FATTERELLI

Niente divorzi, né nostalgie d'amore, né lavori usuranti che guardano le stelle


Scappare, fuggire è come evitare di stare con i piedi per terra e prendere sul serio gli ostacoli e i problemi? Quali saranno i desideri di fuga di chi porta i pantaloni nella comunità di Mosuo, sul lago Lugu, nello Yunnan provincia della Cina meridionale a confine col Tibet? Il mio desiderio di fuga è non soggiogarsi a un ritmo di lavoro quasi cinese (in quanto comunista e seriale), alle 10:59 pausa fino alle 11:14, pranzo dalle 12:59 alle 14 (già nella propria postazione a rompere il cazzo alla gente), pausa dalle 16 alle 16:15. Ore 18: FUGA! A casa alle 20 per sentirsi morti viventi. Eppure c'è un luogo unico al mondo dove le femmine comandano sul serio (non quelle in carriera dove provo a farmi valere in uno stage di Customer Relationship Management, tradotto: presa di culo!), lì i maschi sono però gioiosamente sottomessi, l'amore è libero e non esiste la parola PADRE. Chi si desidera si prende e quando la passione è finita, non ci sono traumi. La chiave della felicità pare risieda nella distanza: a legare i due sessi è solo l'attrazione a orario stabilito, la sera. Dopo le 11 fino a colazione, le ore in cui l'innamorato, o detto anche MARITO AMBULANTE, può far visita alla signora, una donna Mosuo, di un etnìa di 50mila persone, l'ultima società matriarcale della Cina.Una signorina di 17 anni quando le piace un ragazzo gli graffia con un dito il palmo della mano. Se lui risponde vorrà dire che quando il villaggio dorme scalerà il muro che porta alla finestra della sua stanza dei Fiori, dove lei lo aspetterà pronta a consumare la notte d'amore. Nella sua stanza, il suo giardino privato ci può entrare solo lei, e un giorno i suoi uomini e i suoi figli. Ancora non ha graffiato nessuno, deve finire la scuola. Ma un giorno intreccerà i respiri fino al canto del gallo, il segnale che lui dovrà darsi alla fuga. La matriarca, la nonna della ragazza, deve sapere, e soltanto se approva, la relazione notturna continua e il ragazzo diventa marito ambulante: potrà restare per il té del mattino, prima di levare le tende per poi ricomparire nottetempo. Se dice di no, il ragazzo viene messo al bando e il figlio non lo potrà vedere. Le femmine sono le uniche a ereditare, nei campi faticano con la zappa, nei negozi si industriano al commercio, sulle rive del lago ricamano suole di scarpe e vestiti.E gli uomini? Gli uomini sono molto felici, perché non fanno niente. Magari i camionisti, muratori o contadini e di notte mariti saltuari. Ma spesso di giorno siedono al sole, di sera scalano la stanza dei Fiori. C'è chi la compagna la vede una volta al mese, chi ci dorme ogni sera, chi è promiscuo, chi è monogamo (una scalata alla volta). Invece una ragazza può avere fino a cinque, sei scalatori, uno dopo l'altro, senza essere considerata una di facili costumi.C'è una cosa a cui questo popolo tiene, è il diritto di fare ognuno come gli pare nelle faccende del letto. Non firmano carte per sposarsi. Basta portarle 4 regali, zucchero, sigarette, vino e thé. I maschi hanno un solo ruolo, quello dello zio. Le donne Mosuo hanno da fare col fuoco, il cibo alle galline e ai maiali, le patate da cuocere, la legna su in montagna...ma la sera affaticata, una ragazza sogna un paese o una vita in cui è il marito a comandare.La ninna nanna di un'estate in cui dovrò vincere dal sonno