FATTERELLI

Post N° 104


MENTRE UN CONTADINO VANGA LA TERRA, LUNGO LA PIANURA ROMAGNOLA, PRIMA DI DISCUTERCI DI SEMENTI, CARCIOFI, VIGNE, ORTAGGI E DI PLATONE E DI SOCRATE.La sua mano toccò un suo seno per accarezzarle il cuore, la mattina dopo aver rotto il vaso. Quella mattina lui si accorse di rileggere le lodi mattutine, incantato dai salmi e dal libro delle orazioni (era un tempo lontano quando li leggeva obbligato dal laico dittatore sig.Arpione dell'Opera La Pira durante le adunanze religiose travestite da opportunisti campi scuola in montagna o al mare -che gl'importava a lui, ci andava per sciare a ufo- e per di più gli dava un letto gratis e il cibo oleoso da spaccare negli stomaci futuri anticlericali), e lui la sera prima si accorse della libera scelta di rileggere la compieta, i vespri, e poi il giorno dopo le lodi; dopo che lei in uno scatto d'ira aveva scaraventato tutti i fogli per terra della scrivania e rotto un vaso rosso di matite e pennelli. Cosa avrebbe scritto sulla propria schiena? Lui infatti tremava piegato in due. Quella sera. Incredulo che una donna potesse reagire così alle di lui rivelazioni e paragoni facili, scappandosene in bagno al buio, rompendo tutto quello che ha davanti, come in un film. Lui tremava col respiro affannato e la bocca muta, aperta, col grido munchiano in un soffio strozzato, raccattando i cocci aveva freddo. Voleva dire, ma cosa? Perché aveva voluto scrivere sul corpo e darne un'immagine di felice e sincera nudità che Machiavelli gli aveva sempre insegnato a coprire? Sbagliava a domandarsi tutto ciò: le donne invece amano questo scoverchiare i coperchi del tuo passato. No, accettare le pentole con cui cuoci i tuoi desideri e confondi e unisci la tua vita da infante rinato e con quel metallo che ti copre, aiuta a digerire una frase sbagliata (quegli eventi raccontati a crudo le avevano fatto male, la sera prima). Ora restava un giudizio, una marchiatura su di lui? Lei forse si sentiva tradita, nel non aver potuto scegliere con quale peccatore stare! Ma lui lo seppe il giorno dopo. Quella sera non sapeva dove aveva sbagliato. Ora lei era impaurita, eppure lui non era stato un ubriacone, né un violentatore, né un uccisore, da bambino (14enne) confessandosi per la prima volta al vecchio parroco prima di ricevere la prima comunione (la ricevette appunto a quattordici anni, visto che s'era accorto che tutti ce l'avevano e lui no) gli disse di aver ucciso moralmente più persone, che figata inventarsi di trasgredire quel comandamento! E quando avrebbe avuto l'occasione per farlo? Sì, solo per il gusto di dirgli qualche peccato pesante al <confessati figliolo!>, quindi gli sembrava troppo bello inventarselo e non credeva di non averne fatti tanti se non quelli di far arrabbiare i genitori e fornicare (che avrebbe considerato anni dopo solo un disordine e non un peccato).Il mio cromosoma femminile o innamorato, capì la sua rabbia e ora abbraccia lui. Lui, che sono io, che parlo al passato. Svegliandomi in una luce rossa dalle tende colorate, in un letto col piumone bianco, la purezza si illumina di preghiere e speranze e, quel vaso rosso è messo in piedi senza colla, pronto per altre scenate. La sua mano mi cerca, mi annusa col muso come in cerca di funghi, <profumi di pecora buona, di torrente fresco, di liquirizia e cioccolato, di mela mangiucchiata, dell'ombra che mi rincorre e mi abbraccia> . Lei non si fida. Adesso ha ancora paura. Ma l'amore è anche questo. Al mattino, il silenzio. Perché l'amore è parlarne il pomeriggio dopo, a pancia piena. Scandalizzare, dopo aver rimuginato e confuso altre sensazioni nel pentolone, è lecito? Non era meglio far restare nell'ovatta le persone ingenue come me, dice adesso lei, e che non guardano la Tv, non drogata di informazioni? A me faresti mai del male? Eppure la sua rabbia e la paura si attenua se le dico che a 13 anni guardavo con i genitori in seconda serata sulle Tv locali la trasmissione trash di streaptease Colpo Grosso. Non confonde più nel pentolone il mio neoralismo pessimista di certi film provocatori che mi ha sempre affascinato. Maledizione alla mia mitomania di imitarli per vedere, capire, informare! Sarò un infante rinato, è vero. Ma l'amore è questo. Accettare che l'altro nel passato si sia confuso nella parte della città servita dalla Caritas.Diceva Alda Merini: <...sono crudele, lo so, ma il gergo dei poeti è questo, un lungo silenzio acceso dopo un lunghissimo bacio>. Il suo seno ora lo ausculto, come un medico attento al ringhiare di una pentola che è esplosa. E il pasto è lungo, nudo.