* LA MIA ISOLA*

Ritorniamo alle origini


La FELICITÀ sulla Terra la costruiamo noi, esseri terreni, soltano noi ne siamo gli artefici. Qualcuno dirà che la felicità non esiste, invece esiste e aggiungo che sarebbe alla portata di ognuno se solo sapessimo coglierne la sua intima essenza. Potremmo paragonare la felicità a un grande mosaico composto di tante tessere colorate, un insieme di piccoli tasselli rivestiti di generosità, di altruismo, di una parola affettuosa, di piccoli gesti e pensieri amorevoli rivolti al prossimo, ma anche a noi stessi, riempiendoci i cuori di gioia e appagamento. Non sappiamo più cantare, non sappiamo più sognare, non sappiamo più ridere e perfino un sorriso comporta fatica, non sappiamo più apprezzare la genuinità delle cose, la semplicità e la spontaneità dei sentimenti, insomma ogni giorno che passa diventiamo sempre più tristi, cupi, come fossimo fiori avvizziti. Non ci rendiamo conto che il possedere è solo uno stato di benessere vacillante ed effimero. TORNIAMO dunque all' antica, dignitosa "povertà", poiché è quello che giorno dopo giorno ci aiuterà a capire il valore inerente alla natura più intima della nostra esistenza. Condividiamo con il prossimo piuttosto che ammucchiare materiale inutilizzato e conservate solo le cose necessarie. Facciamo regnare la solidarietà, la fratellanza, condividiamo i sentimenti, cantiamo insieme, tutto questo è un tesoro ben più grande di innumerevoli beni materiali. E' un tesoro che rinforza e rigenera il nostro cuore e la nostra anima. Non è quasi mai il ricco che sa donare, aiutare ed amare con umiltà, poiché in lui è sempre presente il potere egoisitico e non altruistico. il ricco dà perché possiede, il povero, invece, dà con il cuore.