Creato da vadocontroccorente il 23/01/2008

controcorrente

Considerazioni e riflessioni dopo una vita di studio, ricerca, lavoro

 

 

Questo è mio figlio! 

Post n°77 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da vadocontroccorente
 
Tag: scuola


“ Nessun favoritismo. La decisione di riconvocare la commissione d’esame prescinde dal fatto che il candidato bocciato sia il figlio di Umberto Bossi” cosi si esprime Anna Maria Dominici, Direttore generale dell’Ufficio scolastico della Lombardia. Il giovane virgulto, definito dal padre non ancora il suo delfino, ma soltanto una trota, aveva fatto ricorso al Tar per la sua bocciatura da privatista.
Questa sorta di inedita Cassazione scolastica sarà appositamente costituita per il figlio del Senatore che verrà nuovamente esaminato. Da un esponente politico che ha tuonato per anni contro la corruzione ed il nepotismo romano ci si sarebbe aspettato un altro comportamento. Evidentemente l’acqua del Po ha annacquato la sua etica o l’aria romana ha indebolito i suoi anticorpi. Che pessimo esempio
 

 
 
 

Wall paper 

Post n°76 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da vadocontroccorente
 


E’ stato calcolato che il valore complessivo dei mutui subprime è di 200 miliardi di dollari: se le banche avessero recuperato il 50% di questo valore con la vendita degli immobili il saldo negativo  e quindi la perdita sarebbe stata di soli 100 miliardi. Perché i cittadini americani dovrebbero pagare  pesantemente per gli eccessi di Wall Street, gli errori di manager superpagati e per gli effetti perversi della deregulation? Chi ha permesso alle banche americane di vendere all’estero il rischio sotto forma di derivati?  Ora il governo americano chiede che vengano stanziati 700 miliardi, a cosa servono, quali altre perdite sono state nascoste ai contribuenti dalla folle deregulation voluta da Bush e Greenspan. Per esempio il governo avrebbe potuto rilevare dalle banche il valore di ogni mutuo all’80% e rinegoziarlo con il cliente al 70%, evitando che così tanti cittadini perdessero le proprie case e alleviando le perdite delle banche. La finanza che è stata permessa in questi ultimi anni ha privatizzato i guadagni e socializzato le perdite. Fino a pochi anni fa il totale di azioni, obbligazioni, mutui e prestiti era pari al prodotto mondiale, ora i nuovi strumenti finanziari raggiungono dieci volte il valore dell’economia di tutto il mondo. Ma è una economia fittizia. Come diceva J.K.Golbraith in America l’unico socialismo ammesso è quello a favore dei ricchi. Ma quello che si evince chiaramente è che tutti noi saremo chiamati a pagare  per l’ingordigia e l’incapacità di grandi affaristi senza scrupoli. Le grandi banche d’affari statunitensi sono praticamente scomparse, la più grande compagnia di assicurazione, Aig, è stata salvata dal governo, Fannie Mae e Freddie Mac sono state nazionalizzate, alcuni stati europei ( Germania, Inghilterra, Benelux ) hanno sovvenzionato direttamente banche ed istituti sull’orlo del fallimento. Ogni giorno si leggono notizie di fallimenti. Dal momento che le finanze degli stati europei non sono floride, l’economia è praticamente ferma,  è ovvio che questo salasso distrae capitali da investimenti più strategici, favorenti una ripresa economica. Inoltre le dimensioni di alcuni di questi colossi finanziari è sproporzionata rispetto al Pil dei Paesi accorsi in salvataggio: il bilancio della più grande belga in procinto di fallire, Fortis, è il triplo del Pil del Belgio, quello della Deutsche Bank è l’80% del Pil tedesco e quello della Barclays  è il 100% di quello inglese. Questa è una delle ragioni, per cui, contrariamente a quello che si pensa, l’Europa è più vulnerabile degli Stati Uniti, la cui economia è enormemente più forte di questi fallimenti, mentre gli Stati europei hanno finalmente capito di aver permesso a gruppi finanziari di crescere in modo tale da essere ingestibili e salvabili da parte dei vecchi Stati-Nazione. Un Piano Paulson l’Europa non sarebbe mai in grado di vararlo per via dei nazionalismi, delle diverse interpretazioni e della lentezza decisionale e di una economia lenta e decotta. Rimane la desolata constatazione che, come sempre, a rimetterci è l’uomo della strada, penalizzato dall’avidità e dalla mancanza di regole di questa finanza globalizzata, e, come sempre, dall’impunità dei colpevoli.
 

 
 
 

Spigolature 

Post n°75 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da vadocontroccorente
 



-    Josefh, povero emigrato ghanese, schiavizzato, unico testimone e superstite della strage di Castel Volturno si è distnto dai suoi concittadini bianchi, per aver avuto il coraggio di denunciare e riconoscere gli autori materiali del massacro, membri eccellenti della camorra. A quando simile coraggio negli orgogliosi e razzisti bianchi?
-    Il premier Berlusconi, con enorme sprezzo del pericolo si è sottoposto a feroci manipolazioni da parte di pericolosi massaggiatori in una beauty farm.
-    E’ stata uccisa Malalai, poliziotta afgana, tenace oppositrice dei Taliban. La sua opera di sostegno alla libertà ed alla dignità delle donne, in una società che le equipara alle capre e le nasconde con i burqa, le è costata la vita, vissuta con onore e con coraggio.
-    Il vicesindaco di Roma Cutrufo ed il generale Torre si sono inerpicati con sprezzo del pericolo sulla breccia di Porta Pia per ricordare il coraggio dei  caduti pontifici, sacrificati dal Papa Re sull’altare della politica e del ricatto allo Stato italiano.

 

 
 
 

Povero George! 

Post n°74 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da vadocontroccorente
 


Alla fine George è riuscito a rompere il giocattolo. Come tutti i bambini, quando gli comperano un giocattolo nuovo, vuole vedere come è fatto dentro. E lui, dai, dai e dai è riuscito finalmente a raggiungere il suo scopo. Il papà, conoscendolo, gli aveva messo vicino lo zio Dick, ma lui è testardo e cocciuto, e vuole fare sempre di testa sua.
Gli avevano comperato il Monopoli e lui si divertiva giocare con i suoi amici, compero Via Roma, faccio un mutuo a Piazza Giulio Cesare, poi qualcuno ha incominciato a barare e lui non si è più divertito a giocare.
Tanti giorni prima, un ragazzino, amico di famiglia, gli aveva fatto cadere Largo delle Due Torri, lui si era arrabbiato un sacco e lo aveva cercato per fargli un occhio nero, ma quel vigliacco era scappato e non si era più fatto vedere. Con lo zio Dick lo aveva cercato dappertutto, ma non era riuscito più a trovarlo, si era messo anche il cinturone con la pistola, come un vero cow boy, aveva anche provato a sparare in aria, ma era rimasto con un pugno di mosche in mano.
Allora lo zio gli aveva detto “ giochiamo a Risiko” , noi facciamo i buoni, tanto qualcuno che faccia il cattivo lo troviamo sempre, e così Gorge ha passato tanto tempo in questo nuovo gioco.
Il papà e lo zio si erano accorti che non era molto sveglio, gli davano  dei consigli, ma lui , cocciuto come sempre, continuava a fare di testa sua. In fondo non era un cattivo bambino, diceva sempre le preghiera alla sera, non si metteva le dita nel naso, aveva sempre voglia di giocare, era leale con i suoi amici, non ne aveva molti, ma quei pochi erano quelli giusti e lui li difendeva sempre.
Ma gli era rimasta quella benedetta mania di rompere i giocattoli, ed ora che era riuscito nel suo intento, si era accorto che non poteva giocare più ed era corso dalla mamma a piangere.
Povero Gorge, speriamo che non lo mettano in castigo.
 

 

 
 
 

Neuroni specchio 

Post n°73 pubblicato il 07 Settembre 2008 da vadocontroccorente
 


La realtà contemporanea contraddice continuamente l’idea della supposta razionalità perfetta dell’essere umano. Le nostre scelte politiche non sempre obbediscono a criteri di razionalità. Spesso non scegliamo ciò che favorisce e garantisce i nostri interessi, ma opzioni che fanno appello a dinamiche irrazionali, cariche di componenti emotive. Le decisioni politiche possono essere recepite come positive o negative a seconda di come vengono presentate. Le neuroscienze cognitive possono aiutare a smascherare quei meccanismi che vengono impiegati per manipolare il consenso. I neuroni specchio sono aree cerebrali che si attivano di fronte a comportamenti motori od emotivi di altri individui, quasi a programmare lo stesso tipo di attività o di emozione dell’osservatore. Questa attivazione avviene comunque ed indipendentemente dall’osservatore, che rimane coinvolto in ciò che osserva,  a prescindere da una precisa volontà di apprendimento o di partecipazione all’azione. Ciò mostra quanto radicato e profondo sia il legame che ci unisce agli altri, ovvero quanto bizzarro sia concepire un “io” senza un “noi”. Il sistema dei neuroni specchio ci permette di entrare in empatia, di provare le stesse cose, di immaginare intenzioni, aspettative, e motivazioni altrui, tutto questo senza fare ricorso ad alcun tipo di ragionamento, basandoci unicamente sulle proprie competenze motorie. L’animale uomo scopre se stesso soltanto attraverso la relazione con l’altro. Diversi milioni di italiani si sono recente specchiati in Berlusconi, quale impressionante regressione evolutiva!
 

 
 
 
 

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