FATTERELLI

SPECULARE DI PESI LEGGERI


                                            ABBRACCI DA CLICCARELei massaggia artigiana il sonno di esili menti. Lei che soggioga cieli di velluto grigio ai suoi topinambur da rubare al sole (che io non sapevo cosa fossero se non giochi di prestigio per roditori). Lei che non comprende silenzi. E se le distanze di sicurezza che i legislatori hanno varato per i nostri cancelli possono sembrare nostri vizi: lei è lì che ama zuccherare o salare come l'appisolarsi di un bambino e la sua voglia irrequieta. Lei che abbandona ancestrali fantasie in rosse terre di carni, contratti legali cui non anela perché non ha patrimonio il suo stesso vizio o la sua nenia, perché è appunto nulla il papavero che trema come il confine oltre i cancelli; sono bozzoli da scoprire le sue parole, protettive, a volte infatti si sdraia sui campi per sentire le gocce della pioggia sul viso. Zenzero e fieno, l'involto di lei. Lei che massaggia quei silenzi soggiogati. Bene, dimentichiamo il suo miele e peperoncino, perché voglio parlare della sua videoarte anche quando fotografa. Durante la notte. Ossessioni da scrutare. Le sue pioggie. Le sue rabbie. I sabati delle famiglie perfette. Ironie antimaschiliste. Le sue performance. Le sue dissacrazioni di colpa. Le differenze dall'Oglio. Vorrei citarne ancora, come un buon recensore. Ma i precedenti 200 post sono acquasantiere di libertà, strade, privazioni, erbe, vino, sangue, vulva di dolore e felice dispensatrice di potenza, gocce da assaporare e far incuriosire. Non sono viltà le sue braccia, ma accoglienza. Non è inferno il suo nero, ma colore da scartare come i manifesti sui muri.
                                      Se scoprite cosa guarda quando si stende......