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Il Vino della Guerra


Il Vino della Guerra
Sul Vino della Pace se n'è parlato a lungo.E' sul "Vino della Guerra" invece che oggi mi cade l'occhio.Parlo dei vini che vengono prodotti sull'altopiano del Golan, strappato alla Siria nella Guerra dei Sei Giorni del 1967.Chi mi conosce sa quanto io ami Israele ed il suo popolo cosmopolita, e, dopo averlo visitato nel 1998, questa sensazione sia aumentata ancora di più.Questo non mi ha impedito di notare la notizia che riporto, che spiega un pò meglio cosa c'è in ballo, spesso, nella diatriba fra Israele e gli stati confinanti.Leggevo una passionale descrizione dei vini del Golan e, a un certo punto, mi è cascato l'occhio su questa osservazione: " Naturalmente, vi è la possibilità che un giorno le alture del Golan verranno restituite alla Siria in cambio di un trattato di pace con Israele. Ma se l'azienda stessa può essere trasferita, i vigneti no."E prosegue: "La strategia è di andare avanti e fare il vino. A metà degli anni '90, quando sembrava che un accordo di pace fosse vicino la cantina andò avanti con un investimento di $ 4,7 milioni per l'espansione dei vigneti, la cantina, il magazzino, così come la costruzione di un centro e sala di degustazione."Ora viene spontaneo chiedersi quanto questi interessi, in occasione degli avvicinamenti fra le parti per la conclusione della guerra, offrano motivo per pretestuose quanto puntuali provocazioni.Di certo da queste parole si capisce che la soluzione della crisi in medioriente risiede nella restituzione da parte di Israele dei territori occupati.E che questo sia risaputo da tutti. Ma ci sono molti interessi nel voler mantenere lo status quo.Il vino è uno di questi.Lo Yarden è certo un grande vino ... ma il suo prezzo è molto alto perchè in quella bottiglia oltre ai 30 dollari di vino c'è anche molto altro ... di sicuro un pezzetto di Siria. Con tutto quello che comporta.