Il Cardiopatico

La mancata forza del battito metronomico..(e chi ne fa le spese)


Non era forte.. decisamente no. Avrebbe tanto voluto esserlo..Ma non lo era.Nonostante questo però rimaneva un punto di riferimento per tutte quelle pedine danzanti attorno a lui:ballavano in ragione a lui.Da lui prendevano il tempo. Ma non era forte.Era semplicemente il loro capo. O meglio..Il loro metronomo.-non c’è bisogno di essere forti per essere un metronomo.. basta essere precisi!-Pensava.Attorno a lui però si accorgeva che la coreografia si allentava.. che quelle pedine sembravano distaccarsi dal suo dettame.. che tendevano a danzare di fantasia e non di precisione.Passavano i secondi e la ragione diventava sempre più la fantasia; e il metronomo si udiva sempre più piano.Sempre meno forte..Sempre.. men.. orte..Sem.. n.. rt..Quando, dopo un minuto e mezzo circa, la situazione era ormai diventata incontrollabile; una di quelle pedine si fermò di scatto e disse: “ragazze non andate fuori tempo! Seguite la musica!”e subito un’altra pedina affaticata ribatté: “ma il tuo stereo non si sente, suona troppo piano”allora la prima pedina parlante si avviò verso il centro della sala.. e spinse il bottone di accensione del nostro eroe..per spegnerlo.Un solo pensiero gli balenò nei circuiti negli attimi in cui tristemente si spense..era il rimpianto per la sua mancata forza..