le labbra del tempo - attimi di emozioni che la parola coglie
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elisabeta109: aspra ho deciso

 Aspra ho deciso, dentro il mio desertonessuno può  convivermimi attendonotorture meditate affannati respiridi  claustrale solitudine tra mura di implacabilimalie.E le mie ore, le sorelle mie ore in processione sciupano preghieredentro il giallo chiostro di soleriservato senza fiato di ventonel convento che invento alle mie sere.
 

Elisabeta 108: Il trionfo della morte

 Nell'improvviso spegnersi del solein caligini oscureil gelo ci sorprenderàrubandoci la vitae tutto intorno a noisarà rovine e pianti-Madre sei arrivata nel tuo risvegliola giusta nostra punizione-Abbiamo avvelenato i pozziscambiando l'acqua con il danaroabbiamo ucciso i fratellilasciandoli alla loro fameabbiamo mentito semprefacendo della nostra animaun deserto.Ora sei arrivata tued è il giusto trionfodella morte.
 

Elisabeta 107: il silenzio delle carezze

 Rimbomba il silenzionegli attimi stanchi delmio taciturno giorno.Ascolto la voce di un amoreche nasce,che mi  inventa un futuro,creando asimmetriche circonferenzesulla carta spiegazzatadella mia vita.Dovrei farla tacere.Ma è il rumore ossessivodelle tue carezzea essermi  canto di sirene.
 

Elisabeta 106: mi piace Federico Bebber

 Mi piacciono le creazioni  di Federico Bebber, mi piace quel dolore scomposto e senza paceche urla tra nebbie, orridi ghigni, gesti febbrili.Sono affascinata dai suoi occhi dalle pupille nere assenti, vuote, dove si riflette l'orrore senza fine di un'anima perduta, dai capelli di donne trascinate via dall'acqua  di pozzi senza fondo, capelli che si fanno…
 

Elisabeta 104: il volo delle parole

 Le parole  cantano, volano,amano  hanno il potere di mille tempestee l'astuzia di cento volpiti fanno innamorare le parolecome  vento di carezze appassionatecome l'odore di giunchiglie a primavera.Le parole sono armi pronte a feriresi può morire per una preghiera o un insulto fioriti sulle labbra di un amante.
 

Arrivederci a presto

 Amici, metto il blog in pausa per un po'.Devo studiare, quindi sospendo la scrittura ma non le visite alle vostre web-case. Bacini a tutti 
 

Elisabeta 103: non amo le sorprese

 Viene la sera appesa a un cielo  afosola sera è attesa del buio, dell'amato silenzio.Anche la sera tace, si arresta il respirosull'orlo vellutato di un sogno di cristallo.Cade lo specchio in frammenti di pensierila notte avanza, m'avvolgo nel suo buio.penso agli anni che mi cadranno addossorotolandotemo la vita, non amo le sorprese.
 

Elisabeta 102: amo il mare e l'antica poesia giapponese in metrica

 Fiorire d'onda (renga di tanka)fiorire d'ondanell'avvolgersi inquietabianco nel verdedi profumati abissidivina messaggeracrine divinod'afrodite reginaamore e vantot'increspi nella seranel bianco della luna
 

Elisabeta 101: la lampada di Aladino

 Vorrei tornare bambina anche solo per un'oraquando inseguivo sogni al caldo del mio solee i pensieri erano ponti di arcobaleni tra i miei giorni.Nei fili d'erba scoprivo meravigliein un fiore odoravo profumi di terre lontane che erano là oltre l'orizzonte  dove le creste dei pini si alzavano come soldati.Ma Aladino è morto insieme alla sua…
 

Elisabeta 100: il bianco silenzio degli angeli

 Sono muti oggi gli angelistanno rintanati nel pozzo del mondocon le ali bagnate pesanti da portarsi appressoe le labbra cucite con bianco filo di seta.Qualcuno li ha fatti prigionierimuti ostaggi della terra.Ma domani loro torneranno liberi, hanno decisol'Inferno è preferibile al silenzio perpetuoa  questa discarica di mondo.Risplenderanno nel rosso della fiammae voleranno alti con le…
 

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