elio ciccarelli

La scatola delle lettere Capitolo 1


PROLOGO Ancora un trasloco. Non ne posso più. Sarà il centesimo della mia vita. Ancora su e giù, ancora dauna parte all’altra, ancora avanti e indietro.Sembra che non abbia fatto altro nella mia vita che traslocare. Da Palermo a Rovereto, da Roveretoa Barcellona, da Barcellona a Treviso, da Treviso a … Sono anni che giro per il mondo senzariuscire a fermarmi definitivamente da nessuna parte. E sì che lo sapevo che sarebbe stato questo ilmio destino. Ma non pensavo che sarebbe stata la regola.Tre figli e tutti e tre nati in posti diversi. Una moglie di un’altra città ancora e io che sono l’unicopalermitano di nascita.Tra un paio di giorni di nuovo “Tutti in carrozza! Si parte!” . E si ricomincia ancora una volta dazero. Altro che mettere radici, altro che conoscere a memoria la strada di casa. Mi toccheràcambiare ancora abitudini, trovare nuovi amici, mangiare cibi diversi, imparare un nuovo dialetto…Ma chi ha viaggiato tanto quanto me? Ulisse? Enea? Le hostess dell’Alitalia? Ma Ulisse alla fine aItaca riesce a tornarci, Enea si ferma nel Lazio, le hostess hanno una casa dove rifugiarsi quandonon sono in servizio…. e io? Io trasloco. Lascio tutto e trasloco. Muoio e rinasco, faccio tappa eproseguo, cambio ogni volta accampamento, chiudo a chiave una casa non mia e vado ad aprire leporte di un’altra che sarà di un altro. Trasloco.Per stasera non voglio pensarci. Sono troppo stanco. Da domani inizierò a mettere in ordine, asvuotare i cassetti, ad imballare, a staccare i quadri dai muri, a scegliere cosa portarmi dietro e cosalasciare qui per sempre, in eredità a chi verrà dopo di me e magari ci resterà più a lungo.Domani. Sì, comincio domani.   PRIMO MOVIMENTO “ Toti, svegliati. Il caffè è pronto e sono già le nove. ““ Le nove? Accidenti ! Con tutto quello che c’è da fare… Meno male che è Domenica. Ma nonpotevi svegliarmi prima?”“ Volevo farlo ma hai dormito così male… ti sei messo pure a parlare nel sonno. ““ Parlavo? E che dicevo? ”“ Boh! Non si capiva proprio. Sembrava dialetto siciliano. Oppure chissà cosa… non saprei.”“ Non ricordo proprio ma effettivamente non ho dormito granchè bene e ora mi sento distrutto, conle ossa rotte. Non riuscivo a prendere sonno. Forse perché pensavo a come organizzarci perraccogliere tutta le nostre cose. Tu come vorresti procedere? ““ Io direi: tu pensi al tuo studio, io alla camera da letto e i ragazzi penseranno ognuno alla propriacamera.”“ Ottimo. Ma… al salotto chi ci pensa? E allo sgabuzzino? E alla stanza da pranzo? E …..” “ Siamo alle solite. Non mettere troppa carne sul fuoco. Cominciamo intanto e poi si vedrà.”“ Non sono molto convinto però è anche vero che da qualche parte dobbiamo pur cominciare.Francesco ! Maria! Emanuele! Forza ! Al lavoro! Ognuno nella propria stanza a mettere in ordine e,per favore, evitate di portarvi appresso il superfluo! “.    TUTTI IN MOVIMENTO I dischi. Innanzi tutto i miei LP. Belli, in vinile, datati, graffiati…. me li porterei dovunque. Certo,questa sarebbe l’occasione buona per metterli in ordine alfabetico ma come faccio? Proprioadesso… ci vuole troppo tempo. Vediamo un pò…... Mike Oldfield, Ten Years After, SavoyBrown, John Mayall..“ Papà !”“ Dimmi, Emanuele”“ Papà, non so perchè sia qui nella mia stanza ma c’è una scatola impolverata che deve essere tua..”“ Una scatola? E che c’è dentro?”“Ci sono fotografie e lettere…. Indirizzate a te da un tale…. un certo E.C. ““Ah! Sì. Portamela qui. Fammici dare una guardata”Accidenti! E’ la scatola delle lettere del mio vecchio compagno di scuola… L’avevo messa sopra lalibreria nell’ultimo trasloco perché non avevo più spazio nel mio studio. Saranno passati quasi diecianni. Mamma mia quanta polvere! Fammi un po’ vedere….