Creato da bepiberto il 31/12/2009
chiacchiere tra musica, arte, viaggi e ....

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

SidneyBluePepita_Petjohnfante99bepibertocleonice99tznpsschrist.elleliomax1cigarette1cardosoefiglipsicologiaforenseLeila_0AndrenewsLuciennTEKI33
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

railways

Post n°16 pubblicato il 15 Novembre 2010 da bepiberto

Hanno un qualcosa di familiare le ferrovie dismesse.

Mi ricordano la mia vita sessuale.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

V

Post n°15 pubblicato il 30 Settembre 2010 da bepiberto
 
Tag: V

"tu sei il mio leoncino?"

"no"

"e cosa sei?"

"un cucciolo di te"

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La passione, di Carlo Mazzacurati

Post n°14 pubblicato il 25 Settembre 2010 da bepiberto

Sono l'unico in Italia che ha trovato il film "La passione"  di una bruttezza imbarazzante?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

simboli

Post n°13 pubblicato il 20 Agosto 2010 da bepiberto
 

Di ritorno da una meta solita ho evitato l'autostrada, percorsa mille e mille volte, svoltando per la campagna mantovano-veronese, lasciando che la macchina andasse da sola, cercando non so cosa, verso est.

Solferino, Bande, Castellaro L. ed infine quel cartello MONZAMBANO.

ricordo un'estate calda, più di trent'anni fa, una vacanza in campagna. la strada per il casale aveva sulla destra un bar o una pasticceria, mi pare, si inerpicava su una collina coperta di vigneti. tra la memoria affiora una ferrovia lungo la strada principale ma non la trovo nella realtà. dove sono i vigneti e il bambino che correva nudo e scalzo aspettando l'arrivo dell'irrigatore, il getto che sferzava la pelle bruciata dal sole? dopo la curva trovo un'indizio, una strada laterale con un'esercizio sulla destra. la casa ci assomiglia, è anni '50 quindi c'era anche allora ma non è un bar bensì un'officina. svolto prontamente. la strada va in salita ma diventa subito sterrata, un capitello "silenzio, luogo di preghiera", un muro di cinta "attenti al cane". torno indietro bestemmiando e abbaiando.

sento forte la presenza di me bambino e l'odore di mio padre: dove sei papà? dove sei? mi sento tanto solo, a volte non sono felice, ho imparato a non piangere ma mi manca ancora qualcosa... 

dall'officina mi guarda beffardo il simbolo del telefono anni '70 che faceva capolino dai locali pubblici. dai locali pubblici, non dalle officine. da un simbolo all'altro: il serpente dell'alfasud di mio zio, i ramarri dell'orto, l'odore del verderame che il fattore rimestava, quello del fienile dove i grandi si arrampicavano con le corde.

ecco il simbolo dell'autostrada.non tornerò più a cercare il casale. non lì almeno...

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L'appartamento spagnolo, di Cédric Klapisch

Post n°12 pubblicato il 18 Agosto 2010 da bepiberto
 

Sarà che ho sempre più voglia di scappare, sarà che scappare vuol dire a volte tornare alle origini ma rivedere questo film ( gradevole ) non fa altro che aumentare queste sensazioni.

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963