FATTERELLI

Ci vorrebbe una fiaba...non la malattia.


Mia nonna Marianna mi raccontava spesso la storia di Giovanni senza Paura, ma ora non la ricordo più. Forse viveva in un grotta. E tutte le sere annaffiava le sue piantine di spezie, che poi è il peperoncino, che io la prima volta non so quando l'ho mangiato, forse in forma di crema di sardine sul pane, sarà stato ad una festa in una pista da ballo sul mare. Quel mare così idiogamico, sapete, da Idiogamia, dal greco Idios che significa particolare e gamein che significa sposare, è una parafilia come il feticismo. Come il feticista che può arrivare al piacere finale soltanto con donne o uomini che portano un determinato feticcio, o in casi estremi, solamente con il feticcio stesso, così il soggetto idiogamico può avere rapporti unicamente con una persona specifica. Non ha niente a che vedere con la fedeltà o la dedizione psicofisica alla persona amata ma è una sorta di limitazione invalidante di natura patologica che rende impossibile qualsiasi altro tipo di relazione sessuale. Di invalidante mi ricordo i ferri dentro le gambe di mio fratello dopo un incidente stradale, di invalidante mi ricordo la pagella della maestra che diceva -alterna periodi di attività a periodi di abulìa-, ma non è invalidante, è ricarica. Non è idiosincrasia. L'idiosincrasìa indica una suscettibilità particolare che distingue una persona che pratica erotismo valorizzando le zone erogene extra genitali, guardandosi allo specchio o fotografandosi. Lo specchio, che io da bambino l'ho usato per i miei giochi, chi non l'ha usato. Quanti giochi avete fatto, voi? Siete mai saliti d'estate di primo mattino a schiena nuda su alberi di fico e il suo latte che vi bruciava? E gli 'ndranghetisti che passavano dai vigneti...e i contadini che falsificavano gli operai per avere i contributi dall'Inps, erano gli anni '80, ma ogni periodo si ripete, erano anni in cui cresceva la mia musica, cresceva anche Sergio Cammariere che è di Crotone, quando alcuni di una radio locale annunciarono la bufala che era caduta l'unica colonna rimasta del Tempio di Hera Lacinia, sul promontorio di Capocolonna a Crotone, dove spesso ci arrivavano flotte di pellegrini verso la Madonna nera, icona bruciata ai tempi dovuti. Mia madre e mia nonna ci andavano, quando non erano malate, e mia nonna mi raccontava anche la sua prima notte di nozze, ma quella sarà un'altra storia, devo chiedere alle mie sorelle, che non ricordano anche loro la storia di Giovanni senza Paura...che non annaffiava il peperoncino.