FATTERELLI

Post N° 242


Quando uno dice "ci ha pensato il sottoscritto" è segno che se il sottoscritto è uno come lui, bisogna che ce pensino l'artri. E' un po come la domanda esistenziale del giardiniere: mi piace di più il verde dell'erba o di più il selciato di ghiaia intorno? Non sarà l'allergia al rastrello? Ecco, è a ciò che si deve pensare quando si delega in democrazia le cose agli altri. La fiducia. L'infallibilità di chi si crede capace ma poi catapulta situazioni che ribaltano il volere di chi ha delegato. E' per questo che un elettore come me pensa che dovrebbe votare una zoccola per fare strada? E dunque, leggevo, che qualcuno oltretevere non contento di aver affermato che Galileo Galilei ebbe giusto processo (che in realtà è vero, secondo lo spirito dell'epoca, ma poi a noi che cazzo ce ne po' fregà del Cardinale Bellarmino che lo volle salvare, tanto la terra gira intorno al sole no?), che Maometto era quello che era, ma pare aver elogiato Pio IX che restaurò il ghetto ebraico e per aver promulgato il SILLABO che condanna come diaboliche la libertà di coscienza e la libertà di scienza religiosa. Però bisogna dare fiducia ad una persona così. Soprattutto se è un politico bianco, cioè senza colore o casacca. Lui stesso ha più volte dimostrato il dogma della fallibilità del Papa (contrapposta a quella che lo stesso Pio IX suo maestrò nel Concilio Vaticano I impose con metodi totalitari l'infallibilità). E' una consolazione sapere che, come qualcuno ha detto, anche quando le spari grosse, le spari infallibilmente.