FATTERELLI

DIVAGAZIONI....MA POI MICA TANTO.


Bella Ciao...partigiano portami via... è meritevole ed emozionante cantarla, senza rimandi a spaccature storiche del paese, che quando si chiama in causa la buona educazione dei miei coglioni lo chiamiamo -paese- e mica si chiama più patria o nazione?... rimaniamo paese per sempre, insomma dicevo che i lettori del Secolo D'Italia non cantano più -siam camicie nere e le donne non ci vogliono più bene-  col pugnale in mezzo ai denti della X Flottiglia Mas né cantan più l'inno della Folgore. Una volta a ognuno il suo, dice Stefano Di Michele, cantavi Faccetta Nera o Bandiera Rossa. Oggi anche Vasco Rossi, è d'annunziano e nietschiano, gli 883 sono i Gandalf sotterfugi e subliminali, tanto che un deputato diessino quando era giovane segretario del Pci mise in casa il disco in vinile di nascosto di -Giovinezza-. Fino a che un giorno non vanno a trovarlo a casa, di sorpresa, alcuni compagni. Dalle scale sentono risuonare l'ardito primavera di bellezza e per Benito Mussolini eja eja alalà, e scatta il democratico allarme di invasione del condominio rosso i fascisti i fascisti! e il comunista fece in tempo a nascondere il pezzo di antiquariato. Gianfranco Fini tracciò il solco quando ai primi anni Novanta andò a fare un comizio e il locale federale, pensando di fare cosa gradita, accolse sul palco al suono di Sole che sorgi, libero e giocondo, tu non avrai nessuna cosa al mondo....maggior di Roma....  insomma Fini si girò di scatto, lo fulminò  con lo sguardo e scandì noi abbiamo cambiato musica, tu vedi di cambiare disco. E La Russa va pazzo per DeGregori, anche nella sua Cuoco di Salò dove il Francesco romano canta la parte dei vinti. E Vladimir Luxuria ama il destroide Battisti quando lo elegge al primo cantore del trasgenderismo? E' stato il primo a cantare -le anime non hanno sesso...-. E il diessino Marco Minniti che ora è vice ministro all'Interno, grande appassionato di aerei e di volo, non ha mai nascosto la sua grande ammirazione per Italo Balbo, che quando era vice ministro alla Difesa si sistemò proprio nell'ufficio che era di Balbo, e sul muro davanti alla sua scrivania ammirava scolpita la famosa citazione del gerarca fascista chi vola vale, chi vale e non vola è vile ma poi quando arrivò a Palazzo Chigi scelse come scrivania una che era appartenuta a Mussolini e che si trovava vagante lì dai tempi del ventennio. Veltroni ama Ezra Pound e l'Ubalda tutta nuda e tutta calda, e il verde Paolo Cento ama Evita Peròn perché un po' di sano populismo non manchi. E Guttuso? Getterà un ponte tra destra e sinistra verso una comune decisione? Spaccarli in testa a Marta Marzotto. Lo dice Luca Bottura. Vorrei cantare come Biagio Antonacci. Che Il Secolo d'Italia, -ecco l'Italia e non il paese- vorrebbe elogiarne il suono e nient'altro la nota primaverile che il Biagio stesso evoca in Bella Ciao. E io vorrei trombare come Flavio Cattaneo, l'ex direttore della Rai, che nell'accasarsi con Sabrina Ferilli getta un ponte tra destra e sinistra nel nome di un comune valore: la fica. Pensa se la fica finisse, com'è morto il comunismo?! Remo Remotti, quanto ti amo, barbone mio, quando gridi questa paura e quegli incubi di notte! Quante Venere di Milo abbattute e porno shop  e cinema hard in fallimento, sì, e cortei di preti e gay in festa insieme...se la fica finisse. Gli scatti fotografici che ci fa chi non ci cerca, o di chi ci cercherà quando non cercheremo noi la nostra lei o lui o loro, perché in fondo vogliamo solo essere ascoltati e apprezzati solo per quello che nascondiamo nel cuore e che l'altro ancora non ha scoperto, questa rabbia che coviamo in amore come nelle altre faccende della vita, beh, quegli scatti sono un ESEMPIO. Alla ricerca delle nostre scrivanie in laboratori di ricamo.