FATTERELLI

BUON NATALE


Sta arrivando Babbo Natale con un motore a 14 cilindri con 109.000 cavalli di potenza, equipaggio standard di 30 persone; la sua slitta è larga 52 metri alta 75 e lunga 397 metri. E' carica fino a 14 mila tonnellate. Il tragitto di questo container...ops...dicevo slitta...ehm...parte da Yentian in Cina, passa da Tanjung Pelepas, saluta da lontano Hong Kong poi dal Canale di Suez fino dentro il Mediterraneo per superare le colonne d'Ercole, considerando la loro semenza e fatti non furono a vivere come bruti ma a perseguir virtude e canoscenza, dallo stretto di Gibilterra fino a Londra. Un portacontainer di 1.886.000 addobbi natalizi, 40000 batterie ricaricabili, 334 cartoni da shakers per cocktail, 12.880 mp3, 9000 paia di scarpe da ginnastica, 2120 scatoloni da libri, 87.150 piastre per capelli, 742 cartoni di borsette, 22280 chili di thé vietnamita, 10 tonnellate di molluschi, 150 tonnellate di agnello neozelandese,138000 lattine di cibo per gatti. Il trionfo dei sottopagati cinesi. Se qualcosa va storto nella marineria inglese, bisogna rimandare il Natale a Londra. (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/31/santevecchi.shtml) I regali devono arrivare, e anche copiosi. Ma su ordinazione. Il sacco della spazzatura aspetta l'ennesimo camion di plastica portato in dote dalla poco aggiornata amica di famiglia, come pure la bambola di porcellana avvolta in pizzi sinistri. E poi dicono che i giocattoli di notte dormono. Quella, di sicuro, si sveglia nel buio per stritolare i poveri peluche. Pur di non discostarsi dall'indicazione-diktat del pargoletto, i genitori si sottopongono a code e baruffe nei negozi per aggiudicarsi videogioco e oggettistica, orsetti depressi. Anni fa le mamme e i papà assillavano gli amici in partenza per gli Stati Uniti per procurarsi i gadget introvabili in Italia, come la maschera capace di alterare la voce fino a renderla identica a Frankestein. Anni dopo arrivò il Tamagotchi, il lagnoso pulcino da accudire, alcuni genitori hanno tirato un sospiro di sollievo. Meglio lui del cane o gatto vero. Almeno non sporca, si dicevano. Poi si è scoperto che, morendo, il pulcino da polso faceva nascere sensi di colpa nel padroncino. Le velleità freak di genitori sessantottini negavano la Barbie -capitalista- alla figlia, oggi invece il giocattolo etnico comprato al centro sociale non viene neanche scartato. E quando Dragonball stregò i bambini delle medie? Le bambine alla stessa ora della serie tv si sintonizzavano sul decadente Beautiful, non lasciandosi per fortuna contagiare nel look. Dragonball seguiva lo stesso principio della telenovela: combattimenti senza fine, morto un eroe ne nasce un altro. Mi sembra di ricordare quella Real Fiction, cortometraggio apparso su questo blog e poi scomparso, che era un happening-improvvisazione-scherzo da recitare a mò di soap-opera, finale pre-Cogne. La compravendita scambio di carte da gioco della serie tv impegnò le paghette di intere scolaresche. Pare si ha notizia di una partita di Pokemon tarocchi, opera, pare di un AlCapone cinese. La dittatura del bambino investe l'adulto al momento di raggranellare le energie residue per i regali del coniuge e agli amici. Sciarpe per tutti, ma di colori diversi. Bagnoschiuma in serie, dal nipote al prozio. Suoceri terrorizzati temono l'ultimo libro di Bruno Vespa o di Umberto Eco. O de Il Signore degli Anelli o di Excalibur ormai icona di Destra.In TRATTATI DA RE, un bambino, distante dai libri ammuffiti della libreria dei genitori, gioca al trenino, la mamma e il papà indifferenti nella loro stanza vezzeggiano o dormono mentre un computer è acceso e indica le quotazioni di borsa. Il loro bimbo è in punizione, perché ha detto le parolacce, ma perché le ha dette? Ma è un viziato o un abbandonato? Gioca con degli aerei, gioca con le torri di costruzioni. Un calendario dice che siamo nell'11 settembre 2102. Anche questo corto è passato su queste pagine anticipando questo Natale. Perché è così che mi sento. Non mi sento di regalare niente. Ho regalato tanti dipinti, guerre patriottiche alla Gericault, ma la mia è una zattera di Delacroix che vedete qui sotto.Voglio vendere...vendere....se avessi un asino abile a farsi indurire a comando il membro lo affitterei alle feste e i matrimoni, se avessi l'apparecchiatura tomografia assiale computerizzata rubata all'Ospedale di S.Maria Pietosa degli Orfanelli ciechi la venderei a clinica privata, mi venderei il servizio di guida sportiva per aspiranti ndranghetisti; venderei, perché comprato per sbaglio, biglietto Erotic tours vacanza proibita a partire da 75 euro:Marocco, Algeria, Nigeria, Foce Sele, Zona Industriale (Sa), Scalo Stazione Centrale (Cz), Scuole materne parificate, Containers, Ospedali disabili e film dove si vede Topolino che caca...sì, lo venderei al migliore offerente. Se rubassi al batterista dei Pooh quel gong cinese lo venderei anche, ma ancora non mi hanno candidato al Parlamento Europeo. E quella mummia egiziana? Identica a quella che stava esposta ai musei vaticani fino a pochi giorni fà? La scambierei con telefonino funzionante. Il Mammuth trovato ai giardinetti dove si mettono le puttane lo scambierei col nano da giardino e venderei anche quello. Il presepe sexy e il quadro antico esposto nel Salone degli Affari, poi mi improvviserei mediatore di rinomata multinazionale per cercare persone non risultanti all'Anagrafe, e per ora non potrei spiegare perché su due piedi. Vasetto antico, identico a quello rubato al Gran Maestro Templare della loggia massonica, il maturo elefante indiano pulitissimo, educatissimo (che non barrisce dopo le ore 20), la piscina seminuova da 17 metri cubi con prezzo interessantissimo e consegna a domicilio...ecco lì accetterei solo liquidi. Chiederanno di Mosé. Potrei sgomberai cantine, solai, magazzini, capannoni, edifici, uffici, e anche la mente. Con preventivi gratis senza impegno. E voi vi sentite carichi come un muro? Non tenetevi tutto dentro. Sfogatevi al mio numero verde in sovrimpressione, sono il presidente dell’associazione amici scaricatori. Ma non vi regalerò niente. Come tutti. Auguri.