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« Un Giorno come tanti altri ....Sooooo Sweet ! »

Un tranquillo week-end a casa mia

Post n°11 pubblicato il 07 Agosto 2006 da NeverEndingBlue
 

Un tranquillo fine settimana a casa, a goderci il divano nuovo, blu a fiori bianchi, 8 posti, mega-galattico, comprato una settimana fa da Mondo Convenienza, e spararci DVD a gogo', con la connessione audio allo stereo per l'effetto Dolby Surround, dai film di animazione capolavori di Hayao Miyazaki, "Kiki's Delivery Service" e "Il Castello Errante di Howl" a "Labyrinth" con Dawid Bowie, da "Appuntamento a Belleville"a "Il mio grosso grasso matrimonio greco".




Per chi non l'avesse ancora visto, Il Castello Errante di Howl è un bellissimo film d'animazione, con uno stile di narrazione fantastica, ricco di scenografie molto ben studiate e disegnate, ed una attenta cura dei particolari, che racconta la storia di una giovane ragazza di nome Sophie, tramutata in una nonnetta dalla potente Strega delle Lande. Solo l'aiuto di un mago molto potente, di nome Howl, potrà sciogliere la maledizione.

Molto buona ed originale l'idea della disposizione spazio-temporale del castello: una normale porta in legno, cardini di ferro, e un colorato campanello rotondo, permettono di aprire la porta del castello su mondi diversi...
Curioso il fatto che la storia sembra svolgersi in terra anglofona ["il regno di Kingsbury"], mentre in una delle scene iniziali, la giovane sophie si intrattiene con la sorella piu' giovane, sul retro della bottega, e tra le casse della mercanzia, si legge chiaramente la parola "Ciliege".

Una delle scene più belle per me è quella della passeggiata nel cielo: Sophie incontra Howl per caso, in uno dei vicoli della città. D'un tratto sbucano dal nulla gli uomini di gomma, sgherri della Strega delle Lande, che cercano di catturare Howl. Quando ormai i due si trovano accerchiati, ecco che con un balzo si ritrovano in cielo, e a passi leggeri, scendono come due angeli su una terrazza vicina.

Personalmente, il protagonista, il grande mago Howl, lo vedo molto meglio in versione "bel biondino", piuttosto che "bel moretto".
Voi che ne dite?



















Come in tutte le sue storie d'animazione, Miyazaki elargisce alle ambientazioni il dolce sapore di un gusto antico: villaggi rurali, costumi e vestiti del tardo 900; i protagonisti sono immersi in un antico passato, e vivono in posti suggestivi, paesaggi ideali, dove i vari personaggi sono dediti a lavori agricoli ed umili, dove si usano arnesi in legno e ferro, dove l'acqua corrente ancora non c'è e l'illuminazione è rimasta ancora ai lumi ad olio o alle candele, dove gli elettrodomestici e cellulari sono rigorosamente "out".
Personalmente, trovo squisito il tocco di Miyazaki di far rivivere le glorie e gli stili di vita di un tempo, di ritornare ai costumi e tradizioni di un tempo, dove la fretta e lo stress non fanno da padroni.

Ma allo stesso tempo, done ai suoi eroi (e non solo) potenti mezzi tecnologici, macchine volanti e armi magiche, capaci di far volare le persone e non solo (vedi il "Il Castello nel Cielo, Laputa"). Pietre magiche, poteri telepatici, o semplicemente una grande tenacia, che rendono i protagonisti delle "favole nipponiche" così umani, ma anche così speciali.



Domenica pomeriggio, invece, dopo un abbiocco soporifero post-prandiale sono venuti a trovarci i nuovi vicini della casa accanto: una giovane coppia, lei 27 e lui 29, di Roma, che hanno scelto come futura dimora la villetta di 80 mq con giardino, nelle vicinanze della stazione di Zagarolo.

A prima vista, sembrano due ragazzi tranquilli, persone semplici. A lei piace molto il nuoto, come me, ma temo che non avra' possibilità di praticarlo, dato gli orari impossibili di apertura e chiusura delle piscine della provincia: qui, dopo le 10.30 di sera, tutti a nanna come le galline... Lui è ingegniere e lavora a Saxa Rubra; il che vuol dire: trenino fino a Termini, poi metro A fino a Flaminio, e poi trenino fino a Saxa Rubra...
E poi, mi lamento io della distanza

Hanno comprato la casetta con un mutuo, insieme. La parte che hanno comprato dal nostro vicino di sotto, del primo piano, è messa molto bene: il giardino è molto ben curato, con alberi da frutto e non, dove sdraiarsi in pace con una sdraio e godersi il sole. Il terreno accanto, che gli ha venduto invece il fratello del nostro vicino, era una giungla, con tanto di cemento e sporcizie varie, che per pulirlo ci vorrà un bel po'...

La casetta non è male: un grande salone con cucina a vista, e una bella camera da letto. Termocamino, autonomo (il che non guasta, soprattutto quando nevica d'inverno...). Il vecchio garage è da trasformare in un'altra camera spaziosa, probabilmente da destinarsi inizialmente ad uno studio, per poi pensare ai futuri pargoli.

Mentre noi eravamo ospiti dai vicini, Peter come al solito ha iniziato a mugolare e a fare i piagnistei, e si e' arrimpicato fino al davanzale del terrazzo: sembrava un gatto, ma Enzo ha avuto paura che Peter potesse saltare e lo è andato a prendere.

Per concludere la serata, siamo andati a prendere un po' di pizza in paese. La pizzeria vicino alla banca era deserta: nessuno! Alle 9.15 di sera stavano gia' pulendo, e mettendo le sedie sopra i tavoli. Tutta gente extra-comunitaria, rumeni per lo piu', con la voglia di lavorare alle stelle... Non un sorriso, ne' una chiacchiera... Sembrava quasi che li stessimo importunando con la nostra presenza, quasi che fossimo venuti a disturbarli prima della chiusura...

Tutto sommato, nonostante la pioggia di domenica pomeriggio, è stato un bel fine settimana: la presenza costante di Mirella, una ragazza in gamba, sveglia e molto simpatica; la visita di Marcello, il mio ex, finalmente dopo 2 anni, il dolce far niente e sonnecchiare pigramente davanti alla TV...
E' così che mi piace trascorrere le giornate...

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PREGHIERA DEL CANE RANDAGIO

Con passo vacillante
e con il corpo stremato
giungo alla fine dei miei giorni.
Forse stasera morirò
e da sotto questa quercia
con l’ultimo respiro che mi resta in
gola, vorrei ringraziare il Signore
per il pane che mi ha fatto trovare
nella spazzatura,
per l’acqua che ha fatto scendere
dal cielo per dissetarmi,
per i sacrati delle chiese
dove ho potuto ripararmi.

Si, Signore,
io sono uno di quelli
uno fra i tanti che non sa
cos’è il calore di una cuccia,
il sapore di un osso,
la carezza di un padrone.
Conosco solo il dolore dei calci sul
dorso, le sassate sulla fronte,
le gomme di quella macchina
che mi hanno spinto nel burrone.

Ricordo, poi quella mano, grande,
pesante, che ancora cucciolo mi
ha abbandonato nella strada,
dove vissi tutto il mio calvario.
Ho attraversato monti, boschi e paesi
nessuno mai, mi ha tenuto con sé,
nessuno, mai, mi ha dato un nome.
Dalla nascita ho sempre
portato il tuo, “ Cane.”

Signore, tante sono le cose che vorrei dirti;
ma….. il cuore ha rallentato il battito 
e il respiro s’affievola sempre più.
Perdonami! E ti supplico:
fa che la mano dell’uomo
non abbandoni più
un cucciolo nella strada.
E’ triste vivere da vagabondi,
è penoso essere soli,
ed essere soprattutto
semplicemente solo un cane.

Abbracciami almeno tu
         
in quest’attimo. Perché?
Perché anch'io ti appartengo

Tratto dal libro: "Voci di canili"
 Autrice: d.ssa Anna Mazziotti

 
 
 
 
 
 
 

IL PONTE DELL'ARCOBALENO

Quando muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, questa bestiola va al ponte dell'arcobaleno. Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali così che possano correre e giocare insieme. C'è tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene. Quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi. Quelli che erano feriti o storpi sono di nuovo integri e forti, come noi li ricordiamo nel sogno dei giorni e dei tempi passati.
Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro...
Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l'impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce.
Ti ha riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più. Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.
 
Allora attraverserete,insieme , il Ponte dell'Arcobaleno.......

 
 
 
 
 

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