio panorama che va dal'estasi al vuoto più totale. E, nel cercare di descrivere il mondo, un mondo, o anche solo una situazione, non possiamo assolutamente non fare i conti con quella percezione, con quelle emozioni, per riuscirvi. Per questo il "banalmente" non serve. e aggiungo, in merito alla vertigine, che sono convinto che sia sicuramente meglio avere gl'occhi per affrontarla, guardando il vuoto dall'instabile balaustra dell'anima, piuttosto che bendarsi gl'occhi e convincersi che non esista. le auguro una splendida giornata.

E io il suo augurio me lo prendo davvero tutto.Grazie,mi ha fatto quasi uscire dal mio menefreghismo.Io la bacio.

fa un pò Genet.

lei trova?

a me mi fa Genet, poi ad altri può fare Radiguet.

lo sa che da oggi è il mio mentore.

perche non riesco a seguirvi? :-)))

prova dall'inizio