Fotografando Emily..

La vita appesa ad un filo...


Una sera come tante... e per chi ha un problema come il mio, una vita fatta di continui controlli di glicemia per monitorarla constantemente...ultimamente anche un ago inserito nel braccio, monitorato da un macchinino che misura l'andamento sù e giù costante di questa glicemia.  Ieri sera...la glicemia sembrava non voler salire, avevo mangiato da due ore e continuava ad essere non alta, poi si alza...e correggo.  Quando mi rendo conto di aver sbagliato in qualcosa era tardi, ho cominciato ad assumere zucchero, ma alla fine non è stato sufficente e ho sentito il mio corpo scivolare lontanto, e sembrava staccato, come staccato e in una zona eterea, lontana e buia...ero lontana dalla realtà... Poi improvvisamente e non c'era un tempo in tutto questo, ho cominciato a riconoscere delle voci, che non conoscevo...e che parlavano, poi è diventato tutto più cosciente...il corpo c'era ancora, la luce pure (perchè ero come nel buio prima), il mio compagno era lì davanti a me preoccupato e con uno sguardo molto triste...ma c'erano tre figure vestite di arancione, che erano quelli del 118...che mi guardavano e hanno cominciato piano piano a farmi qualche domanda, come per riportarmi alla realtà...  Ho per prima cosa toccato quel monitor che era sul mio letto, poi ho guardato l'orologio, perchè sembrava non esserci un tempo dove ero io prima...ero ritornata alla realtà, contenta, ma con un sapore amaro di paura, perchè ancora una volta la malattia mi stava portando via, un grandissimo freddo addosso mi è preso...una gran paura, perchè davvero la vita è appesa ad un filo... ed io nonvoglio andare via !                                                                    Emily