controcorrente

Capitano, oh mio capitano.


Il mito dell’eterna giovinezza ha sempre contagiato l’uomo e Goethe ha magistralmente illustrato come Faust abbia venduto l’anima a Mefistofele per raggiungere lo scopo. La nostra epoca ha esorcizzato l’idea della morte, delegando alla medicina il mito dell’immortalità e della giovinezza: allungamento della vita media e costose cure estetiche prolungano artificialmente la sopravvivenza e la disperata gioventù, e lo specchio delle brame riflette sempre più immagini ritoccate e corrette. In un mondo virtuale Photoshop corregge tutti i difetti. La regina cattiva di Biancaneve è l’emblema dell’angoscia esistenziale e d’immagine che soffoca la nostra civiltà. Anche in politica abbiamo esempi di politici vanesi, abbarbicati ad un immagine di giovinezza ormai sbiadita, ad un mito si sessualità artificialmente ottenuta contornandosi di verginelle del tutto disinteressate, ad un rifiuto struggente dell’età concepita come un peso insopportabile. Madri-nonne con la fecondazione assistita, padri-nonni con giovani e rinvigorenti compagne, amanti- nonni con giovani e compiacenti ragazze in cerca della figura paterna. Quanto mi mancano i miei nonni che facevano i nonni, che mi viziavano da nonni, e che inventavano i giochi per me. Ora sento tutto artificiale, come artificiali sono nasi, seni, sederi, lifting e botulini e via discorrendo, come artificiale è la caccia ai rom per non vedere ed affrontare la mafia, la camorra , la ndrangheta, come artificiale è l’insicurezza pubblicizzata dai media in campagna elettorale, e come invece  è purtroppo reale la profonda crisi economica ed industriale che ci colpisce. Cosa fa allora il premier, si preoccupa delle leggi ad personam, come se il comandante del Titanic, e l’Italia non è molto diversa, si fosse messo in salvo,quando la nave affondava, pour le premier. In questo momento sarebbe necessario moderazione, misura,sobrietà e senso di responsabilità; mi vedo circondato da dichiarazioni ad effetto, presunzione, superficialità e dilettantismo allo sbaraglio. Possibile che con tanti giovani di talento si siano scelti come ministri personaggi che definire yes-men o yes-ladies suona come un complimento? Se questa è l’Italia,viva lo Zimbawe!