controcorrente

La casa sulla roccia


“ Nel crollo delle grandi banche i soldi scompaiono, sono niente, e tutte queste cose che sembrano vere, sono invece solo di secondo ordine. Costruiamo le nostre case non sulla sabbia, ma sulla roccia” Così si è espresso Papa Benedetto XVI. Infatti l’immenso patrimonio immobilaiare del Vaticano è costruito su solide fondamenta, le scuole cattoliche piangono miseria e chiedono continue sovvenzioni, l’Opus Dei si sta dibattendo in gravi difficoltà finanziarie ( sic!) e lo IOR, in memoria di Calvi e di Sindona, si è dato alle opere di carità. Per non parlare della Compagnia delle opere e di Comunione e Liberazione che ormai gestiscono il potere politico, economico e finanziario del Nord Italia. Come diceva quell’ingenuo di Gesù… a proposito della pagliuzza e della trave? Sono sempre stupefatto della capacità della Chiesa e del Vaticano, ciascuno per la sua parte, di intervenire su argomenti che richiederebbero per lo meno una caritatevole autocritica. Forse il Vaticano raccomanda uno stile di vita più austero e consono ad un momento di crisi, forse ha bisogno di un aiuto finanziario per tacitare tutti quei poveri giovani abusati e molestati dai preti pedofili? Forse ,data la perdurante penuria di vocazioni, non può espellere i reprobi perché gli rimarrebbero pochi aiutanti? Perché il Papa continua a tuonare contro i preti pedofili a parole, ma di fatti se ne vedono pochi? Perdonare va bene, ma vediamo, Santità, di fare un poco di pulizia. Meglio pochi, ma… Sinite parvulos venire ad me, ma non per fare certe cose.