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Post n°134 pubblicato il 20 Settembre 2012 da alfredo.decclesia
Grazie a un movimento ben organizzato e cazzuto sotto ogni punto di vista,il governo Monti e i suoi ministri Clini e Passera,si sta mettendo contro un intera popolazione,quella pugliese,compresi tutti i suoi rappresentanti istituzionali . Già trivellare nel Mediterraneo è follia ,miriade di studi e di ricerche venuti fuori ,quando si prospettavano le trivellazioni della BP al largo delle coste libiche,ma la follia più grande contro ogni logica e idea di presente e futuro,è quella che pur di raccogliere qualche settimana di energia,sotto forma di bitume,perché la qualità del greggio è così scadente,che più di quello non si può fare, si vuole mettere a rischio un economia legata al' turismo,all'ambiente,all'agroalimentare,al cibo e tutto questo per favorire delle multinazionali che niente hanno a che vedere con il benessere dei nostri territori. Ma in Puglia si stanno preparando le barricate. La prima a rispondere alle sollecitazioni del movimento no triv è stata la regione Puglia ,che con un ordine del giorno chiaro ha dato mandato al Presidente della Regione, l'Assessore all'Ambiente e la Giunta regionale ad opporsi con ogni atto necessario alle decisioni del governo nazionale che autorizzano prospezioni nel sottosuolo marino e consentono qualsiasi attività di sfruttamento del mare e di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi in Adriatico e nello Ionio. Riporto l'intero comunicato in quanto è un documento molto importante per far capire l'aria che si respira in Puglia
"Salvaguardia delle acque antistanti le coste pugliesi e italiane dall'estrazione di idrocarburi in mare
Il Consiglio regionale pugliese
premesso che
atteso che
considerato che
visto
preso atto che
IMPEGNA
Il Presidente della Regione, l'Assessore all'Ambiente e la Giunta regionale ad opporsi con ogni atto necessario alle decisioni del governo nazionale che autorizzano prospezioni nel sottosuolo marino e consentono qualsiasi attività di sfruttamento del mare e di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi in Adriatico e nello Ionio."
Nonostante i tentativi di dialogo cercati dal Presidente Vendola e gli incontri che ha cercato di organizzare con il movimento no triv,la risposta dei rappresentanti del governo è stata sempre rigida e con nessuna voglia di prendere nella giusta considerazione le giuste analisi poste dal movimento. Ma la novità e che oltre alla Regione Puglia tutte le Regioni italiane ,grazie all'iniziativa presa dal Presidente del consiglio regionale pugliese Onofrio Introna,si schierano compatte contro le trivellazioni nell'Adriatico e nello Ionio. Ma vediamola integralmente questa nota dello staff del Presidente del consiglio regionale pugliese; "Agenzia nr. 4850 del 20/09/2012 » Presidente del Consiglio
Tutti i Consigli regionali contro le trivelle: odg dei presidenti a Roma
La battaglia della Puglia contro le trivelle in mare vede ora alleate tutte le venti Regioni. Già ad agosto, il Veneto aveva adottato una proposta di legge alle Camere per il divieto dello sfruttamento del mare a scopi petroliferi. L'iniziativa legislativa segue...il modello di quella avanzata dal Consiglio regionale pugliese all'unanimità fin dal luglio 2011, con la richiesta al Parlamento di approvare una legge nazionale no petrolio. Oggi, la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome ha adottato un ordine del giorno "secco e preciso sul bersaglio", rende noto "con soddisfazione" il presidente del Consiglio pugliese, Onofrio Introna, alla cui iniziativa si deve il documento unanime dell'organismo che riunisce i vertici di tutti i parlamenti regionali. Condiviso nella plenaria della Conferenza, a Roma, l'odg "impegna i presidenti, le Giunte regionali e gli assessori all'ambiente ad opporsi con ogni atto necessario alle decisioni del governo nazionale che autorizzano prospezioni nel sottosuolo marino e consentano qualsiasi attività di sfruttamento del mare e di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi in Adriatico e nello Ionio". I presidenti dei Consigli convengono inoltre "sull'organizzazione di una Conferenza di tutte Regioni adriatiche e ioniche, italiane e non, da tenersi a Venezia l' 8 e 9 novembre, con la partecipazione, già confermata, del ministro per l'ambiente Corrado Clini". "L'obiettivo è il divieto assoluto di perforare i nostri mari - ricorda Introna - per metterli in sicurezza da ogni rischio di inquinamento, che sarebbe fatale per un'economia fiorente come quella turistica e marinara''. Veneto e Puglia inviato proposte di legge al Parlamento, l'Abruzzo seguirà presto l'esempio. " L'Adriatico è poco più di uno stagno, il Mediterraneo poco più di un lago - osserva il presidente del Consiglio regionale pugliese - non voglio nemmeno pensare a un disastro ambientale come quello del Golfo del Messico, che ridurrebbe milioni di europei in condizioni invivibili. E vogliamo estendere le norme che vietano ricerche e prelievo di idrocarburi nei mari a tutte le regioni che si affacciano sull'Adriatico, sullo Ionio, su tutte le acque del Mediterraneo europee. Per questo, inviteremo a Venezia, l'8 e il 9 novembre, delegazioni di Paesi adriatici: Croazia, Montenegro, Albania, Grecia''. Nella parte narrativa che anticipa il dispositivo con le indicazioni "operative", l'ordine del giorno della Conferenza dei presidenti fa proprie e rafforza oggettivamente tutte le considerazioni sostenute dalle componenti istituzionali, politiche e sociali della Puglia e portate avanti dal Consiglio regionale, con il concorso senza distinzioni di tutte le forze politiche e delle associazioni che si riconoscono in un ampio movimento ambientalista contro il petrolio e per il mare pulito ". Intanto in attesa delle decisioni del Governo,che a quanto pare non vuole sentire ragioni di nessun tipo,il Ministro Clini tempo fa ha dichiarato"Non sempre vince chi strilla di più"Mentre Monti e Passera si commuovono quando sentono parlare di multinazionali... comunque in attesa delle decisioni del Governo il movimento no triv ben coadiuvato da Raffaele Viglilante ha organizzato una grande manifestazione nazionale a Manfredonia,per dire basta a questa follia delle trivellazioni nell'Adriatico. Sperando che sia l'ultima volta dove si ascoltino follie del genere.
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