La FELICITÀ sulla Terra la costruiamo noi, esseri terreni, soltano noi ne siamo gli artefici. Qualcuno dirà che la felicità non esiste, invece esiste e aggiungo che sarebbe alla portata di ognuno se solo sapessimo coglierne la sua intima essenza. Potremmo paragonare la felicità a un grande mosaico composto di tante tessere colorate, un insieme di piccoli tasselli rivestiti di generosità, di altruismo, di una parola affettuosa, di piccoli gesti e pensieri amorevoli rivolti al prossimo, ma anche a noi stessi, riempiendoci i cuori di gioia e appagamento. Non sappiamo più cantare, non sappiamo più sognare, non sappiamo più ridere e perfino un sorriso comporta fatica, non sappiamo più apprezzare la genuinità delle cose, la semplicità e la spontaneità dei sentimenti, insomma ogni giorno che passa diventiamo sempre più tristi, cupi, come fossimo fiori avvizziti. Non ci rendiamo conto che il possedere è solo uno stato di benessere vacillante ed effimero. TORNIAMO dunque all' antica, dignitosa "povertà", poiché è quello che giorno dopo giorno ci aiuterà a capire il valore inerente alla natura più intima della nostra esistenza. Condividiamo con il prossimo piuttosto che ammucchiare materiale inutilizzato e conservate solo le cose necessarie. Facciamo regnare la solidarietà, la fratellanza, condividiamo i sentimenti, cantiamo insieme, tutto questo è un tesoro ben più grande di innumerevoli beni materiali. E' un tesoro che rinforza e rigenera il nostro cuore e la nostra anima. Non è quasi mai il ricco che sa donare, aiutare ed amare con umiltà, poiché in lui è sempre presente il potere egoisitico e non altruistico. il ricco dà perché possiede, il povero, invece, dà con il cuore.
Ritorniamo alle origini
La FELICITÀ sulla Terra la costruiamo noi, esseri terreni, soltano noi ne siamo gli artefici. Qualcuno dirà che la felicità non esiste, invece esiste e aggiungo che sarebbe alla portata di ognuno se solo sapessimo coglierne la sua intima essenza. Potremmo paragonare la felicità a un grande mosaico composto di tante tessere colorate, un insieme di piccoli tasselli rivestiti di generosità, di altruismo, di una parola affettuosa, di piccoli gesti e pensieri amorevoli rivolti al prossimo, ma anche a noi stessi, riempiendoci i cuori di gioia e appagamento. Non sappiamo più cantare, non sappiamo più sognare, non sappiamo più ridere e perfino un sorriso comporta fatica, non sappiamo più apprezzare la genuinità delle cose, la semplicità e la spontaneità dei sentimenti, insomma ogni giorno che passa diventiamo sempre più tristi, cupi, come fossimo fiori avvizziti. Non ci rendiamo conto che il possedere è solo uno stato di benessere vacillante ed effimero. TORNIAMO dunque all' antica, dignitosa "povertà", poiché è quello che giorno dopo giorno ci aiuterà a capire il valore inerente alla natura più intima della nostra esistenza. Condividiamo con il prossimo piuttosto che ammucchiare materiale inutilizzato e conservate solo le cose necessarie. Facciamo regnare la solidarietà, la fratellanza, condividiamo i sentimenti, cantiamo insieme, tutto questo è un tesoro ben più grande di innumerevoli beni materiali. E' un tesoro che rinforza e rigenera il nostro cuore e la nostra anima. Non è quasi mai il ricco che sa donare, aiutare ed amare con umiltà, poiché in lui è sempre presente il potere egoisitico e non altruistico. il ricco dà perché possiede, il povero, invece, dà con il cuore.