Luce rossa

Violenze razziste e xenofobe in Italia


Violenza razzista e xenofoba in Italia. Human Rights Watch è un'organizzazione  internazionale  non governativa  che si occupa della difesa dei diritti umani. La sua sede principale è a New York.Produce ricerche e studi sulle violazioni delle norme internazionali sui diritti umani  così   come sono state definite dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo .Lo scopo di Human Rights Watch  è porre all'attenzione della comunità internazionale gli abusi che avvengono. Le ricerche sono mirate alla scoperta di situazioni che possano generare preoccupazione e attenzione nelle comunità locali e internazionali,  avvalendosi del supporto mediatico per p denunciare le varie forme di ingiustizia. I problemi che l’organizzazione  solleva spaziano dai vari tipi di discriminazione (religiosa, razziale, politica) all'utilizzo della tortura, passando per il fenomeno dei bambini-soldato, per la corruzione politica e per gli abusi che avvengono nelle procedure di giustizia penale .Vengono anche documentate e riportate le violazioni delle leggi di guerra e delle leggi umanitarie internazionali nelle situazioni belliche.Ora in un rapporto di 81 pagine dal titolo “L’intolleranza quotidiana:la violenza razzista e xenofoba in Italia” Human Rights Watch,ha denunciato il governo di Silvio Berlusconi.Secondo l’Organizzazione l’Italia è un paese razzista: “Il governo di Silvio Berlusconi, con l’appoggio della Lega Nord, non stia prendendo le contromisure giuste per combattere il fenomeno del razzismo e prevenire, o in second’ordine, punire le violenze di matrice xenofoba.Il rapporto è frutto di un anno di lavoro,con interviste a funzionari di governo magistrati  e a vittime delle violenze razziste.L’obbiettivo  era quello di documentare i casi  e vedere la risposta del governo  a questi atti di violenza.Dal rapporto emerge come siano gravi le”mancanze dello stato italiano nel prendere misure efficaci contro i crimini imputabili a odio discriminatorio. Sono rari i casi in cui l’aggravante razzista, continua il rapporto, venga contestata nelle azioni penali per violenze, e le autorita’ italiane tendono a sminuire la portata del problema e non condannano con la necessaria forza gli attacchi”. Secondo Judith Sunderland,referente  dell’Ong per l’Europa occidentale ,”Il Governo italiano vuole far credere che la violenza razzista non accada quasi mai.Ma se sei un italiano appartenente a una minoranza etnica o Rom o un migrante, la verità è che essa è fin troppo comune. Riconoscere la portata del problema è una condizione necessaria per farvi fronte.Molte persone, soprattutto immigrati privi di documenti e Rom, hanno semplicemente troppa paura di andare alla polizia.Il governo deve fare molto di più per incoraggiare la segnalazione dei reati e ricostruire la fiducia tra queste comunità particolarmente vulnerabili”.Il  rapporto contiene anche consigli al governo italiano per rispondere alla violenza xenofoba.Eccoli.La violenza  xenofoba va condannata fino al più alto livello, con coerenza, continuità e forza. - Il diritto penale va riformato per assicurare che la circostanza aggravante della motivazione razziale possa essere contestata anche in presenza di motivazioni miste, e per espandere l’elenco delle caratteristiche protette ai fini di includere, come minimo, l’orientamento sessuale e l’identità di genere. - Va reso obbligatoria la formazione del personale delle forze dell’ordine e i pubblici ministeri per individuare, investigare e perseguire penalmente i crimini motivati, in tutto o in parte, da pregiudizi razziali, etnici, o xenofobi. - Statistiche esaustive sui crimini motivati dall’odio discriminatorio vanno raccolte e pubblicate periodicamente.- Condannare fino al più alto livello, e con coerenza, continuità e forza, la violenza razzista e xenofoba. - Riformare il Codice penale con l’integrazione nell’ articolo 61 della circostanza aggravante della motivazione dell’odio discriminatorio.- - Rendere obbligatoria la formazione per i pubblici ministeri, sulla pertinente legislazione nazionale, in particolare sulla circostanza aggravante della motivazione razziale. - Rafforzare l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) per assicurarne la capacità di estendere a livello nazionale la propria visibilità e lavoro, in particolare quello sulla violenza razzista e xenofoba.E ora vediamo alcune dichiarazioni presenti nel rapporto.- Silvio Berlusconi: “una riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali.” - ”Il Presidente del consiglio di ministri Berlusconi notoriamente ha affermato nel 2009 che l’Italia non deve diventare un paese multietnico.” - “Berlusconi arriva sullo scenario nel 1994 e trasforma la questione dell’immigrazione in una materia elettorale…E si inizia a enfatizzare i delitti compiuti da immigrati” ( Jean Leonard Touadi, primo deputato nero del parlamento italiano) - ”La sinistra politica in Italia, che ha subito perdite significative nelle elezioni del 2008, non è stata in grado o non ha voluto contrastare efficacemente questa tendenza, e in alcuni casi esponenti politici di sinistra hanno abbracciato il paradigma della sicurezza, nel tentativo di riconquistare il sostegno popolare.” - “Il Parlamento ha adottato la legge 94/2009, nota come ‘Pacchetto sicurezza,’ nel luglio 2009. Se prima i migranti sono stati dipinti regolarmente come autori di reati, il Codice penale è stato riformato per rendere un crimine il mero essere un immigrato irregolare; ora l’entrata nel Paese senza documenti e il soggiorno senza permesso sono reati punibili in Italia con una multa fino a € 10.000.” - “Migranti privi di documenti potevano essere soggetti a pene detentive fino a un terzo più lunghe rispetto ai cittadini e ai residenti legali condannati per lo stesso reato. La Corte Costituzionale ha dichiarato nel luglio 2010 che tale disposizione violava il principio costituzionale di uguaglianza davanti alla legge, portando alla sua immediata cancellazione.” - “Nel maggio del 2009, il Governo italiano ha iniziato unilateralmente a intercettare barconi in alto mare e a restituirli sommariamente alla Libia, senza alcuna scrematura per identificare i rifugiati, i malati o i feriti, le donne incinte, i bambini non accompagnati, le vittime di tratta, o le altre persone che necessitano di assistenza, in violazione del diritto internazionale dei diritti umani e dei rifugiati.” - “Il Ministero dell’Interno non pubblica i dati sui crimini motivati dall’odio discriminatorio, anche se ha una politica di mettere a disposizione statistiche su richiesta.” - “Il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Silvio Berlusconi possiede la più grande azienda televisiva privata, Mediaset, e come primo ministro, esercita una considerevole influenza editoriale sui tre canali della televisione pubblica RAI. L’Italia è stato l’unico paese “occidentale”, oltre alla Turchia, a essere classificata da Freedom House come ‘parzialmente libero’ nell’indice della libertà di stampa del 2010, e nel rapporto sulla libertà di stampa di Reporters sans frontières (Corrispondenti senza frontiere) del 2010, quella dell’Italia è stata classificata tra le peggiori situazioni nell’Unione europea, in gran parte a causa delle preoccupazioni per la concentrazione della proprietà dei media e l’interferenza degli esponenti politici sui media. Osservatori dei media e politologi sostengono che questo monopolio influenza la natura e la quantità di copertura mediatica dedicata alla criminalità e il suo collegamento all’immigrazione, in particolare nei periodi di campagne elettorali.”I funzionari eletti dal partito della Lega Nord nella coalizione di governo possono vantarealcuni dei commenti più eclatanti. Il fondatore e leader del partito Umberto Bossi (che èanche ministro per le riforme nel governo Berlusconi) sembrava tollerare la violenza contro icampi rom di Ponticelli nel maggio 2008, quando dice: “Se lo Stato non fa il suo dovere lo fala gente, la gente dopo un po’ si rompe le scatole.”234 Il senatore della Lega Nord RobertoCalderoli ha detto in un'intervista televisiva nel 2008, che “è evidente che ci sono delleetnie che hanno più propensione a lavorare ed altre a delinquere. Non dipende dal Dna ma èuna predisposizione.”235Nel corso di un'audizione al Senato italiano nel settembre 2008, meno di una settimanadopo che sei cittadini africani erano stati freddati in una sparatoria della malavita diCastelvolturno, una città vicino a Napoli, il Ministro dell’Interno Roberto Maroni hacaratterizzato le uccisioni come la riaffermazione del controllo territoriale da parte italianadella criminalità organizzata locale contro i criminali stranieri.