FATTERELLI

Il cibo e lo scarto


Un camion si accosta sul retro di un Burger King in California. Scende un uomo armato di un tubo di gomma e una grossa tanica. Dopo aver rovistato un po' nei rifiuti, trova un bidone puzzolente, ci immerge il tubo e cominciare a riempire la tanica. Parecchi viaggi fino al camion, ma alla fine l'uomo è ripartito con un migliaio di litri di olio fritto. Il camion era già semipieno prima della sosta al noto ristorante di fast food. Il ladro è stato preso, ma non succede spesso. C'è chi ruba per fare il biodiesel da mettere nel serbatoio della macchina. C'è chi scarica da internet il kit e le istruzioni per ricavare il biodiesel dall'olio vegetale. In America ci sono più tasse sull'olio del supermercato che sulla benzina, in Italia è vero il contrario. L'olio di colza può costare intorno ai 0,60 euro al litro, un terzo del gasolio alla pompa. Ma buona parte della differenza è data dalle tasse statali sui carburanti. E mettere nel serbatoio carburante che non abbia pagato le apposite tasse è illegale e costoso: la multa non è meno di 7500 euro. Per accorgersene basta che il poliziotto della stradale che vi ha fermato abbia un naso normale: la vostra macchina non ha la normale puzza dal tubo di scarico. Al contrario, sembra che, nel cofano, abbiano fatto i popcorn. Un po' l'ebbrezza della sfida ai signori del petrolio, un po' l'illusione per il carburante fatto in casa. Gli esperti dicono che il carburante fatto in casa alla lunga è un rischio. Funziona meglio coi motori a diesel (quelli super inquinanti) che con quelli nuovi. Bisognerebbe usare gli appositi kit, hce però sono costosi. O attrezzarsi con un secondo serbatoio in cui l'olio di colza venga scaldato a 60-80 gradi, altrimenti è troppo viscoso. Il punto è che l'olio di colza diventa vero biodiesel dopo un processo chimico che, ad esempio, elimini la glicerina che c'è nella lattina del supermercato. Se ci limitassimo a miscelare la lattina e una tanica di gasolio, i relativi residui presto compromettono gli iniettori e la pompa avrà vita breve. E, alla fine di tutto, la garanzia, in caso di uso di carburante fatto in casa, non vale. Anche i risparmi sono dubbi. La rivista Altroconsumo ha calcolato che un risparmio di 2-300 euro (con una miscela di olio di colza al 70 per cento) su 20 mila chilometri di percorrenza non valga neanche il costo della manutenzione, fra pulizie e smontaggio, dal meccanico. Haimo Staffler da vent'anni - da 6 con Alpengas piccola azienda di Bolzano - fa il biogas con la cacca di polli e galline. Scaldata e vaporizzata, i contadini la usano per illuminare e riscaldare la casa. Basta un compressore per iniettare il gas nel bocchettone dell'auto a metano e il contadino diventa petroliere. Collabora col centro ricerche Fiat e se ne intende di scarti puzzolenti: ma garantisce che se fermentati in ambienti chiusi con altri di origine organica, perdono l'odore. Puzza poco il biogas che sale in alto ed è raccolto nelle sacche. Ma bruciato nell'auto non fa odore. E grazie agli investimenti fatti nelle proprietà di Carlo d'Inghilterra, invece, per renderle più ecosostenibili, spendendo solo 160 mila sterline (circa 200 mila euro), Carlo approfitta delle norme che agevolano chi adotta misure in favore dell'ambiente e nel 2007, pur guadagnando di più (8,2 milioni di sternine contro 7,9 dell'anno prima), ha pagato meno tasse (3,42 milioni contro i 3,43). Però Carlo va a vino e cacio con la sua Aston Martin che la regina gli regalò per i 21 anni. Custodita dal '70 nel garage nella residenza di campagna, l'impeccabile spider percorre sui 300 km all'anno, ma i consumi non erano compatibili con la svolta verde del principe. Qualche ritocco al sistema di alimentazione ha consentito di rifornirla con biocarburante, che Carlo ricava dai vigneti costretti dalle norme UE a limitare la produzione del loro bianco. I grappoli in eccesso, invece di essere distrutti, finiscono nel serbatoio dell'Aston Martin dopo un passaggio alla distilleria. Stesso trattamento per le altre auto, che però vanno con l'olio fritto in cucina o con i grassi vegetali di scarto. Il biocarburante non è molto più conveniente del petrolio, ma emette l'85% in meno di biossido di carbonio. Gli unici problemi sono venuti da William e Harry, ma si sa che quando i figli crescono le spese aumentano, in questo caso per lo Stato. I cinque voli di addestramento o scampagnate mondane compiuti da William su elicotteri militari sono costati circa 64mila euro ai contribuenti. Pilotando un Chinook, l'aviatore William Windsor è andato al matrimonio atterrando nel giardino di casa dei suoi genitori, ha sorvolato la tenuta della nonna a Norfolk e ha portato gli amici nell'isola di Wight per una festa di addio al celibato. Ma Carlo e i suoi familiari è stato calcolato che, Camilla compresa, costano a ogni suddito britannico solo 1 penny all'anno, 1.3 centesimi di euro. Chi non lo pagherebbe per averli?