controcorrente

Un camerata interista


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Da interista sono contento che la mia squadra abbia vinto il campionato, l’unica cosa che mi disturba è che sia interista anche Ignazio La Russa. Ora non si può impedire a nessuno di tifare per una squadra come non si può scegliere il compagno di viaggio in treno: ma sapere che un ministro ex-fascista tiene per la tua stessa squadra mi dà francamente fastidio. Essendo però democratico non glielo posso impedire, un poco come lui non può bloccare dei poveri diavoli che cercano un poco di pace e di lavoro. A me francamente stanno proprio antipatici i prepotenti, quelli che in una discussione ti interrompono o ti parlano sopra, che non sanno confutare le tue ragioni con un ragionamento intelligente ma solo con stereotipi maschilisti ed ingiuriosi, che pensano di avere sempre ragione perché così sono stati educati o meglio diseducati. Purtroppo questo è quello che passa il convento, dobbiamo abituarci a questo linguaggio da caserma o da giovane avanguardista, libro poco moschetto tanto, visto che è il signor ministro della Difesa. Non è che si faccia una bella figura in Europa fra papi-premier, velineministro, showgirls, curati, ministriombra e ombraministri, la compagnia è varia, multiculturale, incline allo spettacolo e tutt’altro che noiosa. Non passa giorno che non ci scappi la sorpresa: l’unica novità è che non c’è la crisi. Signore e signori è solo una miserevole propaganda della sinistra, della BCE, del FMI, degli USA, della Comunità Europea.  Noi siamo forti, solidi, resistenti, onesti, probi, immuni. Però non siamo ottimisti ed un poco fannulloni. Lui è ricco e sempre più ricco, cosa importa degli altri. Rien ne va plus, signore e signori, fate il vostro gioco.