controcorrente

Coma profondo 


Si dice che quando uno è in coma profondo sia utile che qualcuno gli parli, gli legga un libro, gli faccia ascoltare musica. Al letto della democrazia italiana la sinistra parla con voce debole, inespressiva, incolore di costituzione, di leggi, di regole: il malato non risponde, è assente, avvolto nella nebbia dell’incoscienza. La parola democrazia significa potere del popolo espresso attraverso i suoi rappresentanti eletti tramite il voto: democrazia rappresentativa. Adesso il popolo italiano ha scelto a rappresentarlo il Partito della Libertà nella persona di Silvio Berlusconi, la scelta è stata quasi plebiscitaria e l’entità della vittoria credo abbia fatto perdere il senso della misura e del limite al suo principale esponente. Se nei primi governi le leggi e le disposizioni ad personam erano portate avanti dalle controfigure, ora non c’è più ritegno, ora si esprime la vera personalità del premier che pretende ed esige cieca obbedienza e passiva acquiescenza ai suoi voleri. Credo che l’Italia non abbia mai toccato un punto così basso della sua democrazia, i rappresentanti eletti dal popolo si comportano come figuranti di un film dove le masse si spostano a comando, dove la libertà di opinione e di scelta è utopia, dove professionisti, veline e saltimbanchi sono obbligati ad esprimere un sì all’unisono. Una truppa di yesmen e yesladies. Questa truppa di mercenari mi ricorda i clientes dell’antica Roma, che , ogni mattina, andavano ad ossequiare il dominus e se ne tornavano a casa, senza lavorare, con la spesa della giornata. I nostri amici romani avrebbero detto “ o tempora o mores”. Infatti cosa possiamo aspettarci da un uomo che ha rimbecillito l’Italia con le sue televisioni commerciali, che impone un cantastorie a capi si Stato, che è entrato in politica per non fallire e per impedire i suoi processi, che si circonda di politici corrotti e corruttori, che è un concentrato di barzellette e gaffes, che è un conflitto di interesse vivente. Cosa c’è di meglio se non scegliere questo uomo per farci governare: un uomo per tutte le stagioni, se siamo in autunno è solo colpa nostra.